
(AGENPARL) – Wed 26 March 2025 COMUNICATO STAMPA
Potenza 26 marzo 2025
Chiorazzo: interrogazione sullo stato di avanzamento dei lavori già finanziati per 150 milioni di euro. “Serve un Commissario ad Acta per sbloccare e velocizzare la realizzazione delle opere idriche”.
Il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Angelo Chiorazzo, ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere lo stato di avanzamento dei lavori già finanziati per un importo complessivo di circa 150 milioni di euro. L’interrogazione riguarda il completamento dello Schema Idrico Basento – Bradano, il ripristino della capacità di invaso della Diga di Monte Cotugno e il ripristino funzionale della Diga del Rendina, interventi essenziali per garantire l’approvvigionamento idrico della regione e sostenere il comparto agricolo.
“La crisi idrica iniziata nel 2024 e tutt’ora in corso – ha dichiarato Chiorazzo – sta mettendo a dura prova il territorio e rischia di estendersi quest’anno ad altre aree della regione, con conseguenze drammatiche per l’agricoltura e pesanti disagi per le popolazioni locali. Se non si interviene con urgenza, il comparto agricolo lucano rischia di essere completamente messo in ginocchio, con effetti devastanti per l’economia regionale e il tessuto sociale”.
Il sistema idrico Basento-Bradano, concepito per migliorare l’approvvigionamento idrico delle aree più aride della regione, ha richiesto nel tempo investimenti per circa 800 milioni di euro. Tuttavia, a causa di ritardi, mancata manutenzione e criticità strutturali, molte delle opere realizzate non sono mai entrate pienamente in funzione.
Anche il sistema dei grandi adduttori, essenziale per trasportare l’acqua verso le dighe di Acerenza e Genzano, è incompleto, rendendo inefficace l’intero schema idrico.
L’interrogazione verte su tutti gli interventi già programmati e finanziati, tra cui il riefficientamento della Diga di Monte Cotugno, con un finanziamento di 7,4 milioni di euro, la delocalizzazione dell’impianto di depurazione consortile a difesa dell’invaso di Monte Cotugno, con un finanziamento di 6,5 milioni di euro, e il ripristino funzionale della Diga del Rendina, per cui sono stati stanziati 113 milioni di euro nell’ambito del PNRR.
“Di fronte alla drammatica emergenza idrica e ai ritardi accumulati – ha proseguito Chiorazzo – è ormai evidente che il modello di attuazione degli interventi finora adottato sia completamente fallimentare. Per anni gli enti competenti, dal disciolto EIPLI fino ad oggi con Acque del Sud, hanno mostrato gravi inerzie che hanno impedito la realizzazione delle opere necessarie, privando interi territori dell’accesso alla risorsa idrica. Le comunità del lavellese e del metapontino, solo per citarne alcune fondamentali per l’economia agricola regionale, continuano a fronteggiare una situazione insostenibile e chiedono risposte concrete alla politica e alle istituzioni.
Se da un lato ci si rallegra per il collaudo di lavori dal valore di 65 mila euro, propedeutici all’aumento della capacità di invaso della Diga Camastra, non si può non evidenziare come, dall’altro, nulla o poco venga detto e fatto sugli interventi necessari al completamento dello schema idrico regionale. Risulta quindi essenziale che l’attenzione delle istituzioni non si fermi a interventi marginali, ma si concentri con determinazione su opere strategiche e di grande impatto per la sicurezza idrica della regione.
È necessario, quindi, un cambio di passo immediato. La soluzione non può più essere demandata a procedure ordinarie e lungaggini burocratiche alimentate da una politica incapace ed inconcludente, ma deve passare attraverso la nomina di un Commissario ad Acta con poteri straordinari, in grado di accelerare l’attuazione degli interventi e recuperare anni di colpevoli ritardi. L’acqua – ha concluso Chiorazzo – è un diritto fondamentale e una risorsa strategica per la Basilicata, e non è più accettabile che inefficienze e omissioni ne mettano a rischio la gestione causando un danno enorme ai lucani e all’intera Basilicata”.