
(AGENPARL) – Tue 22 April 2025 *Fisco, Giovani Commercialisti: mancano le istruzioni dall’INPS*
*“Necessarie le indicazioni per la riduzione contributiva del 50% a
favore di artigiani e commercianti neoiscritti”*
A ridosso della scadenza del primo versamento dei contributi
previdenziali per artigiani e commercianti, prevista per il 16 maggio,
l’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
denuncia l’assenza di indicazioni operative sulla riduzione del 50% dei
contributi, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024, art.
1, comma 186) a favore dei nuovi iscritti alla gestione speciale INPS.
“La norma è in vigore da mesi, ma l’Istituto non ha ancora reso
disponibili le istruzioni necessarie per permettere ai beneficiari di
usufruire concretamente della misura – afferma Francesco Cataldi (nella
foto), presidente UNGDCEC –. Invitiamo l’INPS e il Ministero del Lavoro
a intervenire con urgenza per sbloccare la situazione e garantire ai
contribuenti la possibilità di operare con certezza normativa. È
necessario, inoltre, istituire un tavolo tecnico permanente che analizzi
preventivamente e monitori l’attuazione delle norme con impatti
contributivi rilevanti per imprese e professionisti”.
Massimiliano Dell’Unto, consigliere di giunta dei Giovani
Commercialisti, sottolinea: “Questa situazione di incertezza e ritardo
ricalca purtroppo precedenti analoghi e caratterizza l’operato del
Ministero del Lavoro e dell’INPS, creando notevoli difficoltà operative
per i professionisti e le imprese. I Commercialisti si trovano
nell’impossibilità di fornire risposte chiare ai propri clienti, mentre
le aziende devono rinunciare a programmare le loro dinamiche
finanziarie. Basti pensare che, nonostante la recente comunicazione
inviata agli intermediari che annunciava la disponibilità sul portale
INPS dei codici e degli importi per la predisposizione delle quattro
rate trimestrali, gli importi risultano ancora calcolati sull’aliquota
piena, anche per coloro che, secondo legge, avrebbero diritto alla
riduzione del 50%. Il tutto in assenza di qualunque chiarimento da parte
dell’Istituto, a quasi quattro mesi dall’entrata in vigore della norma.
Si tratta dell’ennesima occasione mancata – conclude – che mostra come i
tempi fissati dal Legislatore vengano disattesi, generando sfiducia e
penalizzando chi legittimamente attende misure di sostegno già approvate”.