
(AGENPARL) – Wed 23 April 2025 BARI COSTA SUD
CONSEGNA DEL CANTIERE LOTTO 4 “PARCO VALENZANO”
SINDACO: “UN’ONDA VERDE CHE COLLEGHERÀ LA CITTÀ AL MARE”
Questa mattina il sindaco e il direttore della ripartizione Governo e Sviluppo strategico del territorio Pompeo Colacicco hanno consegnato ufficialmente le aree di cantiere del lotto 4 “Bari Costasud, parco costiero della cultura, del turismo, dell’ambiente” – parco Valenzano.
Alla sigla del verbale di consegna presenti gli assessori della giunta comunale coinvolti nella realizzazione dell’opera, la presidente del I Municipio e i responsabili dell’ATI esecutrice dei lavori, composta da Euroambiente S.p.a.(Mandataria) e Imprendo Italia S.r.l. (Mandante). La progettazione, invece, è stata curata da R.T.P. LAND ITALIA S.R.L. – FINEPRO S.R.L. – M+M Architetti Associati – TECHIN S.R.L. – GIRARDI.
“Il progetto del lotto 4 è l’esempio naturale di alcune delle direttrici che hanno ispirato il programma di Costa sud e che rappresentano i punti fermi che andremo a inserire nel nuovo PUG, la rinaturalizzazione del sistema delle lame che diventano corridoi in grado di unire la città esistente al mare – spiega il sindaco -. Il cosiddetto parco Valenzano nella sua composizione ci permetterà di creare un parco lineare lungo i due argini della lama e un parco reticolare nell’area a monte, che di fatto confluiranno in una grande onda verde che sfocerà nel nostro mare. Sono particolarmente contento di poter dire che anche in questo lotto l’impronta verde sarà dominante: è prevista, infatti, la piantumazione di circa 1.800 alberi a medio e alto fusto che avranno un impatto importante nell’ecosistema della zona, con un forte effetto di ombreggiamento che, soprattutto nelle nostre aree dove il clima si va surriscaldando, è fondamentale. Oggi, infatti, siamo chiamati a ripensare i nostri stili di progettazione urbana che dal classico “giardino all’Italiana” deve virare più su veri e propri rifugi climatici che servono non solo per il riparo dalla calura ma anche per la creazione di ossigeno, e quindi a contrastare l’inquinamento atmosferico. Questo intervento, che sta per partire a breve, insiste su un’area fortemente degradata, per decenni percepita negativamente dai cittadini sia per lo stato di abbandono in cui versa sia per la sua naturale propensione alla separazione di due porzioni della città. Una percezione cha da sempre ha oscurato quella che è la funzione di sicurezza idraulica della lama, fondamentale per la città. Un ulteriore elemento di valore di questo lotto per noi è rappresentato dall’essere riusciti a integrare in toto anche l’esperienza di Orto gentile che, in maniera innovativa per Bari, ha incarnato lo spirito di quel patto città-campagna verso cui lo sviluppo della città in alcune zone è oggi orientato”.
IL PROGETTO
Il sito del lotto 4 si sviluppa su una superficie di circa 21 ettari e prende il nome dal canale Valenzano, prosecuzione canalizzata di una lama che sfocia nel mare Adriatico. L’area attualmente ospita svariati manufatti e architetture, tra cui il Sacrario militare dei Caduti d’oltremare e si identifica come un’area di rilevanza per la fauna migratoria, essendo un sito di nidificazione del fratino.
Il canale Valenzano, parte del sistema delle lame del barese, appare ora come un elemento urbano divisorio, in quanto crea una discontinuità urbana tra la sponda sinistra e il quartiere Japigia, la sponda destra con il parco agricolo e le zone periurbane e nella sua continuità verso il mare privo di opportunità di riconnessione verso gli elementi e le eccellenze ambientali poste trasversalmente all’andamento della costa. La rilettura della localizzazione dell’intervento, pertanto, si focalizza su tre temi principali:
– Natura: la riconnessione del tessuto ambientale dall’entroterra e dal Parco delle Murge al mare Adriatico attraverso i sistemi delle lame e, in particolare, la lama e il canale Valenzano;
– Città: attraverso la riconnessione del tessuto urbano e la massimizzazione degli attraversamenti del canale Valenzano;
– Cultura: attraverso l’incremento della biodiversità e lo sviluppo della connessione tra i servizi esistenti.
Il progetto, quindi, si identifica in un’”Onda Verde”, un nuovo collegamento trasversale alla linea di costa e parallelo al canale Valenzano che sfrutta le due sponde del canale per creare un nuovo corridoio di biodiversità e di riforestazione urbana che massimizzi la potenzialità di un collegamento ecologico verso il mare.
L’intervento rafforza e sviluppa localmente la qualità e la quantità di verde fruibile, andando così a costituire un sistema verde diffuso per concentrazione di interventi, ma contemporaneamente unitario per percezione, di grande importanza per la valorizzazione ambientale, ecologica e sociale della zona.
Leitmotiv è il verde, che diventa il vero elemento di coesione tra città e fiume, rafforzando la relazione uomo-natura ed evidenziando i benefici che il verde può garantire all’uomo.
Nelle differenti fasi progettuali sono state accolte una serie di prescrizioni fornite dagli enti coinvolti in sede di conferenza di servizi e, come richiesto dal Comune, nella progettazione esecutiva sono state introdotte delle richieste di integrazione effettuate dall’associazione Orto gentile, per cui parte del parco è stato rispristinato allo stato attuale per permettere la sopravvivenza di questa esperienza agricola sull’area. In particolare, sono stati stralciati dei percorsi pedonali e ciclabili e una pozione di opere a verde nell’area sud del Parco.
Il nuovo parco Valenzano, che ha come obiettivo la massimizzazione dei collegamenti ecosistemici e urbani, è quindi diviso nei seguenti ambiti di intervento: il Canale Valenzano con le sue sponde, il nuovo parco di riforestazione urbana come struttura principale del progetto. Questo vede la piantumazione di circa 1.800 nuovi alberi di medie e grandi dimensioni e include percorsi pedonali, ciclopedonali e ciclabili tra cui anche due fasce lungo il canale che hanno la duplice funzione di percorso sul “lungo canale” e percorsi di accesso per i mezzi di manutenzione. Sarà integrato anche un sistema di piazze come punti di arrivo e partenza dei percorsi. Questo sistema di piazze consentirà anche di superare i limiti delle preesistenze infrastrutturali (come la ferrovia), creando dei punti di arrivo che separano il parco dalla percorrenza continua del sistema degli assi urbani e infrastrutturali.
Il parco lungo il canale ha l’obiettivo di creare continuità tra le due sponde generando un sistema di spazi, ambienti di sosta e nuovi attraversamenti che abbiano rispondenza tra i due lati del Valenzano, mettendo in stretta correlazione il quartiere di Japigia con la sponda destra. Verranno inclusi anche un nuovo attraversamento ciclopedonale a mezzo di un ponte in legno lamellare che estenderà l’asse di via Peucetia verso via Martiri di Marzabotto e via Giuseppe Papalia e una rivisitazione della viabilità del ponte di via Gentile per inserire dei percorsi ciclabili e pedonali in sede propria che consentano l’attraversamento in sicurezza.
Come anticipato, all’interno del parco verrà mantenuta e integrata la realtà di agroecologia sostenibile, Ortogentile. Quest’area manterrà, quindi, la sua vocazione orticola nonché la gestione da parte di associazioni. È previsto il mantenimento della cascina, degli alberi esistenti e di un’area dedicata all’apicoltura. Verrà realizzata, in accordo con la committenza, un’area pavimentata in terra battuta nei pressi della cascina e realizzato un filare alberato di completamento lungo il lato del canale. Il parco reticolare si sviluppa come una rete di percorsi e piccole piazze di aggregazione che massimizzano la porosità urbana e consentono di attivare gli spazi agricoli ora in disuso o sottoutilizzati. Si configura anche come luogo di aggregazione della comunità locale, identificando e creando nuovi spazi di sosta che definiscono queste aree come un parco “agro-sociale”. Il parco reticolare si interfaccia con il parco Valenzano attraverso una serie di landing che consentono di legare i due ambiti definendo degli spazi di sosta e sarà affiancato e supportato, nella sua definizione agronomica e paesaggistica, da filari alberati da frutto che attiveranno anche gli spazi di margine delle aree agricole. I “giardini urbani” promuoveranno e svilupperanno il contesto esistente, attraverso l’integrazione di nuovi alberi che re-inverdiranno gli ambiti esistenti, promuovendo una nuova natura. I giardini urbani integreranno funzioni disparate, tra cui zone di aggregazione e sosta e zone attrezzate per usi sportivi, piste ciclabili e un’area camper a diretto contatto con il parco Valenzano. Verranno inoltre valorizzati i parcheggi esistenti, che contano circa un centinaio di posti auto, che saranno integrati con una vegetazione coerente al nuovo parco.
La paletta di vegetazione è stata scelta per svariate ragioni, sia climatiche che di contesto. In primo luogo, è stato considerato in termini temporali il medio e il lungo termine e la necessità di selezionare vegetazione che possa resistere ai cambiamenti climatici e a lunghi periodi di siccità. In secondo luogo, l’attenta selezione della vegetazione consente di garantire continuità attraverso i diversi ambiti progettuali. La scelta delle specie vegetali è una delle azioni principali per rispettare i caratteri naturalistici del luogo, dona una specifica identità a ogni singolo ambito attraversato, pur nel rispetto dell’armonia complessiva, vertendo principalmente la scelta su specie autoctone e caratteristiche del contesto di riferimento localmente reperibili ed escludendo specie allergeniche o soggette ad attacco di parassiti.
Le diverse tipologie di verde da irrigare saranno servite da settori separati così da adeguare l’adacquamento e la tipologia di erogazione all’effettivo fabbisogno idrico. Il funzionamento dell’impianto sarà completamente automatico, in quanto comandato da centralina di programmazione elettronica. Attraverso la programmazione delle elettrovalvole sarà possibile regolare il volume d’acqua erogato nelle varie zone, a seconda delle esigenze della vegetazione. La scelta dell’impianto di irrigazione per le differenti aree trattate a verde è stata progettata prendendo in considerazione i loro fabbisogni.
ARREDI URBANI
All’interno del parco lineare si collocheranno due tipologie di aree attrezzate. Sul lato sinistro, dove la fascia di parco è più stretta, verranno realizzati dei playground per l’attività sportiva e l’allenamento all’aria aperta. La conformazione di questi campi sarà piuttosto geometrica: andranno a ritagliare le aree di gioco come se fossero delle radure all’interno della trama vegetazionale e verranno collocati in serie, in modo da essere raggiunti facilmente dal percorso ciclo-pedonale che costeggia il canale. Si prevedono:
1. un campo di calcetto;
2. un campo di street basket;
3. un campo di pallavolo;
4. un’area per il fitness outdoor.
Sul lato destro, invece, le aree ludiche assumeranno conformazioni più libere, definite dalla rete dei percorsi presenti nel parco.
Le aree ludiche, partendo dalla linea di costa, saranno così caratterizzate:
1. area con giochi di sabbia per i più piccoli, che richiami dal punto di vista materico e tematico la vicinanza con la spiaggia;
2. area per la scoperta, per bambini più piccoli e ragazzini, che propone sfide fisiche e interattive;
3. area con altalene, in cui il tema del dondolio è caratterizzato con attrezzature di vario tipo;
4. area intergenerazionale, in cui vi sono attrezzature per la ginnastica dolce e giochi in cui persone di varia età possano giocare insieme o contemporaneamente in armonia.
PADIGLIONE MULTIFUNZIONE
Nella piazza campestre presente all’interno del parco reticolare si prevede la realizzazione di un padiglione multifunzione, con superficie di circa 200 mq. Il padiglione è costituito da un parallelepipedo che, con la sua geometria regolare, richiama le linee pure delle architetture locali. Il padiglione ospiterà un bar, una sala polifunzionale, servizi igienici, depositi e spazi tecnici a servizio del parco. Il padiglione avrà una terrazza coperta in prossimità del chiosco. Sarà realizzato in x-lam e le pareti esterne saranno caratterizzate dall’alternanza del tinteggio bianco e di un rivestimento dogato in listelli di alluminio effetto legno.
STRUTTURE
Gli aspetti di natura strutturale delle opere previste riguardano principalmente un padiglione, tre torrette belvedere (e birdwatching) e una passerella in forma di ponte ciclo-pedonale, localizzata in attraversamento del canale Valenzano, quale collegamento tra via Peucetia e l’argine alla destra idraulica corrispondente nell’area d’intervento ove sarà realizzato il bosco detto “Onda verde”.
Il padiglione è localizzato in un’area già urbanizzata e sistemata a parcheggio pavimentato in conglomerato; ha dimensioni in pianta pari a circa 257 mq di ingombro strutturale, con un corpo parallelepipedo di 20 x 10 ml di lato e un’altezza utile interna di circa 3 ml e quindi in volume di circa 600 mc – accostato a un volume tecnico e gradonata con funzione di accesso alla terrazza panoramica praticabile, con dimensioni d’ingombro pari a 5 x 10 ml.
Le torrette belvedere si presentano come strutture semplici di pianta quadrata di lato 3×3 m poggiate su un graticcio di travi di fondazione in cemento armato. La sovrastruttura in elevazione è costituita da quattro pilastri d’angolo in legno che sosterranno le azioni di carico verticali di due impalcati lignei con tavolato di rivestimento. Il primo piano è accessibile attraverso una scala a rampa lignea. La struttura è inoltre progettata per portare anche azioni orizzontali (es. vento) attraverso un sistema di controventature in acciaio nelle zone prive di aperture.
La passerella è caratterizzata da due travi curvilinee in legno lamellare che trasmettono i carichi verticali e orizzontali a due basamenti di fondazione da realizzarsi in calcestruzzo armato. La passerella trasmetterà i carichi verticali su pilastrini lignei gravanti lungo lo sviluppo delle travi e poggerà su una doppia orditura di arcarecci lignei. La struttura nel complesso è anche in grado di portare carichi orizzontali attraverso un sistema di controventi realizzato attraverso tiranti in acciaio.