
(AGENPARL) – gio 01 agosto 2024 Inaugurate all’ospedale di Forlì due Gamma Camere
e una Risonanza Magnetica Nucleare con intelligenza
artificiale
Un investimento complessivo di due milioni e trecentocinquantamila euro
Sono state inaugurate oggi, all’ospedale “Morgagni – Pierantoni” di Forlì, due
nuove Gamma Camere ed una Risonanza Magnetica Nucleare dotata di
intelligenza artificiale, acquisite con due milioni e
trecentocinquantamila euro di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza (PNNR),
Erano presenti alla cerimonia Gianluca Zattini, Sindaco di Forlì, Tiziano
Carradori, Direttore Generale dell’Ausl Romagna, Mons. Livio Corazza, Vescovo
di Forlì- Bertinoro, Giorgio Martelli, Direttore della Direzione Medica del Presidio
Ospedaliero di Forlì, Stefano Sanniti, Direttore della UO Fisica Medica e
Ingegneria Clinica di Ausl Romagna, Emanuela Giampalma, Direttrice del
Dipartimento Diagnostica per Immagini di AUSL Romagna, Federica Matteucci,
Direttrice della UO Medicina Nucleare di AUSL Romagna .
I nuovi macchinari, che vanno a sostituire quelli precedentemente in uso, sono
stati acquistati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR),
nell’ambito del programma aziendale di ammodernamento delle
apparecchiature biomediche all’interno delle strutture sanitarie romagnole, per
fornire risposte sempre più puntuali ai bisogni di salute della popolazione.
L’installazione di queste nuove tecnologie rientra in un ampio programma di
investimenti tecnologici, di oltre 16 milioni di euro, finanziato con i fondi del
PNNR ed in corso da marzo 2023, per il rinnovo del parco tecnologico dell’Ausl
della Romagna. In totale sono 33 le nuove apparecchiature per la diagnostica
di precisione previste in tutti i presidi ospedalieri romagnoli, quindi nell’ambito
di Ravenna (compresi Faenza e Lugo), Forlì, Cesena e Rimini (comprese
Cattolica e Santarcangelo), in sostituzione di macchinari obsoleti, di cui è stata
programmata la dismissione.
Le due Gamma Camere SPECT–TC installate presso la Medicina Nucleare
dell’ospedale di Forlì
“Le due nuove apparecchiature che inauguriamo oggi – spiega la dottoressa
Federica Matteucci – rappresentano un’importante innovazione
tecnologica, poiché consentono di effettuare diagnosi sempre più
accurate e precise, garantendo tempi di scansione ridotti e riducendo
il disconforto per i pazienti.
In particolare appaiono indispensabili nella definizione dei piani di trattamento
nell’ambito della terapia delle lesioni epatiche poiché la possibilità di
coniugare, in una sola acquisizione, le informazioni morfologiche fornite dalla
TC con quelle funzionali date dalla gamma camera, consente di raggiungere
la massima efficacia terapeutica sulla lesione, risparmiando i tessuti
sani circostanti.
Con l’installazione delle apparecchiature sono state rimodernate anche le
due sale diagnostiche, ponendo particolare attenzione all’umanizzazione
degli ambienti, con l’allestimento di nuove pareti decorate da paesaggi
rilassanti e plafoniere a soffitto, che riproducono una visione realistica del cielo,
allo scopo di creare spazi più accoglienti e piacevoli per i pazienti, durante la
loro permanenza in reparto. Attualmente è in corso di attivazione anche la
gara per la sostituzione della TC/PET dell’ospedale di Forlì”
L’ Unità Operativa di Medicina Nucleare di Forlì – Faenza
L’UO Medicina Nucleare della Romagna è un’unità operativa complessa,
dislocata su più sedi: Cesena, Forlì e Faenza. Dispone di un organico di 11
medici, un coordinatore tecnico, 17 TSRM (Tecnici Sanitari di Radiologia
medica) e 8 infermieri. E’ sede formativa per specializzandi in Medicina
Nucleare dell’Università di Ferrara.
Eroga prestazioni sia di medicina nucleare tradizionale che di PET/TC,
utilizzando diversi tipi di tracciante in relazione alla patologia da studiare: in
generale FDG nella stragrande parte della patologia oncologica, ma anche
18F-Colina nell’ambito dell’iperparatiroidismo, F-PSMA nel caso di tumori della
prostata e traccianti per amiloide per la diagnosi precoce di Alzheimer.Inoltre è
tuttora attivo, presso l’Ospedale degli Infermi di Faenza, un ambulatorio per la
diagnostica ecografica di tiroide e paratiroide a cadenza bisettimanale a
gestione dei Dirigenti Medici della SS.
Più recentemente è stata implementata la nuova attività di
radioembolizzazione intrarteriosa (Tare, acronimo di Trans Arterial
Radioembolization) per il trattamento dei tumori epatici, in particolare
dell’epatocarcinoma, in collaborazione con l’UO Radiologia e l’UO Fisica
Sanitaria, oltre al coinvolgimento dei professionisti delle UU.OO. Chirurgia,
Medicina Interna e Gastroenterologia.
La Risonanza Magnetica 1,5 Tesla con intelligenza artificiale presso la
Radiologia di Forlì
“Le caratteristiche cliniche della nuova Risonanza Magnetica – spiega la
prof.ssa Emanuela Giampalma – presentano un Campo magnetico di 1,5
Tesla, ideale per le tecniche avanzate di imaging RM su tutti i distretti
anatomici: neurologico, addominale, toracico, cardiaco, senologico,
muscoloscheletrico.
Il gantry BIG-Bore, da 70 cm, massimizza il comfort del paziente e riduce il
rumore durante l’acquisizione. La riduzione dei tempi di esecuzione degli esami
con minore permanenza del paziente all’interno del gantry determina benefici
per i pazienti che soffrono di ansia e claustrofobia. L’ Intelligenza artificiale
consente di migliorare il rapporto Segnale/Rumore fino al 60%,
rendendo le immagini più nitide. Ottiene inoltre ottimi risultati nella
visualizzazione delle lesioni traumatiche in tempi più brevi, lesioni artrosico-
degenerative, lesioni infiammatorie, visualizzazione e caratterizzazione delle
lesioni neoplastiche, valutazione quantitativa di steatosi ed emocromatosi
epatica..“
Unità Operativa di Radiologia di Forlì
L’Unità Operativa di Radiologia di Forlì ha una sede principale nell’ospedale di
Forlì e tre sedi periferiche nella Casa della Comunità di Forlimpopoli, Casa della
Comunità di Modigliana e Ospedale di Santa Sofia, attualmente sede di CAU.
Da marzo 2024 è un’ Unità Operativa a Direzione Universitaria (Università
di Bologna – sede di Forlì) e dispone di un organico di 24 medici, 48 TSRM
(Tecnici Sanitari di Radiologia medica), 14 infermieri e 4 OSS (operatori socio
sanitari). Ha anche una convenzione con l’ Università di Ferrara,in rete
formativa, per specializzandi in Radiologia. Nel 2023 ha effettuato circa
160.000 indagini diagnostiche. Nell’ambito della radiologia
interventistica, invece, l’attività della sala angiografia, svolta nel 2023 dai
Radiologi interventisti, è stata di circa 1700 procedure. A queste si
aggiungono le attività svolte in collaborazione con chirurgia vascolare,
urologia, pneumologia, nefrologia.