(AGENPARL) – mer 13 novembre 2024 [image: image.png]
*ASSEMBLEA CONFIMI INDUSTRIA, AGNELLI: “**IL MADE IN ITALY NON BASTA PIÙ”*
*Agnelli ai ministri Urso e Giorgetti: “Per competere e produrre, posizioni
nette su dazi, nucleare e lavoratori extra Ue e un’addizionale sui
super-utili”*
Qui la relazione di Paolo Agnelli, le foto evento e il video del
presidente Giorgia Meloni
Roma, 13 novembre 2024 – “*Esistiamo anche noi*, le piccole e medie imprese
della manifattura: in un mondo fatto di colossi *facciamo girare la grande
macchina dell’economia italiana* e creiamo occupazione per il 76% dei
lavoratori, ma da 18 mesi la nostra produzione industriale è in calo tanto
che sono già *300 le aziende* del nord ad aver fatto domanda di *cassa
integrazione*”.
Per questo “abbiamo voluto dedicare questa assemblea a quell’85% di imprese
italiane a conduzione familiare che da sempre rappresentano la qualità del
prodotto *made in Italy *e che forse oggi non basta più”.
Lo ha detto *Paolo Agnelli*, industriale e presidente di Confimi Industria,
aprendo l’appuntamento annuale della Confederazione e dialogando con i
ministri *Adolfo Urso* – Imprese e Made in Italy – e *Giancarlo Giorgetti*
– Economia e Finanze. Anche la presidente del Consiglio dei Ministri *Giorgia
Meloni è intervenuta con un videomessaggio dedicato agli industriali*.
*“Produttività e competitività* *sono doveri collettivi* e non solo della
cultura d’impresa, *lo Stato non può tirarsi indietro”*: Paolo Agnelli ha
ribadito quali e quante siano le difficoltà delle imprese italiane, aziende
piccole e medie, perlopiù a conduzione familiare, e ha avanzato alcune
proposte che potrebbero permettere alle *Pmi di riuscire a riaffermare il
proprio ruolo competitivo nei mercati *e contribuire così anche a
risollevare il Paese.
Partendo proprio dalle proposte più dibattute della *legge di Bilancio* in
tema di extraprofitti e concorrenza: “*Introduciamo un’addizionale*, sia
anche del 10%, *per tutte quelle aziende – siano assicurazioni, società
energetiche, banche – che superano i 50 milioni di euro di utili*”, ha
detto Agnelli.
Ma non solo: “Il risparmio ottenuto potrebbe essere impiegato per altre
iniziative, come l’innalzamento delle pensioni minime, oppure *per ridurre
il cuneo fiscale per le imprese *perché quegli oltre *300 miliardi* che
oggi le aziende private spendono per gli stipendi dei propri collaboratori
non finiscano per il 60% nelle casse dello Stato: 180 miliardi su 300”.
E ancora, il tema caldo della *transizione energetica, ambientale e
digitale*: “Vogliamo essere green ma con i piedi per terra”, ha spiegato
Agnelli chiedendo al Governo di “*stabilire una linea definita sul nucleare*”.
Perché mentre “tutti parlano di transizioni, l’Europa sembra più
interessata a spingerci verso la totale decarbonizzazione a ogni costo,
anche a quello di regalare la nostra industria alla Cina”.
In vista delle prossime mosse politiche in tema di *inasprimento dazi*, già
preannunciati dal rieletto presidente Trump, Agnelli ha aggiunto: “Con la
scusa di tassare l’alluminio in entrata, *gli Usa hanno il mirino puntato
sulla produzione made in Italy:* sul nostro design, sui nostri mobili,
sulle nostre infrastrutture e sulle oltre 300 voci doganali individuate; *come
ha intenzione di proteggerci l’Europa?”.*
Infine, in tema *denatalità e occupazione*, non è una “modesta proposta”
quella fatta dal presidente Agnelli al ministro *Giancarlo Giorgetti *per
rafforzare il tessuto produttivo nazionale puntando sulle generazioni
future: “*Lavoriamo insieme all’introduzione di una decontribuzione fiscale
per i giovani qualificati* in settori chiave per le imprese
manifatturiere”.
E per ristrutturare un tessuto sociale che sembra resistere al lavoro, chi
lamentando salari troppo bassi e chi fuggendo all’estero, per trovare nuova
forza lavoro Agnelli propone: “*Snelliamo *le procedure che rallentano
*l’assunzione
degli extracomunitari*, e per chi è già presente sul suolo italiano,
regolamentiamo la loro presenza così da permettergli di far parte della
vita economica del nostro paese e quindi della società”.
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