
(AGENPARL) – Sun 04 May 2025 PUGLIA. BELLOMO (FI): RISCHIO CONCENTRAZIONE FAMILIARE, LEGGE NON PUO’ SCONFIGGERE ETICA. ANCHE A SINISTRA LO SANNO.
“Quello che sta accadendo in Puglia nel silenzio di molti è a dir poco preoccupante. La candidatura di Nicola Decaro a rettore dell’Università di Bari, mentre il fratello Antonio aspira alla presidenza della Regione Puglia, ha in sé, sia pure in ipotesi, il rischio di una concentrazione familiare del potere che mina profondamente la credibilità e la percezione di imparzialità delle istituzioni. In democrazia, non tutto ciò che è legale è anche opportuno. Esiste una sottile ma fondamentale distinzione tra ciò che la legge consente e ciò che l’etica pubblica impone. L’Università non è solo un ente di ricerca e formazione: è anche parte integrante della vita politica ed economica regionale. In questi anni, l’Università di Bari è stata beneficiaria di finanziamenti pubblici, ha partecipato a tavoli istituzionali e ha espresso figure di vertice nominate in organismi regionali. Non è preoccupante avere il sospetto, ma in realtà sarebbe certezza, che ogni decisione futura, ogni nomina, ogni stanziamento di soldi pubblici sia l’effetto di una filiera familiare più che di un libero confronto democratico? Critica legittima, che in occasione della Festa dei Lavoratori ha mosso all’ex sindaco anche un alleato politico, provocando la reazione aggressiva di Decaro. D’altronde, si sa che lui è allergico alle domande, specie quando sono scomode e mettono a dura prova la narrazione favolistica che da sempre lo accompagna. Sono mesi che gli chiedo un confronto pubblico sullo scandalo delle sue municipalizzate infiltrate dalla mafia, ma lui scappa. Non ha tempo, specie in questo momento. Infatti, scandalo nello scandalo, il Decaro candidato governatore è impegnato direttamente nella campagna elettorale del Decaro candidato rettore, moltiplicando il senso di imbarazzo istituzionale e di disgusto politico. A dimostrazione che il chiaro e oscuro obiettivo è quello di provare a presidiare contemporaneamente i gangli vitali della Regione e dell’Università. La questione, dunque, non è giuridica, ma di etica, buon senso e credibilità delle istituzioni. Una credibilità che si fonda non solo sulla legalità degli atti, ma anche sulla loro trasparenza, sull’indipendenza percepita e su un interesse pubblico che deve sempre prevalere su ogni ambizione personale. Non ho nessuna fiducia nella dimensione etica di Antonio Decaro, ma Nicola abbia il coraggio e la nobiltà d’animo di fare un passo indietro”. Lo dichiara Davide Bellomo, deputato di Forza Italia, componente della Commissione Giustizia.
Ufficio Stampa Gruppo Forza Italia -Berlusconi Presidente
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