
(AGENPARL) – Mon 12 May 2025 COMUNICATO STAMPA DEL 12 MAGGIO 2025
Venerdì 16 maggio, alle ore 18, all’Hospitalis Sancti Antoni, il Professor
Dominique Frère terrà una conferenza dal titolo “Profumi greci, etruschi e
fenici: i risultati delle analisi chimiche”.
L’evento è organizzato dall’Antiquarium Arborense, dall’Assessorato alla
Cultura del Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano.
Il profumo antico è stato oggetto di numerosi studi, soprattutto in relazione al
mondo egizio, greco e romano. Le fonti scritte, in particolare le opere di
Teofrasto, Dioscoride e Plinio il Vecchio, forniscono informazioni sulle materie
prime utilizzate e sulle modalità di lavorazione, mentre gli scavi delle officine
dei profumi a Delo, Pompei e Paestum offrono preziose informazioni sui tipi di
presse utilizzate e sulle varie fasi di lavorazione del profumo. Infine, i numerosi
vasi da profumo in vetro, terracotta, ceramica, metallo e alabastro
testimoniano l’uso degli oli profumati nella vita quotidiana e nei rituali dedicati
alle divinità e ai morti.
La conferenza si concentrerà sui vasi da profumo greci, etruschi, fenici e punici,
scoperti in Sardegna nel VII-V secolo a.C. Verranno presentati i risultati delle
analisi chimiche effettuate anche sui vasi dell’Antiquarium Arborense per
determinarne il contenuto. I risultati rivelano un mondo di profumi di grande
originalità e diversità, con essenze di origine sia orientale che locale.
Dominque Frère è professore di archeologia e storia antica all’Université
Bretagne Sud (Francia). Specialista della ceramica greca ed etrusca, ha
partecipato a numerosi scavi in Francia, Italia, Libia e Armenia. Dal 2008 al
2017 ha condotto due programmi internazionali di ricerca multidisciplinare
sull’archeologia dei prodotti biologici, in particolare su quelli cosmetici,
profumati, medicinali, alimentari e magici che, di solito, non lasciano tracce
materiali; nell’ambito di tali progetti ha lavorato con specialisti di altri settori
(botanici, paleo-genetisti, chimici organici) per sviluppare quella che può
essere definita “archeologia dell’invisibile”; dopo anni di esperienza e di
esperimenti metodologici, ha contribuito ad elaborare un nuovo approccio,
soprattutto con la combinazione di chimica molecolare e botanica. Ha
pubblicato 14 libri e numerosi articoli scientifici, in particolare sull’archeologia
dell’antica Gallia e dell’Italia, sulla storia dell’archeologia, sul profumo nel
mondo antico e sulle collezioni greche ed etrusche dei musei francesi.