
(AGENPARL) – mar 28 gennaio 2025 DECESSO SENZA FISSA DIMORA, BARBERA (PRC): “ROMA NON PUO’ ESSERE LA
CAPITALE DEI DIRITTI NEGATI”
“E’ inaccettabile morire di freddo nel 2025 in uno dei paesi
più industrializzati al mondo. Eppure è successo ancora una volta con la
morte dell’uomo di nazionalità romena, trovato in un giaciglio di fortuna
nei pressi dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma. Un pessimo
inizio per il Giubileo. Secondo la fio.PSD ETS, associazione di
solidarietà che si occupa di esclusione sociale, nel 2024 si sono
registrate 434 decessi tra le persone senza fissa dimora. Un fenomeno in
crescita, visto che nell’anno precedente si erano registrati 420 casi. Un
dato agghiacciante che dimostra l’incapacità e l’indifferenza delle nostre
istituzioni pubbliche nel farsi carico di problemi come la povertà estrema
e l’esclusione sociale. Le nostre amministrazioni locali, come il Comune di
Roma, si limitano ad aprire qualche tensostruttura e a scaricare il
problema sulle associazioni di volontariato, affrontando il tema solo in
un’ottica di tipo caritatevole. La povertà e l’emarginazione vengono
considerate ancora una colpa individuale da espiare e occultare e non
l’effetto perverso di un modello di società sempre più escludente che
taglia fuori le persone più deboli. Troviamo vergognoso che Roma, una delle
più importanti capitali al mondo, continui ad essere anche la capitale dei
diritti negati. D’altronde cosa c’è da aspettarsi da un’Amministrazione
locale che ha avuto la geniale idea di utilizzare, nel restyling delle
principali piazze o vie romane, le cosiddette panchine anti-clochard, come
avvenuto in Via Ottaviano? Come non ricordare che tali arredi antibivacco
furono una pessima invenzione proprio dalla destra più becera e xenofoba?
Oggi, invece, tali vergognosi e imbarazzanti arredi sono diventati il fiore
all’occhiello anche di alcune amministrazioni di centrosinistra, più
attente alle luci della città-vetrina che non alle ombre che caratterizzano
il dietro alle quinte delle nostre realtà urbane, sacrificate alla logica
della turistificazione, della rendita immobiliare e del profitto privato”.
E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale
di Rifondazione Comunista.