
(AGENPARL) – Thu 05 June 2025 Odg su conflitto di Gaza. Biondi risponde alle opposizioni: “Difendiamo la dignità umana: no a documenti parziali e ideologici sul Medio Oriente”
«È inaccettabile che un tema drammatico e complesso come il conflitto in Medio Oriente venga piegato a logiche di propaganda locale. L’ordine del giorno proposto in Consiglio comunale non era un documento per la pace: era una presa di posizione parziale e ideologica, del tutto sbilanciata».
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, replica così alle polemiche sollevate dall’opposizione dopo la bocciatura dell’ordine del giorno presentato da Simona Giannangeli e Stefania Pezzopane, che chiedeva la condanna del premier di Israele, Benjamin Netanyahu, l’interruzione dei rapporti tra governo italiano e israeliano e l’apposizione della bandiera palestinese all’esterno del palazzo municipale.
«Il testo proposto dalle due consigliere, e condiviso dall’opposizione, non fa alcun cenno alla strage del 7 ottobre, agli ostaggi israeliani, a Hamas, che è riconosciuta come organizzazione terroristica anche dall’Unione Europea. Parlare di pace senza condannare la violenza di chi usa i civili come scudi umani, inneggia alla distruzione di Israele, perseguita gli oppositori, tortura gli ostaggi, sfregia le donne con l’acido perché non indossano il velo e inneggia alla distruzione dello Stato di Israele è un esercizio ipocrita e pericoloso. Pensare, poi, di interrompere le relazioni commerciali tra i due Paesi quando la bilancia è a nostro favore, è deleterio per il popolo italiano. Addirittura, il consigliere Lorenzo Rotellini ha indicato Israele come ‘stato criminale’ e quando gliel’ho contestato ha preferito glissare, dimenticando che si tratta dell’unica democrazia in Medio Oriente».
«Chi oggi pretende di dare lezioni di umanità – prosegue Biondi – dovrebbe avere il coraggio di dire che non esiste giustizia senza verità, che la difesa della popolazione palestinese non può mai coincidere con la giustificazione di gruppi che seminano morte e distruzione».
«Il governo italiano, nella sua interezza, ha assunto una posizione equilibrata: cessate il fuoco, protezione dei civili, soluzione politica fondata sul principio dei ‘due popoli, due Stati’. Questo è anche il nostro riferimento istituzionale e valoriale. Le strumentalizzazioni di chi scambia il Consiglio comunale per un talk show ideologico non aiutano nessuno, tantomeno chi soffre realmente sotto le bombe o il giogo del fondamentalismo. L’Aquila – conclude il sindaco – è città plurale e di pace. Lo dimostriamo ogni giorno con atti concreti, non con slogan pensati per fare notizia un giorno e per dividere per sempre».
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