
“Non ho nessuna intenzione di offendere Napoli e i tifosi napoletani, tra i quali peraltro c’è anche mio figlio. Ma va fatta una distinzione tra tifo, vandalismo e vera e propria criminalità. E non possiamo nascondere le ultime due cose con la scusa della prima”. Lo scrive su Facebook il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio.
“Comune, Prefettura e forze dell’ordine hanno garantito un’ottima organizzazione della festa e a loro va il mio plauso”, prosegue Centinaio. “Ma schiamazzi e botti per non far riposare la squadra avversaria non possono essere considerati tifo. Rapine, aggressioni, monumenti e beni privati danneggiati, armi e petardi sequestrati non possono essere derubricati a ‘gesti inconsulti’. Non si può giustificare ogni cosa”.
“I primi a sentirsi vittime di tutto questo dovrebbero essere proprio i tifosi e i cittadini perbene, che hanno invaso pacificamente la città e altre piazze d’Italia. A loro, a chi tifa Napoli con passione e spirito sportivo, alla società, al mister Conte e a tutti i giocatori faccio i miei complimenti per uno Scudetto assolutamente meritato”, conclude il senatore della Lega.