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(AGENPARL) – mer 19 febbraio 2025 “Nel giugno 2023 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha
pubblicato un bando finalizzato alla presentazione di proposte di
interventi da parte di una molteplicità di soggetti. Allo scadere del
termine di presentazione, fissato nel successivo ottobre, sono pervenute
562 proposte”. Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture e ai
Trasporti, Tullio Ferrante, rispondendo ad una interrogazione del
capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Ambiente, Territorio e
Lavori pubblici, il deputato Aldo Mattia, per sapere le “i*niziative volte
alla manutenzione e al potenziamento delle infrastrutture idriche per
mitigare gli effetti degli eventi siccitosi”.* “L’istruttoria si è conclusa
con l’inserimento nel Piano di 418 interventi ammessi, dei quali 59 in
classe di merito alta (A), 183 in classe B e 176 in classe C, riguardanti
l’intero territorio nazionale ed eterogenei per settore di intervento,
fabbisogno richiesto e livello di progettazione raggiunto. Le
programmazioni adottate per il finanziamento di interventi nel settore
idrico che sono confluite nel Piano comprendono, tra altre fonti di
finanziamento, – ha aggiunto il sottosegretario – anche gli investimenti
Pnrr relativi alle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza
dell’approvvigionamento idrico e alla riduzione delle perdite nelle reti di
distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio
delle reti. In particolare, con riguardo a quest’ultima linea di intervento
sono attualmente in corso i lavori relativi a 101 interventi su tutto il
territorio nazionale tra i quali, ad esempio, i progetti di Acquedotto
Pugliese per la digitalizzazione e modellazione delle reti di distribuzione
mediante l’installazione di *software* di gestione delle acque e della
società Metropolitana acque Torino per la trasformazione digitale della
gestione dei sistemi acquedottistici. Inoltre, con riguardo alle
innovazioni di carattere normativo, il decreto del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti n. 94 del 2024”, ha previsto diverse novità
tra cui “l’introduzione della disciplina dei procedimenti relativi alla
progettazione ed esecuzione di interventi sulle dighe esistenti che regola
per la prima volta la materia. Ulteriori innovazioni riguardano
l’allineamento al nuovo Codice dei contratti pubblici delle disposizioni
sulla progettazione degli impianti di ritenuta e delle opere di
derivazione, anche mediante l’adeguamento ai due nuovi livelli di
progettazione in materia di lavori pubblici ”. Soddisfatto della risposta
si è detto il deputato Mattia soprattutto per “ l’importanza del
coinvolgimento degli enti locali e dei soggetti operanti sul territorio
all’interno di una cabina di regia. Valuto positivamente il fatto che siano
pervenuti oltre cinquecento contributi in risposta al bando del MIT,
finalizzato alla presentazione di proposte di intervento, evidenziando,
tuttavia, la necessità di accelerare l’*iter* burocratico per la
realizzazione delle opere ritenute prioritarie, così da scongiurare il
ripetersi della situazione vissuta nella scorsa estate, caratterizzata da
una carenza di risorse idriche non solo per l’uso agricolo, ma anche per
quello civile”.