
(AGENPARL) – Tue 29 April 2025 S O P R I N T E N D E N Z A S P E C I A L E D I R O M A A R C H E O LO G I A B E L L E A RT I PA E S AG G I O
TERME
CARACALLA
3 MAGGIO 19 OTTOBRE 2025
CONFERENZA STAMPA
ROMA, 29 APRI LE 2025
SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI PAESAGGIO
I M M A G I N A R E
PROSPETTIVE
IMPOSSIBILI
R O M A
FRANCESCO CORNI
COMUNICATO STAMPA
Roma, 29 aprile 2025
Un sorprendente racconto per immagini della Roma antica, con i monumenti, le strade, gli edifici
più rappresentativi: è Immaginare Roma. Le prospettive impossibili di Francesco Corni che
presenta per la prima volta nella Capitale le tavole dell’archeologo disegnatore di Modena.
La mostra, organizzata dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, e dalla
Fondazione Francesco Corni, trova il suo ambiente ideale nelle monumentali Terme di Caracalla
dove, dal 3 maggio al 19 ottobre 2025, verranno esposti 60 disegni di cui più della metà inediti.
«Le curatrici, Elisabetta Corni e Mirella Serlorenzi – spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale
di Roma – hanno sapientemente messo in mostra l’eccezionalità della figura di Corni come
divulgatore che nasce da un favoloso talento grafico unito alla preparazione da archeologo e alla
attività di disegnatore rilevatore negli scavi in varie località italiane ed estere. Basi solidissime che
gli hanno permesso di realizzare tavole che restituiscono non solo la ricostruzione di iconici
edifici, ma mirabolanti spaccati che rivelano gli interni e spiegano le tecniche costruttive
antiche».
La mostra sarà anche l’occasione per gli archeologi Andrea Carandini e Paolo Carafa di
presentare il 2 maggio il volume inedito di Corni Roma, i luoghi del potere (Ink Line Edizioni), con
gli interventi di Mirella Serlorenzi responsabile delle Terme di Caracalla, Maria Cristina Ronc
direttrice del Museo Archeologico di Aosta, ed Elisabetta Corni.
«Dopo le iniziative sull’arte contemporanea – spiega Mirella Serlorenzi – presentiamo una mostra
dedicata all’archeologia che trova una felice connessione con l’impianto termale antoniniano.
Corni è stato un grande illustratore e ha dedicato il suo lavoro conclusivo a immaginare il volto
di Roma imperiale: tra gli ultimi disegni spiccano le Terme di Caracalla di cui l’artista è riuscito a
realizzare lo stato di fatto, ma purtroppo non la tavola ricostruttiva a causa della sua scomparsa. Il
visitatore sarà protagonista di questo sogno, immergendosi negli antichi monumenti».
Secondo Elisabetta Corni «Il talento più grande di questo artista è la sua capacità di visione
spaziale tridimensionale; la sua missione, quella di spiegare la realtà. Anche oggi, nell’era del
digitale, il disegno fatto a mano ha un potere comunicativo molto forte e il disegno di Corni è una
sintesi dinamica di molti elementi che dà vita a scorci e prospettive che non sarebbe possibile
vedere in altro modo».
Da qui il titolo della mostra Immaginare Roma. Le prospettive impossibili di Francesco Corni,
allestita nei due ambienti coperti delle Terme di Caracalla. Nel primo le tavole restituiscono una
passeggiata tra passato e presente nella città antica dal Campidoglio e al Foro Boario partendo
dai resti visibili nella Roma di oggi; il secondo ambiente è dedicato a temi come l’acqua, le terme,
i giochi, i grandi cantieri e i metodi di costruzione in epoca romana, mentre al centro della stanza
troviamo 16 tavole selezionate per il loro valore artistico o per il significato che avevano per
l’autore, come la Basilica Vaticana e la sua evoluzione nel tempo.
SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI PAESAGGIO
C O L O P H O N
I MMAGINARE R OMA . L E P ROSP ETTIVE IMPOSS IBILI DI F RANCESCO C ORNI
T ERME DI CARACALLA 3 MAGGIO – 19 OTTOBRE 2025
D ANI E L A P OR R O
S OP R I NT E NDE NT E S P E C I AL E DI R OMA
una mostra a cura di
Elisabetta Corni e Mirella Serlorenzi
promossa dalla
Soprintendenza Speciale di Roma
organizzata dalla
Fondazione Francesco Corni ETS in collaborazione con Ink Line Edizioni
SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA
FONDAZIONE FRANCESCO CORNI ETS
Elisabetta Corni
Presidente
Mirella Serlorenzi
direttore Terme di Caracalla
Maurizio Pinotti
Responsabile tecnico
Elisa Vaira
Progetto di allestimento
Barbara Ciarrocchi, Leandro Lentini
Assistenti tecnici
Elisabetta Corni, Gisella Corni
Redazione testi
Claudia Medici
Ufficio Valorizzazione
ALG Language Consulting Srl
Traduzione testi
Silvia Agostinetto
Ufficio Comunicazione
Studio Sostanza Snc
Comunicazione e grafica mostra
Paola Caramadre, Roberta Ricci
Assistenti comunicazione
Articolarte Srl
Realizzazione allestimenti
Fabio Caricchia, Fotografo
Si ringrazia il personale di vigilanza delle Terme di Caracalla
UFFICIO STAMPA
L u c a De l F r a e V a l e n t i n a C a t a l u c c i
info e prenotazioni http://www.soprintendenzaspecialeroma.it
S O P R I N T E N D E N Z A S P E C I A L E D I R O M A A R C H E O LO G I A B E L L E A RT I PA E S AG G I O
PROSPETTIVE FELICI DI
FRANCESCO CORNI
Francesco Corni a 15 anni arriva a Roma da Torino in bicicletta: una settimana di viaggio.
Prima tappa la Basilica di San Pietro in Vaticano: l’impressione sul ragazzo è enorme. Non
a caso a concludere la mostra a lui dedicata alle Terme di Caracalla è proprio la sequenza
delle varie fasi del Vaticano, dal Circo di Caligola al colonnato di Bernini con tutte le
evoluzioni della chiesa.
È una sintesi dell’arte del disegnatore archeologo di Modena, che con il suo lavoro
rivendica una autonomia artistica e intellettuale al disegno e alla rappresentazione
architettonica, come se l’oramai riconosciuta forza estetica delle sue opere fosse il mezzo
per trasmettere valori e contenuti culturali in quella che si può definire alta divulgazione
scientifica.
Le varie sezioni di Immaginare Roma. Le prospettive impossibili di Francesco Corni
presentano l’ultimo progetto dell’artista dedicato alla Capitale, esplorando anche le varie
sfaccettature della sua arte e della sua personalità.
LA PRI MA SALA
Oltre a una biografia dell’artista, nella prima sala le tavole offrono una passeggiata Dal
Campidoglio al Foro Boario, che restituisce con grande efficacia i principali monumenti
del Foro Olitorio e del Portico di Ottavia, oppure i Templi di Portuno ed Ercole. La nitidezza
del tratto, l’equilibrio delle linee, la forza d’impianto delle immagini, che rimandano a
certe stampe di Piranesi, fanno emergere la capacità di Corni di far dialogare il passato
con il presente, che ritroveremo in altre parti della mostra.
Esemplare in questo senso la tavola verticale, una vera prospettiva impossibile, che
restituisce lo spaccato degli attuali edifici del ghetto di Roma con all’interno le colonne
del Portico di Ottavia. Il dialogo tra passato e presente, per far conoscere alle persone la
storia dei luoghi e dei propri luoghi, trova come guida grafica anche la mappa di questa
grande area archeologica con tutti i suoi monumenti realizzata dal Sitar (Sistema
informativo territoriale archeologico della Soprintendenza Speciale di Roma).
S O P R I N T E N D E N Z A
S P E C I A L E
R O M A
A R C H E O L O G I A
B E L L E
A R T I
P A E S A G G I O
Al centro della sala, conclude la prima parte della mostra una sezione di sei disegni
dedicata all’antico Foro Romano, il luogo dove Roma divenne una città.
LA SECONDA SALA
Divisa in varie sezioni la seconda sala presenta una serie di opere articolate su nuclei
tematici: la scienza ingegneristica romana con i suoi grandi cantieri come il Colosseo in
costruzione, i giochi con le naumachie e la ricostruzione del Circo di Domiziano, l’attuale
Piazza Navona. Di particolare interesse le tavole dedicate alle Terme, due a quelle di
Diocleziano, sorvolate vedendole oggi e nel tempo del loro massimo splendore, e quelle
di Caracalla, tra gli ultimi disegni realizzati da Corni prima della sua scomparsa.
La seconda sala inoltre ospita opere selezionate per il loro valore estetico: la bellezza di
queste tavole nasce soprattutto dalla scelta di proporre monumenti visti da punti di vista
non consueti e in certi casi anche qui da prospettive impossibili, il Pantheon, il Foro
Romano e di Augusto, le Basiliche di Massenzio e Ulpia, i Mercati Traianei.
A concludere la mostra sono le varie fasi del colle vaticano: il brillate dinamismo
temporale che le sei tavole offrono rischia di far passare in secondo piano la loro forza.
Sono immagini che dispiegano come un saggio storico e, forse, con maggiore
immediatezza, la complessissima evoluzione di questa area dal I secolo dopo Cristo,
quando era parte degli Horti di Agrippina, passando per la basilica costantiniana, quasi
una fortezza costruita per difendere e conservare le spoglie di San Pietro, fino all’apoteosi
barocca, con il colonnato di Bernini che si apre e abbraccia la città eterna.
SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI PAESAGGIO
FRANCESCO CORNI
Modena 1952 – Strambino 2020
Francesco Corni è un
disegnatore che ha dedicato
la sua vita alla divulgazione di
storia e architettura. Nato a
Modena nel 1952, è cresciuto
a Torino e si è formato ad
Aosta e in Svizzera come
rilevatore
negli
scavi
archeologici. Dal 1986 ha
collaborato con le riviste
Bell’Italia e Bell’Europa nella
valorizzazione dei beni del
territorio, italiano ed europeo.
Il disegno è il suo linguaggio
preferito fin da bambino,
affascinato dalle antiche
incisioni di Gustave Doré e di
Piranesi.
Negli
scavi
archeologici
scopre la sua vocazione:
usare
disegno
rappresentare le ipotesi degli
archeologi in modo che tutti
possano capirle, anche i non
esperti, dando una visione
tridimensionale del bene o
della città prima dell’avvento
del computer, un lavoro che
lo avvicina ai maestri che lo
hanno preceduto Alfredo
d’Andrade ed Eugene Violletle-Duc.
La sua dote principale,
alimentata da anni di studio e di pratica, è la visione prospettica tridimensionale. Francesco
studia l’edificio, sceglie il punto di vista migliore per evidenziarne le caratteristiche, poi lo
seziona, lo spacca o lo fa volare, cercando di riportare su carta più informazioni possibili.
Il minuzioso tratto a china, che si srotola dalla penna Rapidograph di diametro 0.1 e 0.2, la
cura per il dettaglio, sono il suo richiamo per chi osserva: qui c’è qualcosa che merita
attenzione.
La Fondazione Francesco Corni ETS si occupa di conservare e divulgare le molte opere a
cui ha lavorato nella sua vita. Ha dato vita ad un archivio digitale liberamente accessibile, in
continuo aggiornamento. Si occupa di organizzare eventi ed esposizioni per far vivere il
patrimonio che tutela e organizza attività didattiche per adulti e ragazzi.
http://www.francescocorni.com
Roma, i luoghi del potere.
il nuovo libro di Francesco Corni
Ink Line Edizioni, 2025.
L’ultima grande fatica di Corni raccoglie i disegni dedicati a Roma realizzati nell’arco temporale tra il
2013 e il 2019 e per la maggior parte inediti. Il volume prende le mosse dalla pubblicazione
dell’Atlante di Roma antica a cura di Andrea Carandini e Paolo Carafa, soprattutto dal volume II, che
racchiude le tavole archeologiche, una vera fonte di ispirazione per l’artista.
L’intento di Corni è di accompagnare il lettore in un viaggio attraverso la Roma attuale e
rappresentare i resti e la ricostruzione dei monumenti ancora oggi visibili. Con il linguaggio immediato
e sintetico del disegno, ci presenta la Roma “eterna”, prima delineandone i confini e tracciando poi
percorsi al suo interno. Ogni capitolo inizia con una visione d’insieme della zona della quale vengono
rappresentati i monumenti attraverso singole tavole. I luoghi illustrati sono ordinati per prossimità
geografica e giocano con il tempo, confrontando resti e ricostruzioni.
Come corpi organici, gli edifici nascono, muoiono e spesso vengono sepolti o fagocitati da quelli di
nuova generazione. Evolvono con il tempo, con il cambiare dell’ambiente e della civiltà che li produce:
si aggiungono materiali, stili, tecniche di costruzione, mentre cambia anche la gestione politica e
amministrativa della città. Il testo, sintetico vivace, consente anche ai non addetti ai lavori di cogliere
le variazioni e di capirne le origini.
Dopo aver seguito il perimetro della città e le sue variazioni si affrontano nell’ordine il Campidoglio,
centro amministrativo della città; la piana con i mercati del bestiame e delle erbe (Fori Boario e
Olitorio); il Foro Romano, vero ombelico del mondo in età repubblicana; i Fori Imperiali, proporzionati
alle dimensioni ormai mediterranee dell’Impero; la zona compresa tra il Foro Romano e il Colosseo,
che da luogo per la conservazione delle risorse pubbliche diverrà sede della Domus Aurea; il Palatino,
con la casa di Romolo; l’Aventino, quartiere popolare in età repubblicana e sfruttato in età imperiale; il
Quirinale sfruttato dalla Roma dei Papi; il Campo Marzio; il Vaticano: si chiude con uno sguardo oltre
le mura.
Dettagli tecnici
Il formato del volume è 30×30 cm
Le pagine del volume sono 420.
La copertina cartonata, con il titolo impresso in oro a caldo.
La grafica del titolo non è un font, ma una calligrafia appositamente commissionata ad Andrea
Arcangeli, calligrafo di Roma, esperto in scrittura lapidaria romana.