
(AGENPARL) – ven 13 maggio 2022 Roma, 13 maggio 2020
Afghanistan e Ucraina: le donazioni spontanee del personale Inps
Rete di solidarietà con Unicef, Unhcr, Caritas, Sant’Egidio e Chiesa ucraina di RomaSi è svolto oggi, nella cornice di Palazzo Wedekind dell’Inps a Roma, l’incontro dedicato alla solidarietà che il personale dell’Inps ha voluto manifestare attraverso due significative raccolte fondi, realizzate negli ultimi mesi, per i bambini dell’Afghanistan e per la popolazione dell’Ucraina. Iniziative spontanee, nate dalla volontà delle lavoratrici e dei lavoratori Inps di partecipare alle attività di solidarietà internazionale, oggi in particolare di Unicef, Unhcr, Caritas, Sant’Egidio e la Basilica di Santa Sofia (la chiesa ucraina di Roma).
Per i bambini dell’Afghanistan i dipendenti Inps hanno offerto circa 47.000 euro, destinandoli alle iniziative dell’Unicef. Per il popolo ucraino, colpito dalla guerra, in due mesi sono stati raccolti circa 145.000 euro. Un’autentica spirale virtuosa, che ha in Kabul e Kiev le ultime tappe di un percorso ampio e generoso.
“L’Istituto fa della solidarietà la sua missione fondamentale – ha detto il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico – secondo il dettato dell’articolo 3 della Costituzione. Noi siamo abituati a lavorare per i poveri, i fragili, i disoccupati. Ogni lavoratore Inps adempie alla sua missione con straordinario spirito di servizio, con passione, coscienza civile e dedizione. Ed è anche grazie agli investimenti in tecnologia che abbiamo effettuato che stiamo creando un welfare più efficiente, migliore. Durante l’emergenza Covid abbiamo supportato 15 milioni di cittadini in più rispetto ai 42 milioni ordinariamente serviti. Uno sforzo straordinario che ci chiedeva il Paese. Oggi queste iniziative di solidarietà nascono direttamente dalle nostre coscienze”. Il presidente Tridico ha ricordato come “negli ultimi due anni in Inps sono state realizzate dodici raccolte di solidarietà destinate a diverse iniziative, con 28.000 donazioni complessive per un importo superiore ai 760mila euro. Sono i dipendenti stessi a chiedere di attivare le raccolte, generando un flusso di solidarietà spontaneo che, con pochi clic, arriva a destinazione in brevissimo tempo e crea una collaborazione virtuosa con grandi associazioni umanitarie”.