
(AGENPARL) – Tue 29 April 2025 Salario minimo: Misiani (PD), da governo veto ideologico, continueremo a
batterci
“Ha ragione il presidente Mattarella: I salari sono insufficienti e tante
famiglie non ce la fanno. Anche i dati Istat sulle retribuzioni
contrattuali reali confermano la condizione insostenibile dei lavoratori
dipendenti, il cui potere d’acquisto, crollato a causa dell’impennata dei
prezzi, non riesce a recuperare i livelli di quattro anni fa”. Così Antonio
Misiani, responsabile economia nella segreteria PD. “In questo quadro così
difficile – prosegue l’esponente dem – è assurda l’ostilità pregiudiziale
del governo Meloni nei confronti del salario minimo, in vigore in 22 Paesi
europei su 27, ma tuttora bloccato dal veto ideologico di una maggioranza
che si sottrae al confronto, così come colpisce negativamente il rifiuto
della destra di mettere in discussione un modello economico che genera sì
lavoro, ma in gran parte a bassa produttività e bassi salari. Pesano sulla
condizione dei dipendenti i mancati rinnovi contrattuali, la proliferazione
di contratti pirata che legittimano salari da fame, l’arretratezza di buona
parte dei servizi privati e la politica restrittiva della pubblica
amministrazione. In questo quadro il taglio del cuneo fiscale, pur reso
strutturale con l’ultima legge di bilancio, è solo un tampone del tutto
insufficiente, anche perché il fiscal drag ha contribuito ad erodere
ulteriormente le buste paga nette dei lavoratori. La questione salariale –
conclude l’esponente dem – deve tornare al centro del confronto politico:
nessuno può sottrarsi alla necessità di affrontare con risposte concrete
l’impoverimento del mondo del lavoro dipendente. Noi del PD continueremo a
batterci per questo obiettivo”.
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