
(AGENPARL) – lun 11 novembre 2024 Oggetto: comunicato stampa
Dall?Africa soli e minorenni all?apprendimento dell?italiano e un lavoro
L?integrazione che funziona quando tutta la comunità vi partecipa
La storia dei ragazzi arrivati senza genitori nel 2023 e l?accoglienza
ricevuta ad Albinea
ALBINEA (11 novembre 2024) ? Arrivare da soli dall?Africa su un barcone,
rischiare la vita in mare, approdare in Italia e, nel giro di un anno
riuscire ad avere una casa, un?istruzione e un lavoro? Impossibile?
Assolutamente no, se la comunità che ti ospita lavora perché tu ti integri e
se ha messo in piedi un progetto di accoglienza organico, che coinvolge
tutte le realtà del territorio. E? così che sta proseguendo il percorso di
quattro ragazzi, tre tunisini e uno della Guinea Conakry, che sono arrivati
ad Albinea a partire dal settembre del 2023. I loro nomi sono Islem, Ayoub,
Yahia e Daouda. I primi due oggi sono maggiorenni, gli altri ancora no e
quando arrivarono in Italia erano tutti minorenni non accompagnati.
Nell?estate scorsa, visti i molti arrivi, il Ministero dell?Interno chiese
ai Comuni di farsi carico, con fondi propri, dell?accoglienza perché le
risorse e i posti disponibili nelle strutture apposite erano terminati. La
procedura per i minorenni non accompagnati prevede che a loro si trovino,
dopo un massimo di permanenza di 30 giorni in strutture governative di prima
accoglienza necessari per l?identificazione, apposite strutture del Sistema
di accoglienza e integrazione (SAI), gestite dagli enti locali. Più facile a
dirsi che a farsi, anche se l?Amministrazione di Albinea, chiamata in causa
per ospitarne alcuni, si è immediatamente data da fare coinvolgendo per
primi i Servizi Sociali dell?Unione Colline Matildiche e poi Casa Betania.
Da allora ad Albinea sono passati 10 minorenni, quattro dei quali, come
detto, sono ancora ospiti.
Il primo obiettivo era riuscire a dare accoglienza in tempi ristretti. Ecco
allora che 3 famiglie di Albinea hanno messo a disposizione le loro case per
ospitare questi ragazzi, anche per mesi, tamponando così l?emergenza.
Intanto è stata trovata a Caselline un?abitazione in affitto nella quale si
sono traferiti i giovani. Luogo che è diventato un ?appartamento ad alta
autonomia? all?interno del quale i ragazzi vivono con un ?adulto
accogliente?, che ha fatto il loro stesso percorso migratorio, ma che da
anni si è integrato nella comunità di Albinea e che si è offerto
spontaneamente per ricoprire questo ruolo nella casa.
Intanto i ragazzi hanno frequentato la scuola di italiano per stranieri
C.P.I.A. ?Reggio sud? che si trova accanto alla biblioteca e hanno ricevuto
anche lezioni private per accelerare la loro comprensione della lingua.
Dal momento che fino al compimento dei 18 anni i ragazzi non possono
lavorare hanno studiato e sono stati inseriti in percorsi di volontariato di
3 mesi in due aziende del territorio che si sono rese disponibili: il forno
Spallanzani e la Carrozzeria Benevelli.
Ad oggi due giovani hanno raggiunto la maggiore età e hanno iniziato il
tirocinio, a cui seguirà l?apprendistato, proprio alla carrozzeria
Benevelli.
Uno di loro si è anche inserito nella squadra di Calcio dello United Albinea
in cui si trova perfettamente a suo agio.
Da parte sua l?Unione Colline Matildiche ha deciso di prendere in carico i
ragazzi non solo fino al compimento dei 18 anni, ma di prolungare la
copertura per altri tre mesi, che corrispondono al periodo del loro
inserimento nel mondo del lavoro.