(AGENPARL) – lun 09 dicembre 2024 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui
Comunicato Stampa
9 dicembre 2024
Povertà educativa: Save the Children, circa 2500 doti educative per sostenere i percorsi formativi di bambine, bambini e adolescenti
Il progetto DOTi, realizzato grazie al contributo dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, è parte degli interventi dell’Organizzazione per il contrasto alla povertà educativa. In Italia 1 milione e 295 mila minorenni sono in povertà assoluta
Dal 2020 a oggi sono state erogate 2512 doti educative personalizzate attraverso il progetto “DOTi – Diritti ed Opportunità per Tutte e tutti”, realizzato da Save the Children con il sostegno dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, come strumento per contrastare la povertà educativa in Italia, nonché fornire a bambine, bambini e adolescenti gli strumenti necessari per acquisire una maggiore fiducia nelle proprie capacità, anche attraverso la possibilità di realizzare attività fondamentali per la crescita come quelle sportive e culturali. La quasi totalità dei beneficiari (90%) ha registrato cambiamenti positivi nella propria vita. I risultati sono stati presentati oggi in occasione del convegno “Nuovi approcci per promuovere aspirazioni e passioni di bambini, bambine e adolescenti” presso il Dipartimento di Scienze della formazione di Roma Tre.
Sono 1 milione 295 mila i minori in povertà assoluta in Italia, con un’incidenza pari al 13,8% del totale, con differenze a livello territoriale: più colpito il Mezzogiorno (15,5%) rispetto al Nord (12,9%) e il Centro (13,1%). Sono loro i più poveri tra le generazioni, a fronte del 6,2% degli anziani over 65, del 9,4% dei 35-64enni, e dell’11,8% dei 18-34enni[1].
Quasi un adolescente su dieci in Italia (9,4%) tra i 15 e i 16 anni, pari a più di centomila ragazze e ragazzi, vive in condizioni di grave deprivazione materiale. Il 30,8% non va in vacanza perché i genitori non possono permetterselo e il16,2% rinuncia allo sport perché troppo costoso. Crescere in condizione di povertà significa non poter partecipare alle gite scolastiche (24%) o non avere tutti i materiali didattici (23,9%)[2].
La condizione di povertà economica grava pesantemente sulle aspettative di vita degli adolescenti. Il 67,4% teme che, se anche lavorerà, non riuscirà ad avere abbastanza risorse economiche, contro il 25,9% degli adolescenti che non vivono condizioni di deprivazione. Andando ad analizzare lo scarto tra le aspirazioni e le aspettative concrete, colpisce la consapevolezza dei ragazzi che vivono in condizioni di disagio economico circa gli ostacoli che dovranno affrontare nel loro accesso al mondo del lavoro. Il gap tra aspirazioni e aspettative concrete di avere un lavoro ben retribuito è infatti molto maggiore per questi ragazzi rispetto ai coetanei che vivono in condizioni economiche migliori.
La povertà materiale si intreccia fortemente con la povertà educativa e con l’abbandono scolastico, che in Italia, nonostante il trend in diminuzione, è al 10,5% (tra i più alti in Europa dopo Romania, Spagna, Germania e Ungheria). Le condizioni economiche delle famiglie hanno anche un impatto significativo su diversi aspetti della vita di bambine, bambini e adolescenti e sulle loro opportunità di crescita e formazione, tra cui la possibilità di praticare sport e partecipare ad attività culturali. In media, in Italia, un minore su 4 non pratica mai sport. Nel 2022, tra i minori che vivono in famiglie con risorse economiche buone o adeguate, il 55,6% pratica sport in modo continuativo, mentre scende di circa 15 punti percentuali tra chi proviene da contesti familiari con risorse economiche scarse o insufficienti (40,7%).
Le condizioni economiche hanno un forte impatto anche sulla fruizione di servizi culturali. I minori che vivono in famiglie con risorse economiche scarse o insufficienti vanno meno a teatro (il 13% rispetto al 17% di quelli che vivono in famiglie con risorse economiche ottime o adeguate), visitano meno musei o mostre (il 26,3% contro il 34,9%) e monumenti (il 19,7% contro il 28,4%), vanno meno al cinema (il 44,4% contro il 52,8%). Più in generale, i dati ISTAT ci dicono che, nel 2022, solo un minore su 6 (15,6%) è andato a teatro almeno una volta, solo uno su quattro (25,4%) ha visitato un monumento almeno una volta, uno su due è andato al cinema (49,9%) e circa due su sei (32%) hanno visitato un museo o una mostra.
Per contrastare gli effetti della povertà materiale sui percorsi formativi di ragazze e ragazzi, Save the Children ha promosso, grazie al sostegno dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, il progetto “DOTi -Diritti ed Opportunità per Tutte e tutti”, attraverso il quale sono state erogate, dal 2020 a oggi, 2512 doti.
Le doti educative, ideate e sviluppate all’interno del programma Illuminiamo il futuro di Save the Children, presso i Punti Luce, consistono in un intervento personalizzato di sostegno a bambine, bambini e adolescenti che vivono in situazioni di grave svantaggio socio-economico. La dote, che viene assegnata in seguito a un patto educativo sottoscritto dal beneficiario e dalla sua famiglia, fornisce beni o servizi ai minori che si trovano in condizioni certificate di fragilità e vulnerabilità socio-economica, attestate dai servizi sociali e dalla scuola.
Delle 2512 doti erogate fino a oggi, 648 sono legate al diritto allo studio (per l’acquisto di libri di testo, kit scolastici, ticket mensa) e 1651 allo sviluppo di talenti e aspirazioni (attività sportive, artistiche, corsi di lingua o di informatica, centri estivi).
In particolare, tra queste, 213 doti sono state destinate alle ragazze e ai ragazzi dai 13 ai 18 anni a rischio di dispersione scolastica attraverso un percorso che prevede la collaborazione con le scuole e l’accompagnamento nell’orientamento e il sostegno per l’acquisto di testi e kit scolastici, l’iscrizione a corsi professionalizzanti (tecnico audio-video, mentoring digitale, grafica, barman, saldatore, stampa 3D, ecc.) e percorsi per la valorizzazione di specifiche competenze (corsi di fotografia, informatica, musica, fumetto, lingua dei segni o viaggi studio in Inghilterra e altro ancora).
Le doti educative mettono al centro i bisogni e le aspirazioni di bambini, bambine e adolescenti, i loro interessi e le loro passioni per favorire un percorso di crescita che rafforzi resilienza e autostima. Ne è un esempio la storia di Matteo*, che vive nel quartiere Zisa Danissinni di Palermo. Il progetto Doti gli ha consentito di inscriversi al liceo musicale e di acquistare il clarinetto e altri accessori per seguire le lezioni ed esercitarsi (un accordatore, una staffa e altri materiali) e proseguire gli studi. O la storia di Federica*, di Brindisi, che proviene da un contesto economico difficile, con un rendimento scolastico discontinuo: la dote educativa le ha consentito di iscriversi a un corso di nuoto e di pallavolo, esperienze che hanno contribuito a rafforzare la sua autostima. “Le sue relazioni con gli altri sono migliorate e anche i suoi risultati scolastici. Ha acquisito una maggiore consapevolezza, riesce a organizzare meglio il suo tempo sia per lo sport che per la scuola”, racconta l’operatrice del Punto Luce di Save the Children che ha seguito il suo percorso.
Trending
- Comunicato Stampa 188/2025 Domani Vicepresidente De Berti a San Martino Buon Albergo (Vr) in occasione dell’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria artificiale linea AV/AC Verona-Padova
- Almasri: Pittalis (FI), accuse a governo surreali. Opposizione danneggia immagine Paese
- Il 6 e 7 febbraio un Convegno internazionale organizzato dal Dottorato in Humanities Technology and Society insieme all’Università di Siviglia
- Consiglio Comunale in Adunanza aperta
- Fnaarc-Confcommercio lancia una nuova App per agenti commercio
- cs aorn santobono pausilipon con cardarelli e federico II workshop neuroendoscopia
- Ruotolo (Pd): il governo italiano ci dica chi ha spiato il direttore di Fanpage
- Terzo bando del Programma Interreg Alcotra 2021-2027: depositati 11 nuovi progetti con beneficiari valdostani @LucianoCaveri
- INVITO STAMPA – Premiazione As Roma Femminile
- ALMASRI, APPENDINO (M5S): SIAMO ALLA MENZOGNA DI STATO