
(AGENPARL) – lun 23 settembre 2024 *CRISI AUTOMOTIVE E SVILUPPO, SACCO: “VA DIFESO IL SETTORE, MA AL CONTEMPO
VA PENSATO UN DIVERSO MODELLO DI CRESCITA. PUNTIAMO SUL TURISMO E SULLE
INFRASTRUTTURE” Il sindaco di Roccasecca rilancia sull’area vasta del
Cassinate: “Essenziale come strumento di contrattazione e per ottenere
finanziamenti. Fare sponda con il Sud Pontino”*
“La crisi del settore dell’automotive è preoccupante ed è il riflesso di
dinamiche mondiali difficili da governare a livello locale. Combattiamo per
difendere lo stabilimento di Piedimonte San Germano, nel contempo però va
ripensato il modello di sviluppo del territorio”.
E’ quanto dichiara il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco che evidenzia:
“Roccasecca da tempo sta cercando di indirizzare l’economia locale verso la
valorizzazione del turismo e della cultura. Il modello operativo è quello
della candidatura a Capitale italiana della Cultura. Un modello di rete che
ha visto insieme trenta amministrazione comunali, la Provincia di
Frosinone, l’Università di Cassino. C’è stata un’eco nazionale che i suoi
frutti li ha prodotti. Sono nate diverse attività ricettizie, l’indotto del
flusso turistico è in crescita”.
“Questa proposta ha convinto e convince perché è una proposta di sistema:
San Tommaso D’Aquino, siamo nel Triennio a lui dedicato, Cicerone, San
Benedetto, i cammini, l’area archeologia di Aquinum. Le attività
imprenditoriali però vanno professionalizzate, non basta solo la
promozione, serve uno scatto in avanti da parte loro”.
“Per rendere attrattivo il territorio – argomenta Sacco – occorre
modernizzare le infrastrutture. La nostra terra è ferma da troppo tempo
mentre il mondo viaggia veloce. Roccasecca, di concerto con l’Università di
Cassino e l’allora Cosilam ha predisposto un progetto frutto di un
protocollo che si fonda su tre opere strategiche: la fermata Tav a San
Vito, già pronta da utilizzare anche come hub per le merci e per la
logistica, a 300 metri il casello autostradale e la direttrice Mof di
Fondi- Stellantis per poi congiungersi all’Abruzzo, dunque all’Adriatico
realizzando quel canale di collegamento con il Tirreno sempre auspicato”.
“Purtroppo la nostra provincia – dice ancora il sindaco di Roccasecca –
sconta l’eterna divisione tra nord e sud che alla fine impedisce a tutti i
progetti di andare a dama. Anche se a rimetterci di più siamo soprattutto
noi, che scontiamo anche la vicinanza con l’alto casertano dove è presente
una fiscalità di vantaggio che scoraggia dall’investire nelle nostre parti”.
“Cosa occorre fare a mio avviso? – conclude Sacco – Uscire dalla logica
dell’emergenza e del campanilismo, programmare e ragionare in ottica
territoriale. Soprattutto, bisogna garantire infrastrutture moderne. E
sarebbe opportuno riportare sul tavolo di discussione il tema dell’area
vasta del Cassinate, perché solo insieme possiamo avere più forza di
contrattazione, anche a livello di finanziamenti europei diretti. A
Frosinone già lo stanno facendo, noi lo abbiamo messo da parte questo
aspetto. Rilanciamolo, anche facendo sponda con l’area del sud pontino.
Potremmo essere un bacino economico e produttivo fondamentale per tutto il
Lazio meridionale”.