
Desidero ringraziare l’Associazione Nazionale Donne Elettrici per aver organizzato questo convegno dedicato alla partecipazione femminile alla vita democratica e istituzionale del nostro Paese.
Alla vigilia delle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna, penso che rappresenti una preziosa opportunità per riflettere sul lungo percorso di impegno politico compiuto.
Un percorso che è stato, ed è tuttora, essenziale per lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia.
Il punto di svolta avvenne in occasione delle elezioni amministrative del 1946, quando anche le donne poterono finalmente esercitare il diritto di elettorato attivo e passivo.
E il 25 giugno di quell’anno, 21 italiane entrarono per la prima volta in Parlamento in veste di componenti dell’Assemblea costituente.
Da quel momento, la storia dell’emancipazione femminile corre parallela all’acquisizione di un ruolo sempre maggiore in politica e nelle Istituzioni.
Consapevoli di questa storica conquista, in quel fatidico 1946 alcune importanti personalità dell’epoca diedero vita all’Associazione Nazionale Donne Elettrici con l’obiettivo di promuovere la partecipazione politica e civile delle cittadine italiane.
Erano donne coraggiose, capaci e determinate che, in un panorama socioculturale ancora dominato dagli uomini, non si fermarono davanti alle difficoltà e ai pregiudizi, dimostrando grande competenza e dedizione al bene comune.
A quasi 80 anni di distanza, la vostra Associazione continua a lavorare, a livello nazionale e locale, per valorizzare l’apporto femminile nel dibattitto pubblico.
È evidente, dunque, l’assoluta centralità del ruolo che voi ricoprite nella società, diretta espressione di valori profondi: solidarietà, senso civico e legame con il territorio.
Per questo, alla Presidente e a tutti i componenti dell’Associazione Nazionale Donne Elettrici rinnovo i miei sentimenti di stima e di profonda considerazione per il fondamentale contributo al progresso democratico del Paese.
La vostra presenza in questa sede ci ricorda quanto la politica e le Istituzioni abbiano bisogno, oggi come allora, delle donne.
Molta strada è stata fatta da quel lontano 1946, ma un lungo cammino resta ancora da percorrere.
È necessario rafforzare l’impegno collettivo nella direzione di una democrazia che garantisca a tutti pari diritti e pari opportunità.
Auspico quindi che questo incontro possa fornire interessanti spunti di riflessione e favorire un dialogo sempre più sinergico tra Istituzioni, corpi intermedi e cittadini.
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