
(AGENPARL) – mer 02 agosto 2023 Come previsto dal regolamento sul controllo analogo nei termini previsti è
stata elaborata la semestrale 2023 da trasmettere al Comune di Palermo. Gli
uffici della RAP hanno potuto definire il documento contabile soltanto nei
primi giorni di questa settimana a causa dell’emergenza incendi di
Bellolampo, che ha catalizzato l’attenzione e l’impegno di tutti i settori
dell’azienda.
“Ad ogni modo – fanno sapere dagli uffici della RAP – la relazione è giÃ
pronta e, seppur con un paio di giorni di motivato ritardo, verrà trasmessa
alla competente funzione del Comune di Palermo e ai nostri organi di
controllo interni per le consuete e previste asseverazioniâ€.
La semestrale evidenzia un miglioramento del risultato confrontando i due
trimestri. Nel primo la perdita ammontava a poco meno di due milioni (per
“Tra le cause di questi risultati – fanno sapere gli uffici contabili – si
rilevano sicuramente i maggiori costi che la Rap sta sostenendo per gli
abbancamenti dei rifiuti urbani nelle vasche 3ª bis e 4ª. Con il
susseguirsi delle varie ordinanze sindacali, l’azienda ha dovuto infatti
sobbarcarsi i costi di riapertura delle due vasche, ma anche i costi di
manutenzione dei mezzi e di tutte le attrezzature utilizzate a Bellolampo.
In aggiunta, in considerazione delle diverse morfologie delle due vecchie
vasche, si è dovuto noleggiare autocarri diversi, più grandi e più costosi,
tipo â€Dumper†(diversamente da quelli utilizzati in 6ª vasca tipo
“Adamoliâ€) e intensificare i viaggi, visto che la quantità di rifiuti
trasportati dal Dumper è di gran lunga inferiore. E ancora, utilizzando la
3ª e la 4ª vasca, che sono state riaperte, inevitabilmente si è sviluppato
maggiore flusso di percolato incrementando il costo del trasporto del
liquido che, invece, si era ovviamente ridotto perché oramai le vecchie
vasche erano chiuse non essendo più utilizzate da anni. Ai predetti costi
si aggiunge l’ecotassa da pagare quale tributo statale di abbancamentoâ€.
“Da quando sono arrivato – tiene a precisare il presidente della Rap
Giuseppe Todaro – ho fissato come obiettivo prioritario quello della
riduzione dei costi. Ma nonostante l’azienda abbia ottimizzato e contenuto
molte voci di spesa con misure correttive, specie in occasione dell’ultima
variante approvata ad aprile, scontiamo ancora un problema di maggiori
costi inevitabili, poiché necessari e obbligatori. Tuttavia – sottolinea il
presidente Todaro – va sempre ricordato che la perdita registrata è
comunque notevolmente inferiore e molto lontana dai 60-70 milioni che la
Rap e di conseguenza la Città di Palermo avrebbe dovuto sborsare se
avessimo continuato a portare i rifiuti fuori Palermo, anziché conferirli a
Bellolampo. Siamo consci che il piano di riequilibrio del Comune passa pure
da questo ennesimo sacrificio di Rap ma ci aspettiamo, dal Socio Unico,
l’attivazione di tutte le azioni necessarie e concordate per riequilibrare
entro fine anno il bilancio dell’Azienda. Il riequilibrio, in atto, è
ancora possibile. Avere risparmiato alla Città di Palermo e ai cittadini
ulteriori extracosti che potevano essere sostenuti se non si fossero
utilizzate le due vecchie vasche – conclude Todaro – in aggiunta ai 40
milioni degli anni 2019, 2020 e 2021 e per i primi mesi del 2022, è un dato
ineludibile, come ineludibile è la mancata consegna, a tutt’oggi, della 7 ª
vasca da parte della Regione. Tutto questo, ovviamente, ha portato in dote
una serie di costi non previsti, che non possono ricadere solo sulla Rap”
Annalisa Martorana