
(AGENPARL) – ven 01 novembre 2024 “Salerno Boat Show”
Il Presidente Acampora alla cerimonia inaugurale
Occhi puntati sulle prossime sfide
Si è svolta questa mattina a Marina d’Arechi, alla presenza delle autorità civili e militari, la
cerimonia di inaugurazione dell’ottava edizione del Salerno Boat Show. Alla cerimonia
inaugurale ha preso parte anche il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e
Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, insieme al Presidente di
Marina d’Arechi, Agostino Gallozzi, al Presidente di Confindustria Nautica, Saverio
Cecchi, al presidente di Unioncamere Andrea Prete; al presidente dell’Autorità di Sistema
Portuale, Andrea Annunziata, al presidente di Confindustria Salerno, Antonio Ferraioli;
al presidente del Consiglio comunale di Salerno, Angelo Caramanno; al comandante
della Capitaneria di Porto di Salerno, Sirio Faè e a Marco Bragantini, in rappresentanza
di Assomarinas. A chiudere i lavori il Vice Presidente della Regione Campania Fulvio
Bonavitacola.
Nel ringraziare le Autorità presenti e tutti gli intervenuti, Acampora ha commentato:
“Questo Salone è un evento di primo piano tra gli appuntamenti di settore e il sistema
camerale, oggi rappresentato dall’amico Andrea Prete, Presidente nazionale di
Unioncamere, con la sua presenza, rinnova la sinergia instaurata negli anni. Una sinergia
che testimonia una visione comune che si è andata consolidando, grazie alla piena
condivisione di strategie e obiettivi, insieme con il Blue Forum Italia Network, la rete
degli utenti del mare, e con il Summit Nazionale, organizzato dalla Camera di Commercio
di Frosinone Latina e dalla sua Azienda Speciale “Informare”, in collaborazione con l’intero
sistema camerale e con Assonautica Italiana.
Il Sud, in termini di numero d’imprese che gravitano nell’Economia del Mare, è la
locomotiva d’Italia e in questo caso è evidente come l’Economia blu eserciti una funzione
centrale di riequilibrio economico nazionale tra Nord e Sud del Paese. Le tappe del
percorso di “recupero” della marittimità del nostro Paese sono tangibili e dimostrano
la volontà del Governo e del Ministro del Mare di restituire all’Italia la centralità che merita
nel Mediterraneo. L’Economia del mare – ha proseguito Acampora – è un insieme di filiere
strategiche che vale 178 miliardi di euro tra componente diretta e indiretta e
rappresenta il 10,2% del valore aggiunto dell’intera economia nazionale.
Considerato il contesto di grande cambiamento che stiamo vivendo, per sostenere la
competitività di tutte queste filiere, dobbiamo avere una visione unica sui temi come la
semplificazione, la digitalizzazione e la sburocratizzazione. In quest’ottica, proprio dal
Blue Forum di Gaeta abbiamo lanciato la proposta di uno Sportello Unico Nazionale
sull’Economia del Mare che potrebbe risolvere la frammentazione dei diversi sportelli
telematici settoriali che agiscono senza alcuna interconnessione. Abbiamo consegnato
questa proposta al Mimit: come esperto l’ho sottoposta anche all’attenzione della Struttura
di Missione, oggi Dipartimento, per la definizione del collegato della Blue Economy che sta
stilando. Purtroppo questa proposta continua a trovare resistenze ma basterebbe
guardare all’esperienza dei SUAP frutto del lavoro di Unioncamere e dell’amico Andrea
Prete, che ha istituito una Commissione per la semplificazione con le Associazioni di
Categoria in stretto raccordo con il Governo. E i risultati e i vantaggi per le imprese e
per i Comuni sono indiscutibili. Altro esempio lo abbiamo avuto con la recente
approvazione del Regolamento di attuazione del Codice della nautica da diporto,
che ha recepito tutte le istanze di Assonautica Italiana; abbiamo dato un grande esempio:
ben 4 anni di lavoro e 14 firme. Un lungo lavoro di burocrazia per arrivare però alla
sburocratizzazione.
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Poi Acampora ha guardato alle prossime sfide: “Dietro l’angolo abbiamo gli obiettivi del
green deal, che come tutti noi sappiamo sono molto ambiziosi e il rischio più grande è di
perdere intere filiere se non si stabilisce una rotta percorribile. La recente istituzione da
parte del MIMIT del fondo da 3 milioni di euro per sostenere la transizione ecologica
del settore della nautica da diporto va nella direzione giusta e rappresenta
un’importante opportunità. Sappiamo che serve una mobilitazione di risorse senza
precedenti per permette alle imprese italiane di affrontare le necessarie transizioni in
materia di energia, ambiente e digitalizzazione. Dobbiamo fare squadra.
In chiusura, il Presidente Acampora ha annunciato la presentazione dei dati
sull’Economia del mare, con un focus sulla Campania, che si terrà proprio al Salerno
Boat Show il prossimo 5 novembre: “Un appuntamento che si inserisce nel road show
che stiamo realizzando con Ossermare in tutte le regioni costiere italiane per dare visibilità
all’Economia blu dei territori”.
La mattinata
Sono 121 gli espositori e 241 le imbarcazioni in mostra, di cui 113 a motore, 13 gozzi, 76
gommoni e 39 a vela (13 catamarani). Ad aprire la cerimonia, l’intervento del presidente di
Marina d’Arechi Agostino Gallozzi, che ha evidenziato alcuni dati economici relativi alla
presenza al Marina di turisti del diporto nautico nel 2024. “Si stimano – tra transiti, charter
e clienti – 113.232 presenze tra giugno e settembre. Da questa ipotesi statistica si evince
che la spesa sul territorio salernitano generata da Marina d’Arechi è pari a 2,2 milioni di
euro, mantenendo il parametro di 20 euro di spesa in media a persona. Mentre sale a 5,6
milioni di euro se si considera una media a persona pari a 50 euro”. Nell’intervento del
presidente Gallozzi è stato possibile fare il punto anche sul quadro occupazionale
all’interno del Marina d’Arechi, che può contare su 562 addetti, oltre all’indotto esterno.
“Bisogna tenere conto” – ha sottolineato Agostino Gallozzi – “che il punto nodale di Salerno
Boat Show anche quest’anno si rivela la promozione delle imbarcazioni e la loro
relazionalità con il tempo libero delle persone. Il ruolo del Marina d’Arechi in tale contesto
si consolida nel tempo e rende, dal punto di vista strettamente economico, la residenza di
892 imbarcazioni un presupposto essenziale per continuare a crescere sia sotto il profilo
del miglioramento della proposta effettiva del territorio salernitano, ma anche e soprattutto
sotto il profilo della crescita dell’attrattività economica del porto”.
A chiudere i lavori il Vice Presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola che ha
messo in luce come negli anni Marina d’Arechi abbia “deideologizzato la competizione tra
turismo e commercio” e come “l’Economia del mare rappresenti un’economia trasversale
capace di collocare l’Italia e il Sud al centro del Mediterraneo, nuovo polo centrale
nell’economia globale”.
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