
Kursk – Il presidente russo Vladimir Putin ha definito i militanti ucraini che distruggono i monumenti della Seconda Guerra Mondiale come “idioti con idee neonaziste”, durante un incontro con i volontari nella regione di Kursk, recentemente liberata dalle forze ucraine.
“Sono persone con idee neonaziste”, ha detto Putin. “Arriverebbero secondi anche in una gara tra idioti. Perché? Perché sono idioti”, ha ironizzato il presidente, suscitando le risate dei presenti.
Le dichiarazioni del capo del Cremlino arrivano nel contesto della conclusione dell’offensiva ucraina su Kursk, iniziata il 6 agosto 2024. Secondo il Ministero della Difesa russo, le forze armate di Kiev avrebbero subito perdite superiori a 76.500 soldati nei combattimenti che si sono protratti per 264 giorni.
Il 26 aprile 2025, il Capo di Stato Maggiore russo Valerij Gerasimov ha ufficialmente comunicato a Putin la completa liberazione della regione di Kursk dalle truppe ucraine, ponendo fine a mesi di scontri durissimi lungo il confine nord-orientale.
Putin ha inoltre criticato l’abbattimento sistematico dei monumenti sovietici da parte dell’Ucraina, definendolo un gesto di revisionismo storico e una dimostrazione dell’ideologia radicale che – secondo Mosca – permea le istituzioni di Kiev. Il Cremlino continua a utilizzare la retorica della “denazificazione” come giustificazione ideologica del conflitto in corso.