
(AGENPARL) – Tue 29 April 2025 BANCHE, TURCO (M5S): GOVERNO IN BALÌA DEL RISIKO, MENTRE PRESTITI A PICCO
NOTA STAMPA
*BANCHE, TURCO (M5S): GOVERNO IN BALÌA DEL RISIKO, MENTRE PRESTITI A PICCO*
Roma, 29 aprile. “Sono ormai mesi che il Paese è attraversato da un risiko bancario che vede il Governo come giocatore subalterno e il tessuto produttivo italiano sempre più ai margini, penalizzato da un continuo calo dei prestiti. L’ultima operazione in ordine di tempo è quella di Mediobanca che, per difendersi dall’offerta lanciata su di essa da Mps, sta provando a fagocitare Banca Generali, istituto controllato da Generali. Il Governo Meloni si schiera più a favore di certe banche e di certi azionisti che del tessuto produttivo italiano, fiaccato da una striscia di 23 mesi consecutivi di calo dei prestiti bancari, concausa dell’altra striscia negativa, ovvero i 25 mesi di calo della produzione industriale, e dell’azzeramento della crescita del Pil per il terzo anno consecutivo di Governo Meloni. Lo stesso Esecutivo ha deciso prima di appoggiare azionisti privati come Caltagirone ed eredi Del Vecchio nella scalata di Mps a Mediobanca; poi ha preso le parti di Banco Bpm, su cui pende un’offerta di Unicredit, azionando parzialmente un golden power di cui non sono trasparenti le ragioni. Su queste operazioni il M5S sta per presentare un’interrogazione. A cosa sta portando questa guerra finanziaria? Cosa ne ricava il tessuto produttivo italiano? Al momento niente, visti i risultati economici disarmanti. L’unica cosa che emerge in modo allarmante è che gli extraprofitti bancari, che da tre anni a questa parte stanno ingrassando i bilanci delle banche, non sono stati adeguatamente rimessi in circolo a favore dell’economia reale, ma utilizzati per far felici alcuni azionisti e permettere alla banche stesse di mangiarsi a vicenda, nel gioco del più forte finanziariamente e del più protetto politicamente. Parliamo degli stessi extraprofitti che il Governo, con una delle più penose retromarce, si è rifiutato di tassare, senza peraltro provare a favorire la loro destinazione alle imprese, alle famiglie e ai giovani. Insomma, capitale grande che mangia capitale piccolo, o addirittura viceversa, mentre al piano inferiore le imprese e i lavoratori soffrono sempre di più e diventa sempre più difficile accedere ai prestiti bancari. In mezzo a questa ennesima dimostrazione di capitalismo finanziario fine a se stesso, attento solo agli shareholders di riferimento, e non agli stakeholders, noi torniamo a proporre la costituzione di una banca pubblica degli investimenti, simile alla Bpi francese, che possa davvero fare la banca nell’interesse dell’economia nazionale. Si può partire dai tanti veicoli creditizi pubblici che oggi esistono all’interno della Cassa depositi e prestiti, di Invitalia e del Mediocredito Centrale”. Lo comunica in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente del M5S e coordinatore del Comitato pentastellato su economia, lavoro, imprese.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle