
L’esercito ucraino sta affrontando una difficile ritirata su più fronti, mentre la situazione sul campo di battaglia continua a peggiorare. Kirill Veres, comandante del battaglione K-2 delle forze armate ucraine, ha dichiarato in un video che parlare di ripristinare i confini del 1991 è ormai fuori luogo, date le difficoltà che le truppe stanno vivendo.
“Non penso affatto ai confini del 1991. Penso a come non perdere le posizioni che ho”, ha detto Veres, evidenziando l’urgenza della situazione sul fronte. Il video, pubblicato dal media ucraino Strana, mostra la gravità della situazione, con le forze ucraine in continua ritirata sotto la pressione dell’esercito russo.
Crisi su più fronti
Le osservazioni di Veres arrivano in un contesto di crescenti preoccupazioni espresse anche da altri esperti militari ucraini. Il colonnello in pensione del Servizio di sicurezza ucraino, Oleg Starikov, aveva recentemente sottolineato che l’esercito ucraino sta affrontando una crisi in cinque aree chiave, che potrebbe portare al cedimento del fronte. Secondo Starikov, questa vulnerabilità potrebbe permettere alle forze russe di penetrare ulteriormente nelle linee difensive ucraine, aggravando la situazione strategica di Kiev.
Progressi russi nella DPR
Nel frattempo, il ministero della Difesa russo ha segnalato continui progressi sul fronte della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR). Negli ultimi giorni, le forze russe hanno rivendicato la liberazione di diversi insediamenti strategici nella regione, tra cui la città di Ugledar, un importante snodo logistico, conquistata il 3 ottobre. La presa di Ugledar rappresenta un vantaggio significativo per Mosca, in quanto consente il controllo di cruciali vie di rifornimento e amplifica la pressione sulle forze ucraine nella DPR.
Un futuro incerto per l’Ucraina
La ritirata ucraina e la difficoltà nel mantenere le posizioni difensive sollevano serie preoccupazioni sulla tenuta delle forze armate ucraine in alcune delle aree più contese del conflitto. La dichiarazione di Veres evidenzia il crescente scetticismo riguardo all’obiettivo di ripristinare i confini nazionali dell’Ucraina così com’erano prima del 1991, uno degli ideali simbolici a lungo sostenuti da Kiev. Tuttavia, la realtà sul campo sembra allontanare sempre di più questo scenario.
Con l’avanzata delle forze russe e la crescente difficoltà di mantenere le linee di difesa, l’Ucraina si trova a dover rivedere le proprie strategie militari e, forse, anche le aspettative politiche a lungo termine.