
(AGENPARL) – Sat 10 May 2025 Referendum, Barbera (Prc): “Identificati perché volantinano. Basta
comportamenti intimidatori!”
“Questa mattina a Roma, ancora una volta, alcuni attivisti della CGIL sono
stati fermati e identificati dalle forze dell’ordine mentre distribuivano
volantini per sostenere i 5 SÌ ai referendum dell’8 e 9 giugno. Non è un
episodio isolato: sta diventando la prassi in queste settimane, mentre
cresce la mobilitazione per difendere i diritti e la democrazia. Siamo di
fronte a un vero e proprio clima intimidatorio, che ricorda scenari ben
lontani da una democrazia matura. Le autorità – locali e nazionali – invece
di garantire il diritto alla partecipazione e alla propaganda elettorale,
fanno di tutto per ostacolarla: si invocano autorizzazioni inesistenti, si
impone la presenza delle forze dell’ordine, si schedano cittadini colpevoli
solo di voler informare. Nel frattempo, il Governo Meloni non solo non
condanna questi abusi, ma promuove apertamente l’astensionismo,
delegittimando lo strumento referendario e boicottando il confronto
pubblico. È un comportamento gravissimo, che rappresenta un attacco diretto
alla Costituzione e ai principi fondamentali della Repubblica.
Esprimiamo piena solidarietà ailla CGIL e a tutte le attiviste e gli
attivisti che in questi giorni stanno portando avanti una battaglia giusta
per i diritti dei lavoratori e la giustizia sociale. Non ci lasceremo
intimidire da questo clima: continueremo a lottare per la partecipazione,
la libertà di espressione e la difesa della democrazia. Chi oggi governa il
Paese ha paura della voce delle cittadine e dei cittadini, ha paura di un
popolo che sceglie e che decide. Per questo prova a mettere il bavaglio
alle opposizioni sociali e politiche. Ma non ci riuscirà. L’8 e 9 giugno
votiamo 5 SÌ contro un modello autoritario e per una società più giusta. Non
ci fermerete!”.
Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale e
co-Segretario della Federazione romana di Rifondazione Comunista.