
(AGENPARL) – Wed 04 June 2025 Dichiarazione del consigliere delegato Marcello Antonelli sulla legge Salva casa
“Il Pd ci tiene a polemizzare con il centrodestra in relazione al recepimento, da parte della Regione, della cosiddetta legge Salva casa, dove – anche su richiesta del Comune di Pescara – si è pensato, per omogeneità di materia, di chiarire alcuni aspetti controversi e poco chiari contenuti all’interno della legge 49/2012 che, peraltro, non viene snaturata da queste modifiche che sostanzialmente costituiscono un modo più chiaro per esprimere le stesse regole. E, nel tentativo di polemizzare gratuitamente, il Pd tira in ballo la delibera del 2023, la numero 20, relativa alla applicazione del Decreto Sviluppo, dimostrando palesemente di parlare di questioni che ignora o forse che ha dimenticato, visto che la genesi di quel provvedimento porta la firma del centrosinistra. Quella delibera, infatti, fu impostata sulla falsariga di un precedente atto, approvato nel 2017 quando il consigliere regionale Blasioli era vice sindaco di Pescara, il consigliere Pagnanelli era presidente del Consiglio comunale e i consiglieri Presutti e Giampietro autorevoli esponenti di maggioranza. Insomma, la paternità politica di quella linea è tutta del centrosinistra e di chi oggi fa opposizione. Fu quello il punto di partenza per arrivare alla delibera di sei anni dopo.
C’è un altro aspetto che mi stupisce, nella illustrazione iper polemica del Pd che oggi ha previsto un aumento delle volumetrie, su iniziativa del Comune di Pescara, del 65%. Un dato di fantasia, forse svelato dalla sfera di cristallo del Pd: ma devo correggere questo dato ribadendo che le premialità saranno molto probabilmente differenziate tra il quadrilatero centrale e il resto della città, come abbiamo già detto. Quanto poi alla possibile applicazione dell’art. 2 bis del Testo unico dell’edilizia che il Pd contesta fortemente, devo ricordare al Partito democratico che questo articolo “più permissivo”, come lo definiscono loro stessi, è stato voluto e votato dal Governo Conte 2, mantenuto in piedi dal Pd e dal Movimento 5 Stelle. Potrei perfino concordare sul fatto che sia eccessivamente permissivo ma sicuramente non se ne può fare una colpa al centrodestra né si può chiedere al Comune di disapplicarlo in quanto è stato approvato dal Parlamento nell’ambito delle sue competenze. Sull’applicazione del Decreto sviluppo agli edifici degradati mi piacerebbe chiedere al Pd perché non è intervenuto per disciplinare questo aspetto, nel momento in cui ha governato in Regione, poiché già nel testo della 49/2012 era abbondantemente citato come uno degli obiettivi della legge stessa. Ciò che vedo oggi, a parte una confusione generale nell’affrontare certi temi, è una divisione interna al Pd, con spinte contrapposte, che si aggiungono alle divisioni interne alla coalizione, ed è sufficiente pensare agli interventi in questa materia a firma del M5s e di Avs. Mi rendo conto che per Blasioli e gli altri è complicato tenere i piedi in due staffe, se non tre, mentre in casa centrodestra rivendichiamo il merito di essere coerenti con le decisioni assunte dal governo Berlusconi, sul Decreto sviluppo, poi recepito dalla Regione all’epoca del presidente Chiodi e favorito dapprima nel 2017 e poi nel 2023: è stata una scelta felice perché ha dato la possibilità di sostituire edifici degradati con belle costruzioni energicamente e ambientalmente performanti, attivando interventi che hanno promosso occupazione e crescita. Se proprio si vuole parlare di disastri edilizi, si deve avere il coraggio di dire che sono spesso la conseguenza della citata norma del Governo Conte 2 che permette di ricostruire, anche con premialità, laddove si è demolito, e a distanze ridotte. Auspico che il confronto, invece, avvenga in modo costruttivo soprattutto con quei partiti che, rappresentando ampi strati della società, non posso avere una visione di nicchia”.
Pescara, 4 giugno 2025