
Il presidente Donald Trump ha rivelato che circa 80.000 pagine di documenti governativi relativi all’assassinio dell’ex presidente John F. Kennedy (JFK) saranno rese pubbliche martedì pomeriggio.
“Domani annunceremo e consegneremo tutti i file di Kennedy. Le persone aspettano questo da decenni. E ho dato istruzioni alla mia squadra, guidata da Tulsi Gabbard, per portare avanti questa operazione”, ha dichiarato Trump durante una visita al John F. Kennedy Performing Arts Center lunedì. “Abbiamo un’enorme quantità di documenti. Ci sarà molto da leggere”, ha aggiunto.
Trump ha insistito sul fatto che la pubblicazione avverrà senza censure. “Non credo che faremo censura. Ho detto: ‘Non censurate. Non potete censurare’. Ma pubblicheremo i file di JFK”, ha ribadito il presidente.
Una promessa elettorale mantenuta
Trump ha sottolineato che questa decisione rappresenta il mantenimento di una promessa fatta durante la sua campagna presidenziale. “Ho detto durante la campagna che l’avrei fatto, e sono un uomo di parola”, ha affermato, specificando che i documenti destinati alla divulgazione pubblica ammontano a circa 80.000 pagine.
L’annuncio arriva dopo che a gennaio Trump aveva firmato un ordine esecutivo per desecretare documenti relativi non solo all’assassinio di JFK, ma anche a quelli di Martin Luther King Jr. e Robert F. Kennedy. Durante un comizio elettorale nell’agosto 2024, Trump si era impegnato a creare una commissione dedicata all’onore del Segretario della Salute e dei Servizi Umani Robert F. Kennedy Jr., che avrebbe avuto il compito di indagare sui tentativi di assassinio presidenziale.
Il caso Robert F. Kennedy
Robert F. Kennedy Jr., figlio di Robert F. Kennedy e nipote di JFK, è da tempo uno dei più accesi sostenitori della teoria secondo cui la CIA avrebbe avuto un ruolo nell’omicidio di suo zio. Suo padre, Robert F. Kennedy, fu assassinato il 5 giugno 1968 a Los Angeles, in California, poco dopo aver tenuto un discorso in seguito alla vittoria delle primarie presidenziali democratiche in California. Morì il giorno successivo a causa delle ferite riportate.
La pubblicazione di questi documenti potrebbe gettare nuova luce su uno degli eventi più controversi della storia americana, alimentando ulteriori dibattiti sul ruolo dei servizi segreti e degli apparati statali nell’assassinio di JFK.