(AGENPARL) – mer 06 novembre 2024 Leconomia lombarda fatica a riprendere quota, anche nel 2025. La
stagnazione si fa sempre più insistente in Lombardia, tanto che le
prospettive di crescita si riducono sensibilmente con il PIL che il prossimo
anno dovrebbe far registrare un timido +1%. Non vanno meglio anche i
consumi, che si dovrebbero attestare sul +0,9%, mentre la previsione degli
investimenti fa segnare addirittura un negativo -1,9%. Sono questi alcuni
dei numeri forniti da CNA Lombardia nel
Quinto Focus 2024 sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal
Centro Studi Sintesi. A questo scenario si aggiunge la crisi economica
tedesca che si riflette sulle previsioni di crescita degli stati federati
tedeschi, nel 2024 sostanzialmente prossime allo zero, mentre le comunità
autonome spagnole, invece, si contraddistinguono per aspettative di crescita
superiore al 2%.
PIL, consumi e investimenti
Le proiezioni aggiornate per la Lombardia delineano nel 2024 un PIL (+0,8%)
in continuità con lanno precedente, tendenza che dovrebbe essere confermata
anche nel 2025 con un +1%. Nel 2024 il PIL regionale si dovrebbe posizionare
ad un livello superiore di 6,4 punti percentuali il dato pre-pandemico, a
fronte del +3,9% della media nazionale. Le ultime stime confermano allo
stesso modo anche la difficoltosa risalita dei consumi in Lombardia dopo lo
choc pandemico: dopo la modesta crescita per il 2024 (+0,6%), le proiezioni
per il 2025 rimangono sostanzialmente tali, in virtù di un tasso di crescita
stimato al +0,9%. Sul fronte investimenti dopo un triennio particolarmente
positivo, nel 2024 la crescita nella regione è destinata a rallentare
sensibilmente, +2,7%. La frenata degli investimenti potrebbe proseguire
anche nel 2025, arrivando a sconfinare addirittura in territorio negativo,
-1,9%.
Siamo preoccupati per lo stato di salute delleconomia tedesca, che nel
nostro focus vede alcuni lander a noi molto vicini arrancare – afferma
Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia -. Se guardiamo al dato
tendenziale si conferma la crescita della Lombardia, ma su valori
relativamente ridotti sia nel 2024 sia, in previsione, nel 2025. Se invece
guardiamo al lasso di tempo che ci separa dal 2019 e dalla fase
pre-pandemica, siamo quasi su valori doppi rispetto alla crescita nazionale.
La dinamica degli investimenti però è in forte e progressivo calo. Fino a
previsioni negative per il 2025. E sempre lo sguardo di lungo periodo, dal
2019 ad oggi, che assicura un dato molto positivo. Ma siamo preoccupati per
il futuro.
A colpire positivamente nel contesto internazionale è il dato delle
Comunità Autonome spagnole, su cui dobbiamo riflettere – spiega Stefano
Binda, Segretario di CNA Lombardia -. Come CNA Lombardia riteniamo sempre
utile un confronto con le altre Regioni che muovono lEuropa. Preoccupa però
la fragilità dei consumi privati, che subirà anche gli equilibri della
finanza pubblica con il ritorno al Patto di stabilità europeo e una
compressione della spesa corrente negli a livello locale, regionale,
nazionale.
Prestiti alle imprese e inflazione
In dodici mesi, confrontando giugno 2023-giugno 2024, il valore dei prestiti
alle imprese lombarde è diminuito del 2,1%, con una perdita di 13 miliardi
di euro: la contrazione riguarda soprattutto le imprese di piccola
dimensione (-9,5%). le erogazioni risultano in calo per industria e
costruzioni, mentre si riscontra una variazione positiva per i servizi
(+1,5%). Relativamente ai tassi di interesse, invece, ad agosto 2024 il
tasso medio applicato ai nuovi prestiti fino ad 1 milione di euro si è
stabilizzato al 5,49% (-0,13 punti in un anno); mentre con riguardo ai
prestiti di importo superiore a 1 milione di euro, il tasso medio si attesta
al 4,91% (+0,41 punti in dodici mesi). Sul territorio la quasi totalità
delle province lombarde stanno risentendo della situazione nel periodo
giugno 2023-giugno 2024: Varese (-10,1%), Sondrio (-9,8%), Brescia (-8,2%),
Como (-8,2%), Pavia (-6,7%), Lecco (-5,1%), Bergamo (-4,4%), Cremona
(-4,4%), Mantova (-4,4%), Monza e Brianza (-4,1%). Le uniche in
controtendenza sono Milano (+1,2%) e Lodi (+12,1%).
Lato inflazione, la diminuzione dei prezzi dei beni energetici ha influito
in maniera significativa sulla sua stabilizzazione in Lombardia. Più
precisamente, nel periodo gennaio-settembre 2024, rispetto allo stesso
periodo del 2023, la dinamica inflattiva ha fatto registrare un +0,8% (era
il +7,1% nel 2023). La dinamica dei prezzi è attualmente guidata da servizi
ricettivi e ristorazione (+3,8%), a fronte di un calo significativo della
categoria abitazione, acqua, energia (-6,0%).
Restiamo profondamente preoccupati per il calo dei prestiti alle micro e
piccole imprese, che continua – sottolinea Bozzini -. Linflazione è invece
ormai stabilizzata e ricondotta a livelli fisiologici.
Export e occupazione
Nella prima metà del 2024 si osserva una modesta flessione del valore delle
esportazioni in Lombardia, -1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. il
ridimensionamento dellexport regionale coinvolge quasi tutti i comparti,
soprattutto sistema moda (-8,8%), metallurgia (-7,3%) e sistema casa
(-4,3%). Fanno eccezione agroalimentare (+5,3%) e meccanica (+2,5%). Sul
fronte territoriale, invece, alcune province registrano un evidente calo
come Brescia (-4,9%), Cremona (-4,5%), Lecco (-3,9%), Bergamo (-3,7%),
Mantova (-2,6%), Milano (-2,4%), Varese (-2,3%), Como (-2,1%). Positive
invece Lodi (+15,9%), Monza e Brianza (+5%), Pavia (+1,5%) e Sondrio (+1%).
Nel secondo trimestre 2024, dopo la flessione di marzo, si profila un lieve
recupero del livello occupazionale in Lombardia. Nello specifico, nei primi
sei mesi dellanno si osserva un +1,2% rispetto al medesimo periodo del
2023. Tale tendenza è attribuibile ai positivi tassi di crescita riscontrati
nellagricoltura (+1,6%) e negli altri servizi (+3,6%), sufficienti a
compensare il calo occupazionale nelle costruzioni (-1,9%) e nellindustria
(-1,7%).
Stanno avendo difficoltà le esportazioni di alcuni settori come moda, casa,
metallurgia e metalli – spiega il Presidente di CNA Lombardia -. Sono dati
che hanno anche una matrice nella complicata situazione internazionale.
Se guardiamo ai dati dellexport, molti settori che hanno difficoltà oggi
sono tuttavia molto cresciuti rispetto al 2019 – dice Binda -. Ad essersi
contratto anche rispetto al quinquennio è proprio lAutomotive. Segno di una
più generale crisi del sistema.
Imprese totali e imprese artigiane
Dal punto di vista del numero delle imprese totali attive in Lombardia,
ancora un trimestre positivo: a settembre 2024 le aziende attive in
Lombardia sono 820mila, quasi 1700 imprese in più rispetto a giugno 2024.
Nel confronto con dicembre 2019 si consolida il saldo positivo (+0,7%),
valutabile in circa 5.800 aziende in più. Diversamente, alcuni settori come
commercio (-7,2%), industria (-8,8%) e agricoltura (-6,9%) manifestano un
saldo negativo in termini di numerosità delle imprese. Lato territori, nel
periodo settembre 2019-settembre 2024, si registra una flessione nelle
province di Mantova (-7,9%), Sondrio (-4,5%), Cremona (-4,3%), Lodi (-3,7%),
Pavia (-3,6%), Lecco (-1,4%), Bergamo (-1,4%), Brescia (-0,4%). Segno più
per Milano (+4,3%), Varese (+1%), Monza e Brianza (+0,7%) e Como (+0,3%).
Lartigianato, invece, a settembre 2024 in Lombardia si attesta poco sopra
quota 232mila aziende attive: tuttavia, rispetto a dicembre 2019 il numero
di imprese artigiane risulta inferiore di oltre 9.200 unità (-3,8%). In
particolare, si nota la flessione di produzione (-11,9%) e trasporti
logistica (-8,6%) mentre le attività legate a settori tradizionalmente non
artigiani manifestano un trend positivo (+1,6%). Impietosi i numeri
provinciali nel periodo settembre 2019-settembre 2024. Male quasi tutte le
province a partire da Mantova (-11,7%), Cremona (-6,7%), Pavia (-6,5%),
Brescia (-5,7%), Lodi (-5,3%) Sondrio (-5,2%), Bergamo (-4,3%), Lecco
(-3,7%), Como (-3,5%), Monza e Brianza (-3,1%), Milano (-2,3%). Solo Varese
positiva (+2,3%).
Anche nellartigianato calano produzione e trasporti-logistica, mentre sono
in area positiva i settori non tradizionalmente artigiani – dichiara Bozzini
-. Questo aspetto si rivela attuale anche rispetto ai trend più generali
sulloccupazione: calano industria e costruzione, in crescita i servizi.
Nel leggere i dati relativi al numero delle imprese in Lombardia, si
osserva un saldo positivo rispetto al 2019, con quasi 6 mila imprese in più
su 820 mila – afferma il Segretario Regionale -. Ma bisogna andare oltre
perché è in atto una ricomposizione della base merceologica delleconomia
lombarda: calano le imprese di industria e commercio, aumentano servizi e
comunicazione. Siamo interessati a capire come tutelare la vocazione
produttiva del territorio.
Movimento turistico
Nel primo semestre del 2024 il numero complessivo di presenze turistiche in
Lombardia ammonta a 23,8 milioni, in crescita del 12% rispetto allo stesso
periodo del 2023: tale incremento è dovuto soprattutto ai flussi dallestero
(+16%). il movimento turistico regionale nei primi sei mesi del 2024
manifesta unevoluzione ampiamente superiore ai dati del 2019 (+21%), con le
presenze straniere che risultano in forte crescita negli ultimi cinque anni
(+31%) e attualmente rappresentano il 65% del turismo lombardo.
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