
(AGENPARL) – lun 12 agosto 2024 COMUNE DI ORISTANO
Comuni de Aristanis
ORDINANZA SINDACALE N. 12 DEL 12/08/2024
OGGETTO:
Adozione di misure di prevenzione e di controllo della West Nile Disease (Febbre del Nilo
Occidentale), del virus Usutu e di altre malattie virali trasmesse da insetti vettori e da altri
artropodi (Arbovirosi), pericolose per l’uomo e animali
IL SINDACO
acquisita la comunicazione del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria della ASL di
si segnala che nel territorio della Provincia di Oristano, nello specifico nel Comune di San
Vero Milis e nel Comune di Oristano, è stata rilevata la circolazione dei virus della West
Nile Disease (Febbre del Nilo Occidentale) e del virus Usutu;
acquisita inoltre la correlata proposta del medesimo Dipartimento della ASL Oristano
comprendente l’adozione di misure di prevenzione e di controllo della West Nile Disease
(Febbre del Nilo), del virus Usutu e di altre malattie virali trasmesse da insetti e da altri
artropodi, pericolose per l’uomo e animali;
considerato che il territorio comunale è interessato da rilevanti infestazioni di zanzare
responsabili della trasmissione di malattie virali all’uomo e agli animali, tra cui i cavalli in
particolare;
constatato che gli interventi ordinari di disinfestazione attuati dagli Enti competenti nelle
strade ed altre aree pubbliche non risultano comunque sufficienti ad assicurare un
adeguato controllo degli insetti vettori rappresentati dalle zanzare, i cui focolai di sviluppo
larvale risultano localizzati nelle raccolte d’acqua stagnante anche in aree private quali
balconi e terrazzi, giardini, orti, vivai, cantieri edili, depositi di attività agricole, artigianali,
industriali e commerciali, ecc.
ravvisata la necessità di intervenire a tutela della salute e dell’igiene pubblica mediante
l’adozione di misure di prevenzione e controllo delle infezioni virali, con particolare
riferimento ai virus West Nile, Usutu, Chikungunya, Dengue, Zika, virus Toscana,
trasmessi tramite la puntura di insetti vettori;
considerato che, fatti salvi gli interventi di competenza del Servizio Sanitario Pubblico, gli
interventi principali per la prevenzione di queste malattie consistono nel potenziare
l’informazione affinché le persone che vivono nell’area comunale e provinciale interessata
da circolazione virale adottino le misure più idonee a ridurre il rischio di essere punte dalle
zanzare e nell’attuazione di misure per la riduzione della proliferazione delle zanzare
attraverso la rimozione delle raccolte d’acqua stagnante che favoriscono i focolai di
sviluppo delle larve delle zanzare nonché, in tutte le aree a maggior rischio sia pubbliche
che private, mediante trattamenti larvicidi e, in base a specifiche valutazioni, l’applicazione
di mirati trattamenti con adulticidi;
visto il Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arborvirosi (PNA)
2020–2025 nonché il correlato Pian regionale;
vista la Legge Regionale 11 settembre 2020, n. 24 recante “Riforma del sistema sanitario
regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia. Abrogazione della legge
regionale n. 10 del 2006, della legge regionale n. 23 del 2014 e della legge regionale n. 17
del 2016 e di ulteriori norme di settore”;
locali”) e le successive modifiche e integrazioni, in particolare l’art. 50 concernente le
competenze del Sindaco quale “rappresentante della comunità locale”, “in caso di
emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale”;
INFORMA
L’intero territorio della Regione Sardegna è classificato tra le aree ad Alto Rischio di
trasmissione del virus della West Nile Disease. La sorveglianza attuata su uccelli stanziali
e selvatici, zanzare, cavalli e uomo, ha evidenziato, ormai da diversi anni, la circolazione
del virus della West Nile.
In particolare, si sottolinea che anche il territorio della Provincia di Oristano è attualmente
interessato dalla circolazione del virus della West Nile e del virus Usutu.
La West Nile Disease (WND) o Febbre del Nilo Occidentale, è una malattia causata da un
virus trasmesso dalle zanzare capace di causare forme asintomatiche, forme simil
influenzali e, nei casi più gravi, meningo-encefalite negli uccelli, negli equidi e nell’uomo
(forme neuro-invasive). Il virus può infettare anche cani, gatti, conigli e altri animali ma in
tali specie non è riscontrabile sintomatologia clinica.
I serbatoi del virus sono, esclusivamente, gli uccelli, sia migratori che stanziali, e le
zanzare. Gli uccelli in particolare sono i principali serbatoi e amplificatori del virus e
svolgono un ruolo essenziale nella diffusione del virus in nuove aree geografiche anche tra
loro distanti.
Essendo una malattia trasmessa tramite le zanzare infette, che fungono da vettori del
virus, si manifesta con un andamento per lo più stagionale, in particolare nel periodo
estivo-autunnale coincidente con la massima attività dei suddetti insetti pungitori.
Differenti generi e specie di zanzare (principalmente Culex pipiens o zanzara comune) si
infettano pungendo gli uccelli infetti (uccelli viremici) e trasmettono il virus con le
successive punture ad altri uccelli (ciclo primario di trasmissione zanzara-uccello-zanzara).
In particolari condizioni ecologiche e climatiche, specialmente nel periodo con elevata
attività degli insetti pungitori, le zanzare infette possono trasmettere il virus anche a
mammiferi ospiti accidentali, tra cui l’uomo e il cavallo (ciclo secondario o epidemico di
trasmissione).
Allorché cavalli e uomo sono interessati dall’infezione virale, il ciclo evolutivo della malattia
non riesce a perpetuarsi in quanto nei mammiferi il virus non raggiunge, nel sistema
circolatorio, concentrazioni sufficientemente elevate per infettare le zanzare vettori e
trasmettere la malattia ad altri soggetti: per tale motivo sia l’uomo che i cavalli sono
considerati “ospiti terminali dell’infezione” o anche “ospiti accidentali a fondo cieco”,
incapaci di trasmettere l’infezione ad altri uomini o ad altri cavalli (tranne nei casi di
donazioni di sangue, emocomponenti, organi e tessuti se non sottoposti a preventivo
controllo di laboratorio. È stata inoltre descritta anche la trasmissione dalla madre al
bambino durante la gravidanza, il parto e l’allattamento).
In altri termini, la zanzara comune Culex pipiens, il vettore principale del virus, non si
infetta pungendo un essere umano o un cavallo portatori del virus, ma può trasmettere ad
essi il virus solamente dopo averlo acquisito da uccelli infetti (serbatoi naturali del virus)
nei quali si sviluppa una elevata e duratura viremia (ossia un’elevata presenza di virus nel
sangue).
Le zanzare adulte non si allontanano molto dai siti di riproduzione ossia dalle raccolte
d’acqua stagnante ove vengono depositate le uova e dalle quali schiudono le larve che si
accrescono in acqua sino allo stadio di pupa (ultimo stadio acquatico). Per prevenire la
loro proliferazione e le loro punture, occorre in primo luogo evitare la formazione di
raccolte d’acqua stagnante ed attuare trattamenti larvicidi.
Nell’uomo l’infezione da West Nile Disease decorre senza alcun sintomo nell’80% circa dei
casi. Nel restante 20% circa si verifica una sintomatologia simil-influenzale, nota appunto
come febbre di West Nile avente un decorso di circa una settimana caratterizzata da un
periodo di incubazione di 2-14 giorni, con febbre, cefalea, dolori muscolari e articolari,
possibili eruzioni cutanee e linfonodi ingrossati.
In meno dell’1% dei casi, in particolare nei soggetti anziani e nei soggetti
immunocompromessi, la malattia si può manifestare come forma neuro-invasiva con
sintomi neurologici: febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento,
tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti
neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa uno su mille) il virus può
causare una meningo encefalite letale. Il rischio della forma neuro-invasiva aumenta con
l’età in particolare dopo i 60 anni. I rari casi di decessi sono correlati all’età avanzata, alla
concomitante presenza di altre patologie o a situazioni di immuno-compromissione.
Anche nei cavalli la gran parte dei casi decorre in forma asintomatica: è stato stimato che
circa il 10% degli animali infetti sviluppa la forma clinica simil influenzale e, in minor
percentuale, la forma neuro-invasiva con sintomatologia neurologica (debolezza degli arti
posteriori, paralisi o paresi degli arti con incapacità a mantenere la stazione quadrupedale,
fascicolazioni muscolari, deficit propriocettivi, cecità, ptosi del labbro inferiore o
paralisi/paresi dei muscoli labiali o faciali, digrignamento dei denti).
Qualsiasi manifestazione di sintomatologia nervosa nell’uomo e negli equidi deve essere
immediatamente denunciata alla ASL per gli opportuni esami diagnostici.
In campo umano non esiste un vaccino per i virus della West Nile e Usutu così come non
esiste una specifica terapia.
Per gli equidi esiste la possibilità della vaccinazione contro la West Nile oltre alle misure
preventive generali volte a limitare il contatto con gli insetti vettori (utilizzo di zanzariere nei
box, applicazione di insetto repellenti, interventi ambientali volti ad eliminare, per quanto
possibile, i ristagni d’acqua sede di sviluppo larvale delle zanzare).
Il meno noto virus Usutu (USUV) è anch’esso capace di indurre sia mortalità significativa
tra le popolazioni di alcune specie di uccelli sia sintomi nell’uomo anche se la capacità di
indurre forme cliniche neuro-invasive sembra essere, ad oggi, limitata a poche e
sporadiche segnalazioni.
I due virus West Nile e Usutu condividono cicli di trasmissione simili ovvero si trasmettono
tra uccelli nonché tra uccelli e mammiferi per il tramite di zanzare infette che fungono da
vettori ponte (soprattutto del genere Culex) pertanto è previsto un approccio congiunto per
la prevenzione delle infezioni da questi due virus.
Si sottolinea ulteriormente che i virus West Nile e Usutu non si trasmettono alle persone
tramite altre persone infette: gli unici modi possibili di contagio della malattia da uomo a
uomo sono rappresentati dalle donazioni di sangue ed emocomponenti, organi e tessuti se
non sottoposti a preventivo controllo di laboratorio e, raramente, trasmissione
transplacentare e allattamento. Infatti, diversamente da quanto avviene negli uccelli, la
concentrazione del virus nel sangue umano (viremia) non è sufficiente a infettare
nuovamente le zanzare vettori del virus.
L’attività di sorveglianza attuata dai Servizi Medici e Veterinari della ASL e dell’Istituto
Zooprofilattico, con la collaborazione dell’Ente Provincia, del Corpo Forestale dello Stato,
dell’Agenzia Forestas e dei Cittadini, ha come principale obiettivo l’individuazione, il più
precocemente possibile, della circolazione virale negli uccelli (principali serbatoi del virus)
e nelle zanzare vettori nonché l’individuazione precoce del passaggio del virus dagli uccelli
all’uomo e agli equidi per il tramite delle zanzare.
Le attività di sorveglianza messe in atto comprendono la sorveglianza su uccelli stanziali
appartenenti a specie bersaglio, la sorveglianza su uccelli selvatici rinvenuti morti o
moribondi, la sorveglianza entomologica sugli insetti vettori rappresentati dalle zanzare,
tramite apposite trappole, la sorveglianza dei casi di sintomatologia nervosa negli equidi
(solo West Nile) e la sorveglianza dei casi umani (malattia neuro-invasiva e/o infezioni
recenti da West Nile e da Usutu).
I diversi Enti coinvolti nella sorveglianza sugli uccelli nonché i cittadini possono telefonare
sottoporre ad analisi di laboratorio.
La conferma della circolazione del virus negli uccelli (serbatoi del virus), nelle zanzare
(insetti vettori), nei cavalli e nell’uomo (entrambi ospiti accidentali a fondo cieco), deve
condurre ad un rafforzamento delle misure di prevenzione nel campo della sanità pubblica,
soprattutto mediante campagne informative per ridurre il rischio delle punture delle
zanzare, attività mirate a ridurre la popolazione delle zanzare (eliminazione dei focolai
larvali rimovibili, trattamenti larvicidi e/o copertura dei focolai larvali non rimovibili,
trattamenti con adulticidi solo in fase emergenziale ed in maniera circoscritta), attivazione
delle misure di prevenzione e controllo specifiche sulle donazioni di sangue ed
emocomponenti, organi e tessuti in campo umano mediante sistematici esami di
laboratorio.
La lotta al vettore dovrebbe essere preferibilmente pianificata con soluzioni gestionali
mirate alla rimozione delle raccolte d’acqua stagnante ovvero con la ricerca e rimozione
dei focolai di sviluppo delle larve delle zanzare, la bonifica ambientale, l’impiego di prodotti
larvicidi nei focolai che non possono essere rimossi o bonificati e l’utilizzo di prodotti
adulticidi solamente in situazioni emergenziali.
Oltre che nelle aree pubbliche, è importante che i focolai di proliferazione larvale siano
eliminati anche nelle aree private, soprattutto in aree urbane per cui risulta particolarmente
importante che anche i cittadini partecipino attivamente nell’eliminazione dei siti di
riproduzione delle zanzare evitando le raccolte d’acqua stagnante.
In caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica, il Sindaco, in accordo con le autorità
sanitarie competenti, può, tra l’altro, adottare una specifica “Ordinanza contingibile e
urgente” che avvisi la popolazione sui potenziali rischi di contagio e che indichi l’urgente
necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio e
dell’ambiente mediante opportune misure di bonifica e di igiene ambientale a cui anche la
cittadinanza deve attenersi (eliminazione dei focolai di sviluppo delle larve di zanzare,
trattamento e/o copertura dei focolai larvali inamovibili), con la previsione, se necessario,
di consentire l’accesso alle aree private da parte degli operatori dell’impresa di
disinfestazione.
Si evidenzia che il controllo delle infestazioni da insetti vettori e da altri artropodi è utile a
prevenire anche numerose altre infezioni virali che interessano l’uomo tra le quali si citano
le infezioni da virus Dengue, Chikungunya e Zika trasmesse principalmente dalla
cosiddetta “zanzara tigre” (Aedes albopictus particolarmente attiva in orari diurni),
l’infezione dal virus Toscana trasmesso da pappataci (insetti simili a zanzare di piccole
dimensioni: Phlebotomus perniciosus e Phlebotomus perfiliewi) e l’encefalite virale da
zecche (quest’ultimo virus è, invece, trasmesso dalle zecche ed infetta l’uomo e diverse
specie animali).
I cittadini, in particolare se appartenenti alle categorie a rischio (soggetti anziani e soggetti
immunocompromessi), devono prestare particolare attenzione a proteggersi dalle punture
delle zanzare in quanto responsabili della trasmissione di diversi virus;
ORDINA
Agli Enti competenti in materia di sanità pubblica, emergenze sanitarie, tutela ambientale,
gestione del territorio:
• Di potenziare l’informazione affinché le persone che vivono o lavorano nell’area
provinciale interessata da circolazione virale adottino le misure più idonee per
ridurre il rischio di essere punte dalle zanzare, collaborino alle attività di rimozione
dei focolai larvali e all’effettuazione dei trattamenti larvicidi nei focolai non rimovibili
nelle aree private ovvero adottino le misure per la riduzione della proliferazione
delle zanzare attraverso la rimozione delle raccolte d’acqua stagnante che
favoriscono i focolai di sviluppo delle larve delle zanzare nonché, in tutte le aree a
maggior rischio, mediante trattamenti larvicidi e, solo secondariamente e in maniera
circoscritta, trattamenti adulticidi;
• Di intensificare le attività di bonifica e di igiene ambientale mediante eliminazione
dei focolai larvali rimovibili, trattamenti larvicidi e/o copertura dei focolai non
rimovibili presenti nel territorio su suolo pubblico (ristagni d’acqua presso caditoie,
tombini, bocche di lupo, ecc.);
• In presenza di cluster di 2 o più casi umani di forme neuroinvasive, la cui
correlazione spaziotemporale sia stata confermata mediante indagine
epidemiologica, occorre intensificare le attività di contrasto al vettore su tutta l’area
interessata, che va calcolata a partire dalle abitazioni più esterne del cluster di casi
e con metodologie ed ambiti dettagliati nell’Allegato 8 del Piano nazionale
Arbovirosi, prevedendo:
o l’intensificazione delle attività di eliminazione dei focolai larvali e degli
interventi larvicidi nei focolai non rimovibili;
o in ambiente estesamente o mediamente urbanizzato procedere
eventualmente con interventi adulticidi straordinari.
• Di valutare l’applicazione di interventi mirati di disinfestazione con adulticidi in
particolari siti ove si concentrano soggetti a maggior rischio di contrarre o
sviluppare forme neuroinvasive di WND (ospedali, strutture residenziali protette,
centri di aggregazione per anziani ecc.) o in occasione di eventi che possano
richiamare grandi numeri di persone (feste, fiere o sagre) che si svolgano tra il
crepuscolo e la notte (l’attività di controllo dei vettori andrà eseguita secondo le
dell’Allegato 8 del Piano Nazionale Arbovirosi);
• Di collaborare per il posizionamento delle trappole per la ricerca entomologica nelle
sedi indicate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e dal Servizio
veterinario della ASL Oristano;
• Di collaborare con la Provincia di Oristano e con il Comune per tutte le operazioni di
disinfestazione e di lotta agli insetti vettori.
• Di segnalare al Servizio Veterinario Sanità Animale della ASL di Oristano, ai numeri
presenza di uccelli morti o moribondi affinché si possano eseguire gli esami di
laboratorio per l’accertamento dei virus trasmessi da insetti vettori.
Ai privati cittadini, ai responsabili di attività industriali, artigianali, commerciali, di
coltivazione di piante e fiori e altre attività agricole, specialmente se all’interno dell’area
urbana o in aderenza ad essa:
• Di non abbandonare neanche temporaneamente negli spazi aperti pubblici e privati,
compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, oggetti e contenitori di qualsiasi natura e
dimensione (copertoni, bottiglie, lattine, bidoni, barattoli, sottovasi, ecc.) nei quali
possano accumularsi e ristagnare acqua in quanto potenziale sede di sviluppo delle
larve di zanzare;
Di procedere, ove si tratti di contenitori o serbatoi non abbandonati, alla loro
chiusura mediante coperchi o teli e, qualora non praticabile, favorire per quanto
possibile il regolare ricambio di acqua o lo svuotamento settimanale per evitare lo
sviluppo dei focolai di larve di zanzare nelle acque stagnanti; se i contenitori e i
serbatoi non sono in uso, procedere alla loro sistemazione in modo da evitare
accumuli idrici o procedere allo svuotamento delle eventuali raccolte d’acqua con
cadenza almeno settimanale;
• Di svuotare le fontane e le piscine non in esercizio o di evitare il ristagno di acqua;
• Di tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, da sterpi e rifiuti di ogni
genere, e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque piovane o di qualsiasi
altra provenienza;
• Di provvedere alla sistemazione del suolo in modo da evitare, per quanto possibile,
raccolte di acqua come, per esempio, in caso di attività di scavo nei cantieri, in
campo agricolo ecc.;
• Di sistemare i materiali di diversa natura (pneumatici, materiali vari compresi i
materiali di scarto o di risulta) in modo tale da evitare il formarsi di raccolte d’acqua,
mediante il loro stoccaggio in locali coperti oppure all’aperto mediante utilizzo di
apposite coperture; in caso di inevitabili raccolte idriche stagnanti, si dovrà
procedere, se le condizioni lo consentono, al loro svuotamento con cadenza
almeno settimanale;
RACCOMANDA
Ai cittadini di adottare le misure più idonee per ridurre il rischio delle punture di zanzare e
per ridurne al minimo la popolazione:
• All’aperto, in particolare dal crepuscolo e sino all’alba, indossare abbigliamento
protettivo di colore chiaro che copra la maggior parte del corpo (camicie a maniche
lunghe, pantaloni o gonne lunghi, calze);
• Di utilizzare all’aperto, con moderazione, insetto repellenti cutanei da spruzzare o
spalmare sulle parti scoperte del corpo; è necessario, comunque, attenersi
scrupolosamente alle norme indicate sui foglietti illustrativi dei prodotti repellenti,
non utilizzarli sulle mucose o su regioni cutanee in presenza di lesioni e porre
particolare attenzione al loro impiego sui bambini e donne in gravidanza e in
allattamento;
• Di alloggiare in stanze dotate di zanzariere alle finestre ed alle porte d’ingresso
avendo cura di controllare che queste siano integre e ben chiuse;
• In caso di presenza di zanzare in ambienti interni, vaporizzare spray a base di
piretro o di altri insetticidi per uso domestico, oppure utilizzare diffusori di insetticida
elettrici, areando bene i locali prima di soggiornarvi.
• Di eseguire frequenti pulizie dell’acqua presente nelle caditoie ovvero in tombini,
griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche o altre raccolte di
acqua stagnante, ricorrendo, qualora non sia sufficiente la bonifica ambientale volta
alla rimozione dei focolai di sviluppo delle larve di zanzare, al trattamento con
prodotti larvicidi (preferibilmente un trattamento entro 7 giorni dopo ogni
precipitazione atmosferica previa pulizia);
• Di eseguire frequenti pulizie dell’acqua presente nei sottovasi di piante e fiori (per
esempio contenitori e sottovasi presenti in cimitero) o in altri contenitori o procedere
alla sostituzione dell’acqua con cadenza almeno settimanale e, qualora non
sufficiente, al trattamento con prodotti larvicidi;
• In caso di rinvenimento di uccelli morti o moribondi per strada, in un parco o in
qualsiasi altro luogo, segnalarne la presenza al Servizio Veterinario della ASL di
560361 (Ghilarza) affinché si possano eseguire gli esami di laboratorio per
l’accertamento dei virus trasmessi da insetti vettori.
AFFIDA
al Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria della ASL di Oristano, alla Polizia
Municipale, alle altre Forze di Polizia, ognuno per le proprie competenze, il compito di
vigilare sull’osservanza del presente Provvedimento.
AVVISA
La responsabilità per le inadempienze alla presente Ordinanza è attribuita ai proprietari o
ai conduttori dell’area, che risultano avere titolo per disporre legittimamente del luogo in
cui le inadempienze saranno riscontrate.
Le violazioni alla presente ordinanza, quando non costituiscano violazioni di altre leggi o
regolamenti, sono passibili della sanzione amministrativa pecuniaria da €. 25,00 sino ad €.
INFORMA
Che, ai sensi dell’art. 3, comma 4 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 (“Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”)
contro la presente Ordinanza può essere presentato:
• ricorso giurisdizionale al TAR Sardegna entro 60 giorni dalla data di notifica o
notorietà del presente Provvedimento (Legge 6 dicembre 1971, n. 1034
“Istituzione dei tribunali amministrativi regionali” e D.lgs. 2 luglio 2010, n. 104
“Codice del Processo Amministrativo”);
• ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, nel termine di 120 giorni
dalla data di notifica o notorietà del presente Provvedimento (D.P.R. 24
novembre 1971, n. 1199 “Semplificazione dei procedimenti in materia di
ricorsi amministrativi”).
DISPONE
Che la presente Ordinanza sia pubblicata all’Albo Pretorio e sul sito internet del Comune e
che le misure di prevenzione e controllo descritte siano incrementate nel periodo di
maggiore attività degli insetti vettori (da aprile a dicembre di ogni anno).
La trasmissione della presente Ordinanza a:
? Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria – ASL Oristano;