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(AGENPARL) – mar 12 novembre 2024 *COMUNICATO STAMPA DEL 12 NOVEMBRE 29024*
* Le novità del progetto di Confindustria Toscana Nord per l’anno
scolastico 2024/2025. *
Sta per avere inizio l’8a edizione di “E’ di moda il mio futuro”, il
progetto promosso dalla sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord
che negli anni si è andato affermando come un appuntamento atteso dalle
scuole di Prato, Pistoia e Lucca. Un progetto, questo, fortemente voluto
dalle imprese, che si rendono disponibili per visite e testimonianze e che
vedono nell’iniziativa uno strumento utile a rappresentare le opportunità
che la moda, pur in un momento difficile per il settore, può offrire ai
giovani.
Nella provincia di Pistoia il progetto propone specifiche attività
orientate verso il settore delle calzature, comparto tipico di Monsummano e
della Valdinievole.
I destinatari del progetto sono gli studenti degli istituti secondari di
secondo grado del territorio di Confindustria Toscana Nord; ad essi si sono
aggiunte anche scuole della provincia di Firenze, che ormai da anni seguono
con passione l’iniziativa.
Gli eventi finali del progetto con le premiazioni dei relativi concorsi
avranno luogo a maggio a Prato e a Monsummano Terme.
*Il programma del progetto*
*Le visite aziendali*
Lanciata all’inizio dell’anno scolastico, ma frutto di una lunga
progettazione, questa edizione di “E’ di moda il mio futuro” ha ricevuto
iscrizioni per le visite aziendali che hanno ampiamente saturato le
disponibilità: saranno 196 gli studenti che fra pochi giorni visiteranno,
distribuiti in gruppi, i calzaturifici della provincia di Pistoia, sette
dei quali si sono resi disponibili a ricevere le scolaresche.
*(Il complesso dei partecipanti per l’intero progetto – compresa quindi la
parte moda e tessile – supera i 650 studenti, che saranno suddivisi in
gruppi per visitare le 19 aziende dei due comparti che si sono poste a
disposizione per accogliere i ragazzi e far loro da guida).*
*I concorsi per le scuole secondarie di secondo grado*
Le principali novità di questa edizione riguardano i concorsi per le scuole
secondarie di secondo grado.
A differenza degli anni precedenti, in cui veniva assegnato come tema lo
studio di un personaggio e del suo tempo (David Bowie, Yves Montand,
Marilyn Monroe) in questa edizione si è tentata un’operazione diversa, più
ambiziosa e più impegnativa per i ragazzi e le ragazze che parteciperanno
al concorso: a loro viene chiesto di riflettere sul valore simbolico che
una scarpa può esprimere; in particolar modo, sulla scarpa rossa, simbolo
universale di contrasto alla violenza sulle donne. Dovranno quindi produrre
un qualsiasi modello di calzatura, purché rossa, e trarre spunto da essa
per affrontare il tema dei soprusi di genere.
*Incontro “Oltre il simbolo” sulla violenza di genere*
Per accompagnarli in questo percorso, in maniera documentata e
professionale, è stato organizzato un incontro, presso la sede di
Confindustria Toscana Nord, dal titolo “Oltre il simbolo”: dopo il saluto
del presidente del gruppo Cuoio e Calzature, Rodolfo Checcucci,
parleranno le psicologhe – psicoterapeute del Centro Antiviolenza
Aiutodonna della Società della Salute Pistoiese *Tania Sguerri*, *Giulia
Vannucci* e *Letizia Ricci*; a seguire, interverrà *Giulia Gargiulo*,
magistrato
del Tribunale di Pistoia e Presidente della sottosezione dell’Associazione
Nazionale Magistrati di Pistoia. Le iscrizioni a questo seminario sono
ancora possibili, e non riservate ai soli partecipanti al concorso, nei
limiti di capienza della sala.
*Webinar sulla progettazione delle calzature*
E’ invece parte integrante del premio e ne sarà obbligatoria
l’iscrizione, il webinar che vedrà la docenza di Eleonora
Antonini, amministratore delegato e responsabile stile, modelleria e
industrializzazione di Tailor Made International di Larciano, e che
mostrerà agli iscritti le fasi di progettazione e costruzione della
calzatura.
*Sul versante tessile, il concorso “Tailleur, tessuti e modelli
dall’eleganza senza tempo” prende le mosse dalla mostra “Walter Albini – il
talento, lo stilista” in corso al Museo del tessuto, dove fra gli altri
capi si trovano esempi anche di un classico senza tempo dell’abbigliamento
femminile come il tailleur, nella sua versione più tradizionale costituita
da giacca e gonna. I giovani partecipanti al concorso riceveranno dal Museo
una formazione ad hoc sulla storia del tailleur e conosceranno esempi di
tessuti adeguati alla sua realizzazione; saranno poi chiamati a proporre un
proprio tessuto originale e mostrarne la destinazione con un abbozzo
di modello.*
*I commenti degli imprenditori*
“Quella di quest’anno è un’edizione di ‘E’ di moda il mio futuro’
particolarmente interessante e ricca, con tanti stimoli e idee nuove –
commenta *Maurizio Sarti*, delegato per la formazione della sezione Sistema
moda di Confindustria Toscana Nord -. L’interesse che stiamo riscontrando
ci dice che le scuole e i giovani stessi guardano con favore al settore e
sanno vedere anche al di là della situazione contingente. Siamo molto
contenti, in particolare, che la proposta di venire a visitare le nostre
aziende abbia raccolto un successo così clamoroso, maggiore degli anni
precedenti. E’ un aspetto fondamentale del progetto: solo vedendo con i
propri occhi quali sono gli ambienti di lavoro, i contesti produttivi, le
persone che vi operano i giovani possono immaginare realisticamente il
proprio futuro nella moda. Quello attuale è un momento apparentemente
inadatto per promuovere l’avvicinamento dei giovani al nostro mondo. Il
settore moda, così come molti settori del manifatturiero, sta attraversando
una fase di spiccata criticità e questo ci induce a interrogarsi se abbia
senso indicare oggi ai giovani la via della moda per i loro studi e la loro
futura occupazione? Secondo noi sì, per molti motivi. In primo luogo la
qualità del lavoro che si prospetta dal punto di vista dei trattamenti
contrattuali, con oltre il 90% dei rapporti a tempo indeterminato nell’area
di Lucca Pistoia e Prato e le retribuzioni più che dignitose previste dai
contratti collettivi nazionali: in tempi in cui è sempre più comune la
precarietà, un valore non da poco. Ma soprattutto per le molteplici
opportunità offerte dal settore dal punto di vista tecnico, creativo,
gestionale, amministrativo.”
” L’analisi di Sarti è assolutamente condivisibile – afferma il capogruppo
del Calzaturiero di Confindustria Toscana Nord, *Rodolfo Checcucci *- e il
fatto che l’adesione a questa edizione veda, anche nella parte dedicata al
calzaturiero, più che raddoppiati i partecipanti rispetto all’anno
precedente significa che l’idea di “fare scarpe” ancora piace ai ragazzi:
credo che questo sia frutto anche del lungo lavoro di orientamento che,