Mercoledì, la presidente del Perù, Dina Boluarte, ha dichiarato lo stato di emergenza in tre regioni colpite da un’ondata di incendi boschivi mortali, che stanno devastando vaste aree del Paese. Gli incendi, attivi da mesi, hanno causato la morte di almeno 16 persone, con oltre 140 feriti, e la distruzione di migliaia di ettari di foresta.
La crisi degli incendi boschivi
Secondo il National Institute of Civil Defense del Perù, attualmente sono in corso 34 incendi boschivi attivi, ma il bilancio totale degli incendi registrati dall’inizio dell’emergenza, a luglio, supera i 230. Questi incendi non solo hanno causato vittime, ma hanno anche colpito duramente il settore dell’allevamento, con la perdita di 337 animali.
Le tre regioni maggiormente colpite sono San Martín, Ucayali e Amazonas. Queste aree, situate nel cuore della foresta amazzonica peruviana, stanno affrontando una combinazione di siccità e incendi, che sta rendendo ancora più difficile controllare le fiamme. La presidente Boluarte ha sottolineato che le condizioni atmosferiche complicate, tra cui forti venti e alta umidità, stanno ostacolando l’intervento aereo per domare gli incendi.
Cause degli incendi: le pratiche agricole ancestrali
Boluarte ha espresso profondo rammarico per il fatto che molti degli incendi siano stati provocati dall’uomo. Circa l’80% dei roghi sarebbe stato avviato intenzionalmente, soprattutto a causa di pratiche agricole ancestrali volte a bruciare pascoli e preparare la terra per la coltivazione. Queste tecniche, sebbene facciano parte della tradizione culturale delle comunità locali, sono diventate particolarmente pericolose a causa delle condizioni ambientali estreme, come la siccità e il cambiamento climatico.
“Contate su di noi. Non siete soli. Ma non provochiamo altri incendi”, ha detto Boluarte, rivolgendosi alle comunità agricole del Paese. Il governo ha esortato i contadini a interrompere immediatamente l’uso del fuoco per prevenire ulteriori disastri.
Devastazione ambientale e crisi idrica
Gli incendi hanno finora devastato oltre 5.000 ettari (12.355 acri) di terreno, causando un grave impatto ambientale. La perdita di foreste e biodiversità si somma a una crisi idrica in corso, con diverse città del Paese rimaste senza acqua a causa di quella che gli esperti definiscono una delle peggiori siccità degli ultimi dieci anni.
In risposta all’emergenza, Boluarte ha inviato 20 tonnellate di aiuti umanitari a Iquitos, una delle città più colpite dalla carenza d’acqua. La mancanza di piogge sta rendendo estremamente difficile per le autorità risolvere rapidamente la crisi, peggiorando la condizione delle comunità colpite.
Conclusione
La situazione in Perù è estremamente grave, con incendi incontrollati che minacciano vite umane, habitat naturali e la sicurezza alimentare del Paese. Mentre il governo cerca di fronteggiare l’emergenza con risorse limitate, il problema degli incendi boschivi, aggravato dalle pratiche agricole tradizionali, evidenzia la necessità di soluzioni a lungo termine per proteggere le foreste peruviane e prevenire future tragedie.