
(AGENPARL) – Mon 26 May 2025 Dl sicurezza. Di Biase (Pd), calpestato l’interesse supremo dei minori
“Neanche il codice Rocco era arrivato a tanto”
Il decreto sicurezza contiene norme lesive dello stato di diritto come il reato di resistenza passiva, con cui di fatto la destra vuole criminalizzare il dissenso, e come le misure gravissime che riguardano le detenute madri sui cui maggioranza e governo hanno davvero toccato il fondo. Neanche il codice Rocco era arrivato a tanto, infatti prevedeva che le donne con i minori in carcere non dovessero andarci. Per il Partito democratico quello che deve sempre rimanere il baricentro del diritto è l’interesse supremo del minore. Per questa destra invece l’obiettivo primario sono le donne Rom: per la prima volta una legge colpevolizza una etnia, una scelta che è fuori dallo stato di diritto.
Noi reputiamo che i bambini debbano andare all’interno delle case famiglia e non negli istituti a custodia attenuata, come prevede la norma contentino voluta da Forza Italia solo per le donne incinte o con figli che hanno meno di un anno. Se questo basta a sollevare le vostre coscienze è perché in queste strutture non ci siete mai stati, altrimenti sapreste che gli Icam altro non sono che carceri a colori, certo con colori più tenui ma sempre con le sbarre e con la polizia penitenziaria. Ma al peggio non c’è purtroppo mai fine: infatti avete previsto che qualora una madre avesse durante la sua detenzione un atteggiamento che potrebbe compromettere l’ordine e la sicurezza, le venga tolto il figlio. In un colpo solo state calpestando la dichiarazione Onu dei diritti del fanciullo che prevede che l’interesse supremo del minore debba essere messo sopra tutto. Non è così che si affrontano le questioni che riguardano i minori.
Così la deputata Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione Infanzia e Adolescenza, intervenendo in Aula.
Roma, 26 maggio 2025
Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico
Camera dei Deputati
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