
La commissione parlamentare per la sicurezza nazionale e la politica estera dell’Iran ha ufficialmente richiesto il ritiro del Paese dal Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). La proposta è stata formulata in risposta ai recenti attacchi statunitensi contro impianti nucleari iraniani, come dichiarato da Ebrahim Rezaei, membro della commissione, all’agenzia Tasnim.
“La maggior parte dei membri della commissione ha condannato le attività dell’AIEA e ha chiesto la cessazione o sospensione della cooperazione con l’agenzia”, ha affermato Rezaei.
I legislatori iraniani intendono inserire il ritiro dal TNP all’ordine del giorno della prossima sessione parlamentare, come parte di una più ampia revisione della politica nucleare iraniana. Alla riunione del comitato erano presenti un rappresentante dell’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran (AEOI) e un viceministro degli Esteri. Il rappresentante dell’AEOI ha rassicurato che tutte le misure necessarie sono state adottate a seguito degli attacchi e che la situazione è sotto controllo.
La tensione è salita vertiginosamente dopo che l’ex presidente americano Donald Trump ha confermato che tra il 22 e il 25 giugno, gli Stati Uniti hanno attaccato tre impianti nucleari iraniani situati a Isfahan, Natanz e Fordow. Washington ha dichiarato che Teheran dovrebbe accettare di porre fine al conflitto.
Tali attacchi si inseriscono in un contesto di crescenti ostilità: dal 13 giugno, Israele ha condotto attacchi giornalieri contro obiettivi iraniani, con l’obiettivo dichiarato di sabotare il programma nucleare e missilistico dell’Iran.