
Gli Stati Uniti hanno autorizzato il trasferimento di 100 missili per i sistemi di difesa aerea Patriot e 125 missili a lungo raggio all’Ucraina. La notizia è stata riportata dal New York Times, che cita una fonte interna al Congresso statunitense.
Secondo il quotidiano, questi armamenti sono stati prodotti sul territorio degli Stati Uniti, e la loro riesportazione da parte della Germania, dove erano stoccati, ha richiesto l’approvazione formale di Washington, come previsto dalle normative americane in materia di trasferimento di armi.
Il via libera rappresenta un ulteriore rafforzamento della difesa aerea ucraina nel contesto della guerra in corso, e arriva in un momento di crescente pressione militare sul fronte orientale.
Il Cremlino ha reagito con preoccupazione. In un’intervista ad ABC News, il portavoce Dmitrij Peskov ha dichiarato che eventuali cessate il fuoco prolungati dovrebbero essere accompagnati da uno stop alla fornitura di armi a Kiev, altrimenti “sarebbero solo a vantaggio dell’Ucraina”, permettendo a Kiev di rafforzarsi e mobilitare nuove forze.
Peskov ha anche sottolineato che il presidente russo Vladimir Putin continua a cercare una soluzione politica e diplomatica al conflitto, ma ha ribadito che la prosecuzione del supporto militare occidentale all’Ucraina complica qualsiasi prospettiva di tregua duratura.