
(AGENPARL) – ven 25 ottobre 2024 COMUNICATO STAMPA DEL 25 OTTOBRE 2024
Nuovo ingresso in Consiglio comunale dove ieri sera è stata votata la surroga Luigi
Mureddu con Valeria Carta.
Mureddu aveva rassegnato le dimissioni nel corso della precedente seduta
dell’assemblea civica e ieri il suo posto in aula è stato preso da Valeria Carta, prima
dei non eletti nella lista di Forza Italia.
La neo consigliera subentra a Mureddu anche nella Commissione Lavori pubblici –
Servizi tecnologici – Manutenzioni – Servizi cimiteriali – Toponomastica, mentre nella
Commissione Bilancio e Programmazione – Personale e Polizia Urbana è stato eletto
Davide Tatti.
Ricostituito l’organo, con l’ingresso in aula di Valeria Carta, il Consiglio comunale ha
potuto dedicarsi all’esame degli argomenti inseriti all’ordine del giorno, iniziando dal
completamento dell’esame della mozione dei consiglieri Marcoli e Obinu Maria e
Giuseppe sull’istituzione di una Comunità energetica regionale in Sardegna e la
protezione del territorio contro le speculazioni energetiche. La mozione è stata
respinta con 10 voti contrari, 6 a favore e 5 astenuti.
Su proposta dell’Assessora all’Ambiente Maria Bonaria Zedda è stato approvato il
regolamento del Centro di Raccolta di via Oslo.
“Con questo regolamento vogliamo garantire che il conferimento e la gestione della
raccolta dei rifiuti avvenga nel pieno rispetto delle normative ambientali vigenti – ha
detto l’Assessore Zedda -. L’obiettivo principale è promuovere la raccolta differenziata,
riducendo la quantità di rifiuti destinati alle discariche e minimizzando l’impatto
ambientale”.
Il regolamento in 17 articoli stabilisce le regole per l’utilizzo del centro da parte dei
cittadini, le modalità di accesso e di conferimento.
“La gestione del centro è affidata a una società responsabile di garantire il corretto
svolgimento delle operazioni e il rispetto delle normative sui rifiuti – ha aggiunto
l’Assessore -. Gli operatori avranno il compito di verificare la conformità del
conferimento dei rifiuti, assistere i cittadini e mantenere ordine e pulizia all’interno
della struttura. L’accesso sarà consentito nei giorni e negli orari stabiliti, sarà vietato
scaricare rifiuti fuori dalle aree autorizzate. Il nostro centro di raccolta è classificato di
tipo B e può accogliere sia rifiuti pericolosi che non pericolosi, di origine domestica e
non. Un altro aspetto rilevante riguarda il conferimento di rifiuti inerti, come calcinacci
e macerie provenienti da piccoli lavori edili. Il regolamento stabilisce un limite
settimanale di 0,5 metri cubi per utenza, per garantire un’adeguata gestione di questi
materiali”.
Paolo Angioi, Presidente della Commissione Ambiente, ha illustrato il lavoro della
commissione che “ha fatto un lavoro certosino, migliorando le regole per il corretto
utilizzo del centro di raccolta. Si tratta di modifiche che hanno lo scopo di migliorare le
condizioni di utilizzo da parte dei cittadini”.
Gian Michele Guiso (PSDAZ) ha presentato un emendamento che specifica gli orari di
apertura del centro (lunedì, mercoledì e venerdì 7-14, martedì, giovedì e sabato 7-13 e
14-18, da settembre a maggio domenica 9-11).
La proposta è stata approvata con 18 voti a favore e il regolamento nella sua interezza
con 16 voti a favore e 3 astenuti.
Sempre su proposta dell’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda, con 17 voti a
favore è stato approvato il regolamento sul compostaggio.
“È un’iniziativa da cui, grazie all’impegno degli utenti, alla città potranno derivare
importanti benefici ambientali ed economici, con una conseguente riduzione dei costi
di smaltimento del rifiuto organico – ha spiegato l’Assessore Zedda illustrando il
regolamento -. Sarà una opportunità per ridurre i rifiuti organici e contribuire in modo
sostenibile alla loro gestione. Uno degli aspetti più importanti è l’incentivo sulla
riduzione Tarip del 20% per premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini che
vorranno praticare il compostaggio. Sarà possibile beneficiarne solo a seguito
dell’esito positivo della verifica effettuata sulla corretta gestione del processo di
compostaggio. In questa fase mettiamo a disposizione di chi ne farà richiesta 500
compostiere”.
Il regolamento disciplina il compostaggio domestico stabilendo le regole per lo
svolgimento dell’attività. Le famiglie che vorranno aderire dovranno presentare una
domanda al Comune sul modello che sarà reso disponibile sul sito istituzionale
dell’ente. Il Comune potrà in ogni momento verificare che il processo sia eseguito in
modo corretto. Tra i requisiti e gli obblighi si stabilisce chi può presentare la richiesta e
quali sono gli obblighi che i cittadini devono rispettare per praticare correttamente il
compostaggio. Uno dei principali requisiti è il possesso di un giardino o orto di
proprietà con almeno una superficie di 10 metri quadri. La priorità sarà data a chi
risiede in campagna. Il regolamento descrive le metodologie sull’utilizzo del compost,
elencando le modalità di effettuazione del compostaggio e le distanze minime che
dovranno essere rispettate per la realizzazione del sito. La compostiera dovrà essere
sistemata a un minimo di 5 metri dal confine e a un minimo di 10 metri dalle abitazioni
confinanti. Il regolamento descrive ed elenca le tipologie dei rifiuti compostabili e le
modalità di svolgimento dei controlli periodici per garantire che le compostiere siano
utilizzate in modo corretto.
Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza
presentata insieme ai consiglieri Obinu Maria e Giuseppe sull’uso dei diserbanti chimici
per il controllo delle erbe infestanti. Con l’interpellanza ha chiesto di sapere il motivo
per cui si sia deciso solo ora di utilizzare diserbanti chimici per il controllo delle
infestanti, il motivo per cui non si sia attivata una collaborazione con la ASL per
l’utilizzo di questi prodotti, il motivo per cui non sia stato predisposto un piano di
azione urgente per contrastare il fenomeno delle erbe infestanti, il motivo per cui non
sia stato impiegato il personale della Oristano Servizi per questo tipo di attività.
Marcoli ha anche sollecitato un piano straordinario di disinfestazione in accordo con la
Provincia, soprattutto per il controllo delle potenziali malattie come la febbre del Nilo e
la dengue.
L’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda ha risposto spiegando che “il
programma di gestione del verde indesiderato in ambito urbano è stato redatto in
linea con la delibera di Giunta e con il Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile
dei prodotti fitosanitari. Il ricorso a una nuova strategia di contenimento ed
eliminazione delle erbe infestanti, più efficace e sicura, lo chiedono i cittadini, lo
impone l’eccessiva proliferazione delle erbacce, ma lo hanno sollecitato a più riprese
anche i consiglieri comunali. Preso atto che la presenza di erbe infestanti è difficile da
gestire e controllare con soli mezzi meccanici o fisici, prevediamo di utilizzare
strumenti che permettono di erogare il prodotto in modo localizzato, riducendo fino
all’80% la quantità di prodotto distribuito e la dispersione del prodotto nell’ambiente.
La strategia passa dall’impiego sicuro di prodotti autorizzati dal Ministero della Salute
nelle aree dove le erbacce si moltiplicano favorendo la proliferazione di insetti
dannosi, ma anche per il possibile innesco di incendi. Si tratta di aree non frequentate
dalla popolazione o frequentate solo saltuariamente dove i prodotti utilizzati non
creano alcun tipo di problema all’uomo”.
Rispondendo alle singole domande, l’Assessore ha precisato che l’aumento della flora
spontanea infestante, associato ad un maggior inquinamento ambientale, e a un
cambiamento climatico, ha portato a un decadimento della qualità del decoro urbano
in tutti i centri abitati e per questo motivi si è previsto un’azione combinata con
prodotti specifici per devitalizzare le piante.
“Con la ASL c’è stato un rapporto di collaborazione continuo e proficuo e il piano del
diserbo prevede solo l’utilizzo di prodotti autorizzati dal Ministero della Salute – ha
detto -. Il Piano di azione per contrastare il fenomeno delle erbe infestanti è stato
programmato attraverso un intervento straordinario di diserbo meccanico delle erbe
infestanti, che ha riguardato tutti i marciapiedi della città e delle frazioni. Sono stati
diserbati oltre 220 Km di marciapiedi e pulite oltre 2200 formelle. L’efficacia
dell’intervento è limitata nel tempo perché le mutazioni climatiche favoriscono la
rapida ricrescita e delle erbe infestanti”.
Sull’impiego del personale della Oristano Servizi e sulla collaborazione con la
Provincia: “Conosciamo bene, per averne discusso tante volte, quali siano i limiti
operativi della Oristano servizi. Se da un lato si chiede e si ritiene necessario
effettuare un intervento di diserbo risolutivo, dobbiamo stabilire anche le modalità
migliori di intervento e per questo motivo abbiamo deciso l’affidamento a un soggetto
terzo che ci consente un’esecuzione rapida ed efficace. Con la Provincia c’è una
interlocuzione continua. Siamo tutti convinti del fatto che un piano straordinario per la
disinfestazione, soprattutto per il controllo delle malattie come la febbre del Nilo, sia
necessario, ma siamo anche tutti consapevoli del fatto che le esigue risorse assegnate
alle province e le richieste degli 87 comuni, rendono complicata tale iniziativa. Nel
corso del 2024 il Comune ha comunque trasmesso alla Provincia 14 richieste di
intervento di disinfestazione”.
L’Assessore Zedda ha concluso ricordando che per la lotta alle zanzare, come
prescrive l’ordinanza adottata e reiterata ogni anno dal Sindaco, è fondamentale
l’apporto di tutti, evitando la formazione di ristagni d’acqua, curando il verde con
sfalcio e potature periodiche, evitando accumulo di materiali inutilizzati e di rifiuti che
possono offrire riparo a zanzare e altri insetti nocivi.
Umberto Marcoli ha replicato evidenziando che si sono persi due anni e mezzo prima
di decidere di ricorrere al diserbo chimico.
Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza urgente
presentata insieme ai consiglieri Marcoli e Giuseppe Obinu sulla situazione critica degli
scarichi delle acque bianche al Ponte di Chirigheddu e in piazza Mariano, chiedendo
quali misure urgenti intende adottare l’Amministrazione per risolvere le problematiche
legate agli scarichi delle acque bianche e ripristinare un corretto deflusso, se sia
prevista una valutazione delle condizioni di sicurezza e igiene in piazza Mariano e nelle
zone circostanti e quali piani siano in atto per affrontare la proliferazione di insetti e
garantire la salute pubblica dei cittadini?
L’Assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete ha risposto spiegando che
“l’Amministrazione persegue da tempo l’obiettivo di mettere in sicurezza le aree a
rischio individuate, con priorità per quelle a ridosso del Foro Boario e dell’incrocio via
Carnia – via Sardegna, dove nel recente passato si sono registrati allagamenti
importanti che hanno determinato in alcuni casi ingenti danni. La complessità del
problema del drenaggio nella zona del Foro Boario non rende agevole l’individuazione
di una soluzione che possa considerarsi risolutiva, in quanto i vincoli di bassissime
quote assolute su tutta l’area, di scarsissime pendenze disponibili (l’area è totalmente
pianeggiante per una larga estensione), di limitati spazi in sotterraneo per la presenza
di una fitta rete di sottoservizi, non consentono la realizzazione delle soluzioni
caratterizzate da linearità e normale prassi idraulica. Il Comune è beneficiario di un
finanziamento di 4 milioni 300 mila euro per la messa in sicurezza del rischio idraulico
nelle aree di via Sardegna – Foro Boario – via Carnia, via Busachi e via Magellano a
Torre Grande. La Giunta ha recentemente approvato il predetto progetto esecutivo
che comprende la realizzazione di due condotte parallele al canale esistente lungo la
via Sardegna al fine di potenziare la capacità di deflusso e favorire l’allontanamento
delle acque confluenti in Foro Boario, limitando la probabilità di allagamento. È
prevista la realizzazione di una vasca di laminazione in calcestruzzo armato nei pressi
della confluenza della fognatura di via Umbria con la via Carnia, al fine di limitare la
portata critica in ingresso al canale di via Sardegna a valle della confluenza.
Relativamente alla recente sostituzione della griglia esistente sotto il ponte di
Chirigheddu, posso rassicurare che dal punto di vista idraulico nulla è cambiato,
poiché non è stata eliminata la condotta sottostante alla griglia nel quale venivano
convogliate le acque meteoriche. La griglia è stata sostituita da quattro pozzetti con
una griglia soprastante che consente di far defluire l’acqua meteorica nella condotta. Il
recente allagamento, registrato il giorno in cui Oristano così come tutta la Sardegna è
stato colpito da una bomba d’acqua che in sole due ore ha fatto registrare
precipitazioni per 34 mm, è stato causato non dalla sostituzione della griglia ma dal
momentaneo intasamento della condotta cagionato dal materiale trasportato sotto il
ponte dalle piogge”.