
(AGENPARL) – gio 12 settembre 2024 Savigliano ricorda i “Ribelli” Barberis e Chiarofonte
Sabato 14 settembre la commemorazione dei due partigiani
fucilati per rappresaglia dai nazifascisti nel 1944
Così come recita la lapide posta in piazza Santarosa, Savigliano non dimentica «il sacrificio dei
partigiani Giuseppe Barberis ed Aldo Chiarofonte, fucilati per rappresaglia dai nazifascisti».
Sabato 14 settembre, dalle 10.30, ad 80 anni dall’uccisione dei due giovani saviglianesi,
l’Assessorato alla Cultura del Comune – in collaborazione con la sezione saviglianese dell’A.N.P.I –
organizza una cerimonia di commemorazione ai piedi dell’Arco di trionfo, dal titolo “Ribelli”.
In quello stesso punto dove nel 1944, in un giorno di pioggia, Barberis e Chiarofonte vennero
fucilati e lasciati a terra per l’intera giornata con accanto un cartello recante la scritta “Ribelle”.
La cerimonia prevede la deposizione di corone d’alloro, il saluto del sindaco Antonello Portera e
delle autorita? presenti e l’orazione da parte del prof. Giulio Ambroggio. Accanto alla parte
istituzionale, l’associazione Voci Erranti proporrà un quadro teatrale dal titolo “Il prezzo della
liberta?”, mentre gli studenti dell’“Arimondi-Eula”, “Cravetta-Marconi” e del Civico Istituto
Musicale G.B. Fergusio effettueranno alcune letture.
La cerimonia sarà accompagnata dagli interventi musicali del Complesso Bandistico “Citta? di
Savigliano”, diretto dal maestro Dante Costamagna, e della Corale Alpina “Rino Celoria”
diretta dalla maestra Silvana Ferrero, con la partecipazione di Anita Cordasco (voce solista).
La commemorazione del sabato sarà preceduta, nella mattinata di venerdì 13 settembre, da un
appuntamento riservato agli studenti. Alla Crosà neira, il dirigente dell’Arimondi-Eula Luca Martini
parlerà della “lotta per la liberta? in Italia e la Resistenza nel territorio saviglianese”.
«Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare alla commemorazione di questa triste pagina di
storia saviglianese – afferma il sindaco Antonello Portera –. I “Ribelli” Giuseppe Barberis ed Aldo
Chiarofonte, con il loro sacrificio, sono un esempio anche e soprattutto per le donne e gli uomini di
oggi. Come scritto sulla lapide posta sotto l’Arco di piazza Santarosa, il ricordo di queste vittime
eroiche deve restare eterno. Specie per le future generazioni».