
(AGENPARL) – Wed 30 April 2025 Crisi del tessile e moda: Nardella (PD): A seguito della risposta della Commissione ad un’interrogazione sul tema “Dogane, e-commerce, concorrenza sleale: l’Europa dia risposte alle imprese”
Bruxelles 30 aprile 2025 – “Le imprese del comparto moda toscano stanno vivendo una crisi profonda, e finalmente l’Europa comincia a riconoscere le loro ragioni. Ma servono risposte vere, rapide, misurabili.” Così l’On. Dario Nardella, eurodeputato del Partito Democratico in Commissione Industria, commenta la risposta della Commissione Europea ad una recente interrogazione parlamentare sulla necessità di condizioni paritarie per il settore tessile UE. “Bene le proposte per rendere più sicuri e trasparenti i flussi e-commerce, per responsabilizzare i fornitori extra-UE sul pagamento dell’IVA, per eliminare la soglia dei 150 euro che consente da anni di importare prodotti senza dazi. Ma tutto ciò deve diventare realtà in tempi certi: servono regole applicabili subito, non promesse per i prossimi anni”, ha aggiunto Nardella.
Non possiamo accontentarci solo di buone intenzioni. Le imprese toscane hanno bisogno di strumenti operativi subito, non di promesse rinviate. È urgente che queste riforme non restino sulla carta, ma vengano trasformate in atti concreti, con tempistiche certe e meccanismi di applicazione rapida. Il settore moda in Toscana ha già dimostrato di saper investire in qualità, innovazione e sostenibilità, producendo 9 miliardi di fatturato l’anno. Ora spetta all’Europa fare la sua parte, garantendo regole comuni, controlli efficaci e piena tutela della legalità e della competitività.
Il deputato toscano sottolinea come la riforma doganale UE, se attuata pienamente, possa rappresentare una svolta concreta per i distretti della moda in Toscana – da Prato a Scandicci, da Arezzo a Empoli – dove le imprese sono penalizzate da concorrenza sleale, burocrazia doganale e mancato rispetto delle normative da parte di molti operatori esterni al mercato UE. “Le nostre aziende sono già in prima linea sull’innovazione e sulla sostenibilità. Ma senza un’Europa che le protegga e le metta nelle condizioni di competere ad armi pari, anche gli investimenti più virtuosi rischiano di fallire. Per questo, dalla Commissione mi aspetto meno annunci e più azioni vincolanti, visibili e tempestive”, conclude Nardella, ribadendo il proprio impegno in Commissione Industria per difendere la manifattura toscana e il lavoro di migliaia di cittadini e famiglie