
(AGENPARL) – Mon 19 May 2025 *COMANDO OPERATIVO DI VERTICE INTERFORZE*
NOTA STAMPA
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*Joint Stars 2025, prende il via la fase Defense*
*Difesa dell’integrità territoriale, controllo dello spazio aereo e
marittimo, difesa cibernetica e spaziale: anche l’Esercito Italiano in
prima linea con le sue specialità*
Cagliari, 19 maggio 2025. È entrata nel vivo la seconda fase della *Joint
Stars 2025 (JOST25)*, la più importante esercitazione nazionale interforze,
pianificata e condotta dal *Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI)*.
Nella fase iniziale, chiamata “Deterrence”, i reparti esercitati sono stati
impegnati in attività addestrative inter-agenzia e inter-dicastero, nelle
quali le Forze Armate hanno lavorato fianco a fianco con Guardia di
Finanza, Vigili del Fuoco e Corpo Militare della Croce Rossa, per testare
procedure di intervento comuni e operare in modo sinergico in situazioni
emergenziali o di crisi, legate a escalation di violenza, eventi
catastrofali, attacchi cibernetici tipici dei conflitti ibridi.
La JOST25 è ora entrata nella fase “*Defense*”, con attività addestrative
nelle quali viene simulato uno scenario di guerra, che prevede
l’attivazione dell’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico e la
conseguente applicazione del principio di “difesa collettiva” della NATO.
In un simile contesto esercitativo improntato al realismo, l*’Esercito
Italiano* fornisce capacità quali: la F*anteria*, con piattaforme VBM
“Freccia” e VTLM “Lince”; la *Cavalleria, che opera* con le blindo armate
“Centauro 2” e i carri “Ariete”; l’*Aviazione dell’Esercito* con elicotteri
CH-47 e A129 “Mangusta”; l’*Artiglieria terrestre* con sistemi PzH 2000 e
FH70, quella *controaerea* con il sistema missilistico a corto raggio
SAMP-T.
*La Joint Stars 2025* si conferma un importante banco di prova per valutare
e rafforzare l’integrazione tra Forze Armate e le articolazioni del Sistema
Paese, chiamate a contribuire alla difesa dello Stato e dei suoi cittadini.
Lo scopo è testare la capacità di risposta a un conflitto contemporaneo,
prevedendo anche la sovrapposizione di minacce ibride e convenzionali, che
richiedono l’impiego di nuove tecnologie, quali missili ipersonici, di
sciami di droni, senza trascurare l’addestramento alla guerra
“tradizionale”, con carri armati, artiglierie e soldati in trincea, come
emerso dai recenti conflitti in corso.
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*COMANDO OPERATIVO DI VERTICE INTERFORZE*
*CAPO SEZIONE STAMPA*
*Ten. Col. Gianfilippo Cambera*
Sito web Il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) – Difesa.it