
(AGENPARL) – mar 11 marzo 2025 Truffa al sistema sanitario, mazzette per certificati di morte e Dna: 67
misure cautelari a Napoli. Borrelli (Avs): “sistema marcio da abbattere.
Tra gli attestati l’ex consigliere che organizzo’ la truffa dei falsi
invalidi a Chiaia. Appena uscito dal carcere è tornato a delinquere”.
Cinquanta euro per il certificato di morte naturale e settanta per il test
del DNA in caso di cremazione: è questa la tariffa di un sistema criminale
che ha trasformato la gestione dei defunti in un lucroso business. Un giro
d’affari illegale che oggi ha portato all’arresto di 67 persone, tra
carcere e domiciliari, nell’ambito di un’inchiesta condotta dai carabinieri
del Nas e coordinata dalla Procura di Napoli. Tra gli indagati, cinque
dirigenti medici, impiegati dell’Asl Napoli 1 Centro, funzionari comunali
dell’ufficio di stato civile e una trentina di imprenditori del settore
funebre, due dei quali deceduti nel frattempo.
L’operazione, denominata “Caro estinto”, ha portato alla luce un sistema
organizzato di corruzione, falsificazione e assenteismo, con oltre 300
episodi documentati in due anni di indagini, anche attraverso riprese video.
Oltre ai reati legati alla gestione dei defunti, l’inchiesta ha portato
alla luce numerosi casi di assenteismo tra il personale sanitario, nonché
l’emissione illecita di certificati per pass disabili, rilasciati dietro
compenso. “Purtroppo – dichiara il deputato Avs Francesco Emilio Borrelli –
la criminalità da tempo ha messo le mani sul sistema del “Caro estinto”.
Esistono addirittura ambulanze che con finti certificati e agganci negli
ospedali trasportano persone morte nelle case dei parenti. La camorra ha
realizzato un florido business in questo mondo approfittando del dolore
della gente. Un sistema che negli più volte abbiamo segnalato anche con
denunce formali e che adesso va abbattuto. Ciò non sarebbe mai stato
possibile senza la connivenza di dipendenti pubblici infedeli che ci
auguriamo vengano puniti in modo durissimo se confermati colpevoli.
Ringraziamo la procura, le forze dell’ordine e la direzione dell’asl Napoli
1 per il lavoro svolto. Ci auguriamo che anche sul mercato vergognoso dei
tesserini per disabili che denunciamo da tempo adesso si intervenga in modo
radicale. Tra gli arrestati anche l’ex consigliere municipale Salvatore
Alajo ideatore anni fa della truffa dei falsi invalidi a Chiaia. Fu
condannato, scontò la pena e appena uscito di carcere ha reiniziato a
delinquere. Adesso ci auguriamo che lui e il sistema criminale di
determinati caf sia abbattuto per sempre”.
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE