
(AGENPARL) – Thu 08 May 2025 COMUNICATO STAMPA
Marocco. “S comme Savoir”: il progetto per l’infanzia si chiude con
risultati concreti
Formazione, sostegno psicologico e sensibilizzazione: Ai.Bi. Amici dei Bambini e le associazioni
partner del progetto cofinanziato dall’Unione Europea raccontano un’esperienza di successo
Mezzano di San Giuliano Milanese – 8 maggio 2025
A fine aprile si è tenuto l’evento conclusivo del progetto S comme Savoir, Soutenir, S’engager
pour garantir une meilleure protection des droits des enfants, cofinanziato dall’Unione Europea e
promosso da Ai.Bi. Amici dei Bambini Marocco in partenariato con la Fondation Rita Zniber, Dar
Tika, Widad e APA.
I risultati del progetto
In questa occasione, Ai.Bi. e le associazioni partner hanno condiviso i risultati concreti raggiunti,
mettendo in luce l’impatto positivo delle attività svolte, in particolare a favore di ragazze e giovani
donne in situazioni di vulnerabilità.
La Fondazione Rita Zniber ha evidenziato i significativi progressi ottenuti nel sostegno
psicosociale e nello sviluppo delle capacità individuali. Grazie a una formazione mirata, molti
giovani sono riusciti a entrare nel mondo del lavoro, rafforzando la loro autonomia e migliorando
le prospettive per il futuro.
Dar Tika ha sottolineato il valore del supporto psicologico offerto dal progetto, rivelatosi
essenziale per il benessere delle ragazze affidate all’associazione.
L’Associazione Widad ha messo in rilievo l’efficacia delle attività di sensibilizzazione svolte a
livello comunitario e l’impatto concreto delle iniziative dedicate all’emancipazione delle giovani
che vivono in condizioni precarie.
Anche l’orfanotrofio APA, struttura con la quale Amici dei Bambini collabora da lungo tempo, ha
presentato i risultati dei laboratori educativi e del lavoro di sensibilizzazione rivolto alle famiglie,
fondamentali per promuovere un ambiente più protettivo e solidale per i bambini.
L’evento ha visto anche la partecipazione di un rappresentante della delegazione dell’Unione
Europea, partner strategico del progetto, a conferma del costante impegno dell’UE nella tutela
dell’infanzia e nella promozione dell’emancipazione femminile in Marocco.
Le testimonianze raccolte durante l’evento hanno confermato l’ampiezza e la sostenibilità
dell’impatto generato dal progetto, ponendo le basi per un rinnovato impegno collettivo nella
difesa dei diritti dei minori.
La conferenza sulla situazione dei minori
L’evento di chiusura era stato preceduto, nelle settimane antecedenti, da una conferenza
nazionale sul tema: «Presentazione dell’analisi della situazione dell’infanzia in Marocco»,
organizzata sempre da Ai.Bi. Marocco e dalla Piattaforma per la Convenzione sui Diritti
dell’Infanzia (PCDE). Una iniziativa importante che ha visto la partecipazione di circa 60 persone,
provenienti da diversi ambiti istituzionali, diplomatici e associativi come il Ministero dell’Interno, il
Ministero della Giustizia e altri dipartimenti competenti, i rappresentanti delle ambasciate, tra le
quali Germania e Italia, e una delegazione dell’Unione Europea in Marocco. Durante l’incontro
sono stati presentati i risultati dell’analisi approfondita della situazione dei bambini in Marocco,
mettendo in evidenza i progressi compiuti, le sfide ancora presenti e le raccomandazioni per un
migliore inserimento dei diritti dell’infanzia nelle politiche pubbliche”.
Ai.Bi. Amici dei Bambini – ETS
Ai.Bi. Amici dei Bambini è un movimento di famiglie che dal 1986 opera in Italia e in oltre 30 Paesi del
mondo (in Europa dell’Est, America, Africa e Asia) per dare a ogni bambino abbandonato una famiglia e
garantire il suo diritto a essere figlio. Ogni giorno, in tutto il mondo, Amici dei Bambini lotta per
combattere l’emergenza abbandono: una vera e propria emergenza umanitaria che, a differenza di fame,
malattia e guerre, presenti principalmente nei Paesi in via di sviluppo, è comune a tutti i Paesi del mondo
con dimensioni sempre più allarmanti. Secondo una stima basata su un report di Unicef di qualche anno fa,
sono almeno 200 milioni i bambini abbandonati nel mondo. In Italia, i minori “fuori famiglia” sono oltre
30mila. Amici dei Bambini interviene laddove si manifesta l’abbandono: negli orfanotrofi, negli istituti, nei
centri di assistenza… in tutte quelle realtà in cui l’assistenza permette loro di “sopravvivere”, ma non di
vivere pienamente, perché manca l’amore di una famiglia che faccia sentire davvero “figli”.
http://www.aibi.it
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Ufficio Stampa Ai.Bi. Amici dei Bambini
Francesco Elli