
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 I consiglieri dei gruppi di minoranza a Palazzo Cesaroni hanno deciso di
“abbandonare l’Aula e di incontrare il Prefetto di Perugia, dottor
Francesco Zito”
(Acs) Perugia, 6 maggio 2025 – “Oggi la seduta del Consiglio regionale
dell’Umbria si è trasformata in una farsa e per questo abbiamo deciso come
forze di opposizione di abbandonare l’Aula e di incontrare il Prefetto di
Perugia, dott. Francesco Zito”. Lo rendono noto i consiglieri dei gruppi di
minoranza a Palazzo Cesaroni Paola Agabiti (FdI), Nilo Arcudi (Umbria
Civica-Tesei Presidente), Enrico Melasecche (Lega), Matteo Giambartolomei
(FdI), Eleonora Pace (FdI), Laura Pernazza (FI), Andrea Romizi (FI),
Donatella Tesei (Lega).
“Questa mattina – spiegano – il Consiglio è partito con grave ritardo,
per poi durare solo pochi minuti prima di interrompersi nuovamente a causa
dall’assenza della presidente Proietti e degli assessori Meloni e Barcaioli
e del ritardo dell’assessore De Luca. È paradossale che proprio la
maggioranza, in sede di Ufficio di Presidenza, abbia deciso di anticipare la
seduta da giovedì 8 maggio a oggi, martedì 6 maggio, per assecondare le
esigenze della presidente Proietti, la quale però non si è nemmeno degnata
di presentarsi. Un’assenza che non solo ha reso inutile lo stravolgimento
del calendario dei lavori consiliari e delle commissioni, ma ha anche
impedito la trattazione di interrogazioni regolarmente presentate, per le
quali non è stata fornita nemmeno una delega ad altri assessori per
rispondere, come avveniva con la precedente Giunta di centrodestra. Nella
storia di questa regione non era mai accaduta una vergogna del genere: una
seduta di Assemblea legislativa trasformata in una assemblea condominiale
della sinistra. Questa gestione dimostra un livello di disorganizzazione e
incompetenza senza precedenti, con un Consiglio ormai subalterno alla Giunta
e utilizzato a uso e consumo della sinistra che governa l’Umbria. Una
maggioranza che sceglie volontariamente di calpestare le istituzioni,
fregandosene dei diritti delle opposizioni e prendendo in giro i
cittadini”.
“Ancora più grave – aggiungono i consiglieri di opposizione – è la fuga
dalle responsabilità da parte della presidente Proietti, che oggi ha
preferito sottrarsi al confronto in Aula proprio in una giornata in cui erano
previsti atti fondamentali sulla sanità, uno dei temi più critici e
fallimentari della sinistra umbra, come quello sulla riattivazione del punto
nascita dell’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto e le criticità
organizzative e di personale nella struttura complessa di pediatria
Foligno-Spoleto. Se la Proietti non è in grado di coniugare il ruolo di
presidente della Giunta con quello di assessore alla Sanità, lo dica
chiaramente e abbia il coraggio di lasciare la delega. Non è accettabile che
l’attività dell’Assemblea venga sacrificata. La sanità umbra non può
permettersi un assessore part-time, diviso tra impegni istituzionali e
campagna elettorale perenne, incapace di affrontare le emergenze con la
dovuta serietà. L’arroganza di voler tenere tutto nelle proprie mani sta
paralizzando il Consiglio e danneggiando i cittadini. Dopo aver abbandonato
l’Aula abbiamo deciso di incontrare il nuovo Prefetto di Perugia dott.
Francesco Zito, per denunciare una situazione gravissima e irrispettosa delle
regole democratiche e del ruolo delle opposizioni, non solo per quanto
accaduto nella seduta odierna, ma anche per gli atteggiamenti gravissimi che
si ripetono da settimane, compreso il mancato assolvimento delle richieste di
accesso agli atti. In ultima quella relativa alla richiesta della relazione
finale della società Kpmg, che doveva presentare i documenti sullo stato dei
bilanci della sanità entro il 30 aprile, come dichiarato a più riprese
dalla presidente Proietti, ma di cui ancora non abbiamo notizia. Infine, non
possiamo non ricordare le parole della presidente del Consiglio, Bistocchi,
che in una delle prime sedute si vantava dell’inizio puntuale dei lavori
alle ore 10. Oggi, alle 11:30, il Consiglio non era ancora ripartito dopo una
lunga interruzione e i banchi della Giunta erano praticamente vuoti, a
testimonianza di quanto quella promessa sia già naufragata nel mare del
pressappochismo e dell’incompetenza. Denunciamo con forza questo
comportamento irrispettoso verso le istituzioni: chi governa la Regione si
assuma le proprie responsabilità e chieda scusa ai cittadini per questi
atteggiamenti ingiustificabili”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80144