
(AGENPARL) – Wed 30 April 2025 [cid:c718768f-bc8f-4451-a847-bb398cf34145]
Apre la mostra
Aosta e Pompei. Riflessi della Concordia augustea alle origini dell’Impero
MegaMuseo, Corso Saint-Martin-de Corléans 258, Aosta
L’Assessorato per i Beni e le Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione Autonoma Valle d’Aosta informa che giovedì 8 maggio 2025, alle ore 18, sarà inaugurata la mostra Aosta e Pompei. Riflessi della Concordia augustea alle origini dell’Impero presso il MegaMuseo di Aosta.
L’evento si inserisce in un contesto straordinario: nel 2025 cade il 2050° anniversario della fondazione di Augusta Praetoria Salassorum, ovvero Aosta, avvenuta nel 25 a.C. sotto l’imperatore Augusto. Questo importante traguardo offre l’occasione ideale per approfondire la conoscenza della città come esempio emblematico della capacità romana di adattare modelli culturali, sociali e urbanistici a contesti geografici specifici.
“Questa esposizione inedita di ampio respiro, – afferma l’Assessore Jean Pierre Guichardaz – resa possibile grazie ai prestiti concessi da importanti istituzioni italiane, viene presentata in un sito museale unico in Europa per interesse ed estensione, ricco di storia e di testimonianze del passato. Il MegaMuseo di Aosta rappresenta una realtà culturale in espansione e di grande importanza per la nostra Regione, che intendiamo promuovere e valorizzare. Ci auguriamo che la cultura diventi sempre più il motore della nostra crescita e che le celebrazioni per i 2050 anni della città romana, che vedono un lavoro sinergico tra il nostro Assessorato regionale e il Comune di Aosta, possano essere apprezzate dai Valdostani ma anche dai turisti e da un pubblico numeroso e internazionale”.
La mostra, a cura di Patrizia Fortini e Cristiano Benedetto De Vita, mette a confronto due città diverse ma unite dal progetto politico di Augusto di trasformare la varietà dell’Impero in una civiltà condivisa. Aosta, fondata in posizione strategica, rappresenta un modello urbano e uno strumento di controllo del territorio, esempio di integrazione politica e amministrativa. Pompei, con la ricchezza del suo patrimonio materiale e simbolico, testimonia l’adesione culturale all’ideale augusteo, ben rappresentato dalla statua della dea Concordia Augusta, simbolo di armonia sociale e coesione tra popoli. Reperti, opere d’arte e oggetti della vita quotidiana provenienti da entrambe le città offrono un affresco coinvolgente delle origini dell’Impero e raccontano come il progetto di unificazione augustea abbia saputo intrecciare politica, cultura e spiritualità in una narrazione collettiva capace di attraversare i secoli.
Un aspetto centrale della mostra è l’arricchimento della comprensione del ruolo di Aosta all’interno dell’Impero Romano. Situata lungo un fondamentale asse di comunicazione tra l’Italia e l’Europa settentrionale, la città rappresenta uno straordinario esempio di pianificazione urbanistica e organizzazione territoriale in un’area d’importanza strategica.
Il raffronto con la seconda protagonista di questo racconto, Pompeii, mostra come la visione politica e culturale di Augusto sia stata il tessuto connettivo dell’Impero: armonizzando le diverse identità locali è stata in grado di dare corpo ad un’unica grande realtà, quella romana. L’impero tutto è Roma e tutti i cittadini possono ritenersi “Romani”, anche se a vari livelli rispetto ai diritti politici e civili.
Gli abitanti di Augusta Praetoria e quelli di Pompei, anche se distanti geograficamente, hanno uno stile di vita e attitudini culturali che ritroviamo in età Augustea in tutto l’Impero Romano. Entrambi i centri sono soggetti a consistenti trasformazioni durante il primo impero, sia a livello urbanistico, sia a livello sociale. Il percorso espositivo intende, dunque, dare conto del rapporto esistente tra due realtà coeve intimamente legate alla figura e all’operato dell’imperatore Augusto.
L’esposizione include una selezione di reperti iconici provenienti dai siti di Pompei e di Aosta; tra questi, statue, affreschi, epigrafi, strumenti di uso quotidiano e oggetti rituali. A questa già ricca documentazione si affiancherà una serie di contributi proveniente dal territorio circostante quello Aostano e dal resto dell’Italia, utili a dare un quadro ancora più articolato e variegato di tempi, modi e forme caratterizzanti i momenti della nascita di una città. Le istituzioni che hanno offerto il loro contributo attraverso il prestito di opere rappresentano l’eccellenza nel panorama culturale italiano. Tra questi il Parco Archeologico di Pompei, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico del Colosseo, i Musei Capitolini, il Museo Archeologico Nazionale di Ancona, i Parchi Archeologici di Paestum e Velia, il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia e tanti altri.
Opera simbolo dell’evento è la statua della Concordia Augusta, in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Proveniente dal portico di Eumachia nei pressi del Foro di Pompei, la statua evidenzia uno degli elementi fondanti alla base della narrazione della mostra, ossia il concetto di Concordia, ai quali fa seguito la Pax Romana, e il definitivo affermarsi di Ottaviano Augusto come garante della pacificazione militare e civica.
Spazio significativo è dato a materiali inediti, frutto di recenti campagne di scavo e studi archeologici effettuati in città e nel territorio Valdostano, che offrono nuovi spunti di riflessione sulla funzione e lo sviluppo della colonia. Tra questi, di notevole rilievo i reperti provenienti dagli accampamenti romani d’altura (come, ad esempio, i siti di Col Fetita e Col Citrin), che riassumono bene le fasi di conquista del territorio da parte dei Romani: proiettili per fromboli, punte di freccia, resti di calzature militari e scudi sottolineano le fasi del conflitto, e al tempo stesso, l’estrema importanza rivestita dalla regione in un momento di cruciale trasformazione del mondo romano e dell’Europa intera.
Alla realizzazione della mostra ha contribuito il Comitato scientifico così composto: Patrizia Fortini, Cristiano Benedetto De Vita, Daria Jorioz, Alessandra Armirotti, Luigi Capogrossi Colognesi, Patrizio Pensabene, Maria Chiara Scappaticcio, Giuseppe Scarpati, Elena Tassi Scandone.
La mostra è accompagnata dal catalogo bilingue italiano-francese, edito da Franco Cosimo Panini Editore, in vendita al prezzo di € 39,00.
Il biglietto della mostra, di 7 euro, è incluso nel prezzo per l’ingresso all’Area Megalitica.
Mostra inserita nel circuito Abbonamento Musei.
Orari di apertura: martedì-domenica, dalle 9 alle 19. Chiuso il lunedì.
La mostra resterà aperta fino al 28 settembre 2025.
Per informazioni
Megamuseo, Corso Saint-Martin-de Corléans 258, Aosta
Struttura Attività espositive e promozione identità culturale
Piazza Roncas 12, Aosta
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