
(AGENPARL) – Thu 22 May 2025 COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
UPI Piemonte – ANCE Piemonte Valle d’Aosta – Confindustria Piemonte
Tagli alla sicurezza stradale: oltre 54 milioni in meno per le Province piemontesi.
Alessandro Lana, Paola Malabaila, Andrea Amalberto e Mauro Piras:
“Serve subito un confronto con il Governo”
Torino, 21 maggio 2025 – UPI Piemonte, ANCE Piemonte Valle d’Aosta e Confindustria Piemonte esprimono
congiuntamente profonda preoccupazione per la drastica riduzione delle risorse destinate alla
manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale, come certificato dai dati ufficiali elaborati
dall’Unione delle Province d’Italia (UPI) [v. allegato].
Il Piemonte è tra le regioni più colpite: tra il 2025 e il 2028 subirà tagli per oltre 54,6 milioni di euro, pari
al 48% delle risorse inizialmente previste. Ancora più grave la situazione nel solo biennio 2025–2026, dove
la riduzione raggiunge il 70%, con 31,8 milioni di euro sottratti su un totale previsto di 45,5 milioni.
Alessandro Lana, Presidente di UPI Piemonte, dichiara:
“Il danno è evidente e concreto: le Province vengono messe nell’impossibilità di proseguire con le
attività di messa in sicurezza della viabilità. È urgente aprire un tavolo di crisi con il Ministero
delle Infrastrutture, affinché vengano ripristinate le risorse e garantita continuità alla
programmazione degli interventi. Sull’annualità 2025 la criticità è ancora maggiore in quanto
alcune Province hanno già appaltato i lavori finanziati con le risorse tagliate, come UPI Piemonte
se non si interverrà urgentemente almeno su questa annualità valuteremo azioni anche di natura
legale.”
I tagli, di natura lineare, interessano tutte le Province piemontesi:
Torino: -10,5 milioni nel biennio 2025-2026, -18,1 milioni sul quadriennio 2025-2028;
Cuneo: -6,9 milioni (2025-2026), -11,8 milioni (2025-2028);
Alessandria: -4 milioni (2025-2026) e -6,8 milioni (2025-2028);
Paola Malabaila, Presidente di ANCE Piemonte Valle d’Aosta, commenta:
“Si tratta di una scelta che mette a rischio la sicurezza delle nostre strade e blocca interventi
strategici programmati e per quali è stata fatta la progettazione, quindi pronti da cantierare.
Colpire gli enti locali su un tema tanto delicato significa fermare la modernizzazione delle
infrastrutture e disattendere la fiducia costruita con i fondi del PNRR.”
Andrea Amalberto, Presidente di Confindustria Piemonte, sottolinea:
“Esprimiamo forte preoccupazione per i tagli alla manutenzione della rete stradale provinciale,
che rischiano di aggravare le difficoltà già vissute in Piemonte con il blocco del Colle di Tenda e
le criticità del Traforo del Monte Bianco. La rete viaria secondaria, senza interventi costanti e
strutturati, potrebbe diventare sempre meno percorribile. Questo comprometterebbe la logistica
regionale, le filiere produttive e la competitività delle imprese. Anche i territori più periferici ne
uscirebbero penalizzati, con un crescente rischio di isolamento. È fondamentale che Governo e
Parlamento rivedano al più presto le misure della Legge di Bilancio. Al Piemonte servono risorse,
certezze e una visione strategica per garantire crescita, coesione e sviluppo.”
Mauro Piras, Coordinatore Opere Pubbliche di ANCE Piemonte, sottolinea:
“Il taglio delle risorse impone un ridimensionamento immediato della capacità operativa degli
enti locali. I fondi già assegnati per interventi pianificati, progettati o in fase di avvio vengono
improvvisamente ridotti o cancellati, con gravi ripercussioni sull’intero sistema infrastrutturale
regionale. A questa situazione si aggiunge l’assenza di un adeguato sostegno sul fronte
occupazionale, in un momento già segnato dalla contrazione del mercato dovuta alla progressiva
chiusura delle misure straordinarie del PNRR e dei bonus edilizi. Il rischio è quello di un effetto
domino che colpisce imprese, lavoratori e territori.”
UPI Piemonte, ANCE Piemonte e Confindustria Piemonte chiedono con forza che vengano ripristinate
almeno le risorse già assegnate per il biennio 2025–2026, pari a 385 milioni di euro a livello nazionale, e
che venga garantita agli enti territoriali la possibilità concreta di attuare gli interventi previsti, senza
ulteriori incertezze o penalizzazioni.
“Non è possibile arretrare proprio mentre il Paese è chiamato a completare la transizione infrastrutturale
avviata con il PNRR – conclude Malabaila. – Serve una visione stabile e responsabile, che restituisca certezze
a territori e imprese.”