
(AGENPARL) – Mon 26 May 2025 ONLINE L’AVVISO PER LA CO-PROGETTAZIONE
DI UN INTERVENTO FINALIZZATO AL RIUTILIZZO SOCIALE
DI UNA VILLA CONFISCATA SUL LUNGOMARE DI SAN GIROLAMO NELL’AMBITO DEL BANDO REGIONALE “PUGLIA BENI COMUNI”È online sul sito istituzionale del Comune di Bari, a questo link, l’avviso finalizzato a individuare i soggetti interessati alla co-progettazione (secondo quanto previsto all’art. 55, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e ss.mm.ii.) per la realizzazione di un intervento di cittadinanza sociale finalizzato al riutilizzo di un bene immobile confiscato alla criminalità organizzata, ubicato su lungomare IX Maggio al civico 62.
Il Comune di Bari, infatti, intende candidare al bando regionale “Puglia Beni Comuni” il progetto di riuso della villa confiscata sul lungomare San Girolamo per costruire spazi di comunità favorevoli allo sviluppo delle relazioni sociali e alla ricucitura del tessuto urbano attraverso interventi culturali, da immaginare mediante azioni di co-progettazione.
Il progetto di riconversione del bene in questione si inserisce nel percorso avviato da anni dal Comune di Bari con l’obiettivo di riqualificare e valorizzare le periferie e le aree urbane in cui sono maggiormente elevati gli indici di povertà economica e di esclusione sociale e dove spesso si osserva una maggiore presenza di fenomeni illegali, di comportamenti antisociali e di criminalità.
In tale contesto, la finalità dell’intervento è offrire a tutte le cittadine e i cittadini del quartiere San Girolamo degli spazi di comunità e delle strutture in cui, attraverso attività socio-culturali, si favorisca il più ampio coinvolgimento di tutti gli attori locali attivi sul territorio in modo da prevenire, contrastare e contenere fenomeni di marginalità, disagio sociale e criminalità.
Tali azioni, inoltre, sono mirate a favorire l’integrazione socio-culturale, l’accettazione e l’inclusione di soggetti fragili quali minori che vivono in situazioni di disagio familiare e/o scolastico, cittadine/i in fasce di reddito più basse e che vivono in condizioni di povertà, anziani, e cittadine/i con diversi tipi disabilità.
“Si tratta di un ulteriore e fondamentale tassello nel più ampio percorso di rigenerazione del quartiere San Girolamo – dichiara la vicesindaca e assessora alla Rigenerazione Giovanna Iacovone -, un obiettivo al quale l’amministrazione comunale sta già lavorando da anni, consapevole che la rigenerazione urbana e sociale passa anche dai luoghi di comunità”.
“Vogliamo creare in ogni quartiere uno spazio culturale – commenta l’assessora alle Culture Paola Romano – e questo di San Girolamo ha un doppio valore: un luogo di prossimità per gli abitanti di San Girolamo e Fesca e una restituzione in cultura rispetto a quello che la mafia ha tolto a questa comunità”.
Destinatari dell’avviso sono tutti gli ETS costituti in una delle forme giuridiche previste dall’art. 4, comma 1, del “Codice del Terzo Settore”, ovvero le organizzazioni di volontariato; le associazioni di promozione sociale; gli enti filantropici; le imprese sociali incluse le cooperative sociali; le reti associative; le società di mutuo soccorso; le associazioni riconosciute o non riconosciute; le fondazioni e gli altri enti di carattere privato, diversi dalle società, costituiti per il perseguimento senza scopo di lucro di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
Le domande di partecipazione dei soggetti interessati dovranno pervenire entro il 9 giugno 2025, alle ore 10, con plico a mano in busta chiusa e sigillata da consegnarsi presso la sede della ripartizione Patrimonio – settore Gestione patrimonio e Inventari – Comune di Bari – Largo don Franco Ricci snc – 70125 Bari, ovvero in alternativa a mezzo corriere o raccomandata A/R secondo le modalità indicate nell’avviso.
A esito della procedura sarà selezionato l’ente del terzo settore con cui l’amministrazione attiverà il tavolo di co-progettazione attraverso una discussione critica della proposta di intervento finalizzata alla definizione del progetto di dettaglio condiviso tra le parti coinvolte.
A conclusione del tavolo di co-progettazione, l’amministrazione e l’ente selezionato sottoscriveranno una convenzione che disciplina compiti, doveri e responsabilità di ciascuna parte nell’ambito delle attività da realizzare.