
Oggi, la Procura pubblica europea (EPPO) di Atene (Grecia) ha trasmesso al Parlamento ellenico informazioni riguardanti il presunto coinvolgimento di due ex Ministri dello Sviluppo rurale e dell’Alimentazione in reati penali. La Costituzione greca prevede che solo il Parlamento nazionale abbia il potere di indagare e perseguire i membri in carica o ex membri del governo greco.
Come precedentemente riportato , l’EPPO ha in corso un’indagine su una presunta frode organizzata che coinvolge fondi agricoli e corruzione ai danni di funzionari pubblici dell’Agenzia greca per i pagamenti e il controllo degli aiuti comunitari di orientamento e garanzia (OPEKEPE). Nel corso di tale indagine, sono emerse informazioni sul possibile coinvolgimento di due ex ministri nell’aiuto e nell’istigazione all’appropriazione indebita (abuso di fiducia) di fondi agricoli dell’UE nell’esercizio delle loro funzioni ufficiali.
Ai sensi dell’art. 86 della Costituzione greca, qualora nel corso di un’indagine emergano prove relative a reati commessi dai Ministri nell’esercizio delle loro funzioni, anche qualora questi ultimi lascino successivamente l’incarico, tali prove devono essere tempestivamente trasmesse al Parlamento. Ciò impedisce all’EPPO di svolgere pienamente i propri compiti e ha costretto la scissione dell’indagine in corso per quanto riguarda la possibile responsabilità penale dei membri del governo greco.
L’EPPO ha dovuto conformarsi al diritto nazionale applicabile, che le vieta di indagare e perseguire membri in carica o ex membri del governo greco. Tuttavia, a nostro avviso, ciò limita la competenza dell’EPPO, in violazione del regolamento EPPO. Trattandosi di una questione di compatibilità tra il diritto dell’UE e quello nazionale, l’EPPO ha già segnalato la questione alla Commissione europea.
Tutte le persone coinvolte sono presunte innocenti fino a prova contraria da parte dei competenti tribunali greci.
L’EPPO è la Procura pubblica indipendente dell’Unione europea. È responsabile delle indagini, del perseguimento penale e del rinvio a giudizio per i reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE.
