
Un’escalation della guerra in Ucraina potrebbe sfociare in uno scontro diretto tra Stati Uniti e Russia. A lanciare l’allarme è il generale Gregory Guillot, comandante del Comando Settentrionale degli Stati Uniti (USNORTHCOM) e del Comando di Difesa Aerospaziale del Nord America (NORAD), in una dichiarazione preparata per le audizioni davanti alla Commissione per le Forze Armate del Senato.
“La probabilità di un conflitto diretto tra gli Stati Uniti e uno dei suoi quattro principali avversari – Russia, Cina, Corea del Nord e Iran – è in aumento”, ha affermato Guillot.
Sebbene tali nazioni “cerchino formalmente di evitare un conflitto armato con gli Stati Uniti”, ha sottolineato il generale, la loro convinzione nel “declino dell’Occidente” alimenta una volontà crescente di sfidare gli Stati Uniti, con un conseguente rischio di errori di calcolo, soprattutto in tempi di crisi.
Ucraina e oltre: scenari di escalation
Guillot ha evidenziato che la guerra in Ucraina potrebbe ancora degenerare in un conflitto militare tra Washington e Mosca, nel caso di sviluppi imprevisti o incidenti in aree di tensione.
Parallelamente, ha anche avvertito che il Medio Oriente resta un focolaio pericoloso, dove le tensioni con l’Iran e i suoi alleati potrebbero coinvolgere direttamente le forze statunitensi.
Cina, Corea del Nord e il rischio globale
Non solo Russia: Guillot ha anche puntato i riflettori su Taiwan e il Mar Cinese Meridionale, indicandoli come potenziali punti di innesco per una guerra tra Cina e Stati Uniti. Inoltre, ha espresso preoccupazione per la penisola coreana, dove la situazione instabile con Pyongyang rappresenta una minaccia concreta di escalation.
Il generale ha quindi delineato un quadro geopolitico instabile e altamente volatile, in cui il rischio di conflitto diretto tra superpotenze torna a farsi concreto, sottolineando la necessità di una vigilanza costante e di una forte preparazione militare da parte degli Stati Uniti.