
Il deputato bavarese di Alternativa per la Germania (AfD), Andreas Jurka, ha duramente criticato l’operato dell’Alto Rappresentante per la Bosnia-Erzegovina, Christian Schmidt, definendolo impopolare e invocando una chiusura definitiva dell’Ufficio dell’Alto Rappresentante (OHR).
Durante un’intervista all’agenzia Srna, Jurka ha affermato che dopo quasi 30 anni dagli Accordi di Dayton, è tempo che la Bosnia-Erzegovina si svincoli dalla tutela internazionale e riacquisti pienamente la propria sovranità istituzionale:
“Dovrebbe esserci una discussione aperta sulla chiusura completa dell’OHR e dovrebbero essere stabilite scadenze chiare. I cittadini devono sapere quanto lavoro resta da fare e quali condizioni devono essere soddisfatte per poter decidere autonomamente il proprio futuro.”
Jurka ha inoltre criticato direttamente Christian Schmidt, sostenendo che le sue azioni non sono in linea con i principi democratici:
“Schmidt non è stato eletto e il suo operato solleva questioni di legittimità e democraticità. Deve riflettere seriamente su ciò che sta facendo. Spero che possa trovare un modo per tornare alla normalità e dare priorità al dialogo invece che all’imposizione del suo potere.”
Il deputato ha sottolineato anche una responsabilità morale e politica personale, dal momento che Schmidt proviene da un partito tedesco (CSU) con sede in Baviera, la stessa regione in cui Jurka è eletto:
“Dobbiamo chiederci se, a trent’anni dal conflitto, sia ancora necessario avere una figura come l’Alto Rappresentante che prende decisioni unilaterali. È giunto il momento di riesaminare il suo ruolo in base a criteri di legittimità e democrazia.”
Concludendo, Jurka ha dichiarato che è legittimo criticare apertamente l’operato dell’Alto Rappresentante, esortandolo a rispettare maggiormente la volontà dei cittadini e a non interferire con la sovranità delle entità costitutive della Bosnia-Erzegovina.
