
(AGENPARL) – mar 14 gennaio 2025 GUARDIA DI FINANZA
Comando Provinciale Frosinone
COMUNICATO STAMPA
14/01/2025
GDF FROSINONE: OPERAZIONE “LUNA VIOLA”, ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE CORRUZIONE. ARRESTATI DUE PROFESSORI DELL’UNIVERSITÀ DI CASSINO E IL
TITOLARE DI UNA SCUOLA DI FORMAZIONE PRIVATA
Al termine di articolate indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Cassino – nella persona del dott. Andrea CORVINO, Sost. Proc. – i Finanzieri hanno eseguito
un’ordinanza di custodia cautelare domiciliare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale
Tribunale – dott.ssa Alessandra CASINELLI – nei confronti di soggetti indiziati di appartenere a un’associazione
per delinquere finalizzata alla corruzione.
I sodali avrebbero favorito l’accesso al corso per l’ammissione ai “percorsi di formazione per conseguire la
specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità” – cosiddetto “TFA” – in relazione
al concorso bandito per l’anno 2022/2023 dall’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, a fronte
della dazione di circa 15.000 euro a candidato, corrisposti in tranche da 5.000 euro, nell’imminenza di ciascuna
delle tre fasi concorsuali.
In particolare, le investigazioni di polizia giudiziaria, delegate alle Fiamme Gialle del Gruppo di Cassino,
eseguite anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese e indagini bancarie, hanno
consentito di acquisire elementi indiziari nei confronti di due professori dell’Università di Cassino, membri della
commissione giudicatrice del concorso, di un Direttore del menzionato Ateneo e del titolare di un istituto privato
di alta formazione, con sede in Sora (FR).
Oltre ai predetti membri del sodalizio, le indagini hanno riguardato anche ulteriori 23 soggetti, tra cui gli
aspiranti concorrenti che, nell’imminenza di ognuna delle tre prove concorsuali, a fronte della promessa del buon
esito delle stesse, avrebbero corrisposto al titolare dell’istituto sorano la somma di 5.000 euro.
Le indagini hanno permesso di individuare anche una fitta rete di soggetti aventi il ruolo di presunti intermediari,
in grado di mettere in contatto l’istituto sorano con chiunque volesse avere accesso privilegiato alle fasi
concorsuali.
Successivamente, a fronte della dazione di denaro, il titolare del centro di formazione privato avrebbe ottenuto
dal dirigente dell’Università di Cassino una ristrettissima lista di quesiti da cui sarebbero stati sorteggiati i test
somministrati in sede di prova preselettiva, provvedendo poi a diramarli ai concorrenti in prossimità della prova
concorsuale.
Sempre con l’ausilio del funzionario pubblico, avrebbe ottenuto, poi, gli argomenti oggetto della successiva
prova scritta, comunicandoli ai candidati paganti, garantendo il superamento anche della seconda prova con il
massimo dei voti.
Nello specifico, per la prova scritta, al fine di rassicurare i concorrenti paganti sul superamento della procedura,
l’imprenditore sorano ha rappresentato che bastava riempire 15 righe e, anche se avessero scritto informazioni