
(AGENPARL) – gio 17 ottobre 2024 *Solidarietà dai lavoratori Hiab di Minerbio. Pagano e Lecce (Pd): “Un
invito alla alla coesione sociale arriva dalle fabbriche” *
Oggi vogliamo esprimere il nostro più profondo apprezzamento e rispetto per
gli operai di HIAB a Minerbio, che hanno scelto di scioperare non solo per
la loro situazione aziendale, ma anche per difendere i posti di lavoro dei
colleghi del Sud. Il loro gesto va oltre la semplice solidarietà:
rappresenta un esempio di coesione sociale, una dimostrazione concreta che
Nord e Sud condividono lo stesso destino. Un destino che non è diviso da
barriere geografiche, ma che è unito dalla volontà di costruire insieme un
futuro migliore per tutti i lavoratori italiani.
Gli operai di Minerbio ci insegnano che l’Italia è una sola e non può
permettersi di viaggiare a due velocità. Non esiste un’Italia forte e
prospera se una parte del Paese viene lasciata indietro. Oggi, più che mai,
dobbiamo essere consapevoli che il benessere del Nord è strettamente legato
a quello del Sud e che solo attraverso un’unità solidale e concreta
possiamo affrontare le sfide che il mercato globale ci impone.
Mentre gli operai nelle fabbriche lottano per unire l’Italia, chiedendo e
pretendendo rispetto dalle multinazionali presenti sul nostro territorio,
vediamo con grande preoccupazione le scelte del governo, che con una legge
sull’autonomia differenziata rischia di aumentare i divari e di dividere
ulteriormente il Paese. Una legge che non solo segrega Nord e Sud, ma che
aumenta il divario tra chi è ricco e chi è povero, mettendo a rischio la
coesione sociale e la tenuta dell’intera nazione.
Il gesto degli operai di Minerbio è un monito che arriva dalle fabbriche e
che merita di essere ascoltato: un monito che ci ricorda che non ci può
essere vera crescita se non è condivisa da tutti. Un Paese diviso è un
Paese più debole, incapace di affrontare le sfide del futuro. Per questo,
invitiamo il governo a riflettere e a rivedere le proprie posizioni su
questa legge sciagurata e ad affrontare subito questa vertenza: il cammino
verso la giustizia sociale e la prosperità passa per l’unità e non per la
divisione.
E in questo momento di lotta e di speranza, non possiamo dimenticare i
nostri fratelli operai di Statte, che già da un giorno stanno portando
avanti una battaglia coraggiosa e dura, occupando la fabbrica per difendere
il loro diritto al lavoro e la dignità delle loro famiglie. Con un gesto di
enorme forza e determinazione, hanno scelto di non arrendersi davanti a
decisioni aziendali che minacciano di chiudere lo stabilimento e di
distruggere il tessuto sociale ed economico di un’intera comunità. A loro
va tutto il nostro sostegno e la nostra ammirazione: ci insegnano che la
lotta per il lavoro è una lotta per la vita, e che nessun sacrificio è
troppo grande quando in gioco c’è il futuro di tante famiglie e di un
intero territorio.
Gli operai di Statte insieme agli operai di Minerbio, stanno cercando di
unire l’Italia, chiedendo giustizia e rispetto alle multinazionali che
operano sul nostro territorio, perché non c’è una Italia vera se Nord e Sud
viaggiano a due velocità diverse.
A loro, uomini e donne che ogni giorno lottano per un futuro più giusto,