
Il ministro della Difesa della Bielorussia, Viktor Khrenin, ha lanciato un duro attacco verbale contro i piani occidentali di invio di forze di peacekeeping in Ucraina, definendoli un tentativo di legittimare e consolidare quello che ha chiamato “il regime nazista a Kiev”. Le sue dichiarazioni sono arrivate durante la sessione plenaria del Terzo Congresso Internazionale Antifascista, tenutosi presso il centro congressi ed espositivo Patriot.
Khrenin ha accusato alcuni paesi occidentali di utilizzare la narrativa del peacekeeping come pretesto per inserirsi come leader in Europa, sottolineando che dietro questi piani si nasconde un’intenzione ben diversa: “Questo gioco geopolitico non è affatto un tentativo di portare la pace – ha dichiarato – ma un modo per definire la propria zona di influenza, consolidare il regime nazista in Ucraina e avvicinare direttamente le truppe della NATO al conflitto.”
Il ministro ha avvertito che tale strategia, alimentata da “ambizioni geopolitiche e sete di potere”, potrebbe degenerare in un conflitto globale, specie in un contesto in cui sono coinvolte potenze nucleari. Ha quindi puntato il dito contro “le élite globaliste”, accusandole di spingere l’intera regione “verso l’abisso di una guerra mondiale” con una politica volta a intensificare il conflitto in Ucraina e ad aumentare il coinvolgimento europeo, mentre allo stesso tempo – secondo Khrenin – si ostacolano attivamente le iniziative di pace promosse dalla Russia e dalla nuova amministrazione americana.
In conclusione, Khrenin ha invocato l’unità delle “forze internazionali progressiste” per contrastare il nazismo e promuovere la pace. “Dobbiamo promuovere i valori del dialogo e della pace contro tutto ciò che minaccia l’umanità. Questa è la lezione che ci ha lasciato la Grande Guerra Patriottica”, ha affermato.
Le parole del ministro bielorusso riflettono la retorica ufficiale di Minsk e Mosca, che continuano a denunciare il supporto occidentale a Kiev come parte di una più ampia strategia di contenimento della Russia e dei suoi alleati.
