
(AGENPARL) – lun 29 luglio 2024 Prot. n.______ Federico Marini
CONDIZIONATORI-RISPARMIO ENERGETICO – Ecco i 14 consigli
di ENEA e Confartigianato Impianti per risparmiare sulla climatizzazione
estiva. Giuseppe Tatti (Delegato Impianti Confartigianato Sardegna): “Fare
attenzione nell’acquisto, nell’installazione e nell’uso delle apparecchiature per
evitare impennate delle bollette. Servirsi sempre di imprese certificate”. 350mila
gli impianti installati nell’Isola.
Associazioni Il caldo, si sa, non è amico delle bollette, già ampiamente esplose a causa del caro
Territoriali energia che perdura da più di due anni. Inoltre, il termometro impazzito e l’afa fanno
Sud Sardegna
aumentare l’uso degli oltre 350mila gli impianti di condizionamento, installati nelle
Cagliari abitazioni, nei negozi e nelle attività produttive della Sardegna, che rimangono accesi,
Via Riva Villasanta 241
Per tentare di contenere il conto che, inevitabilmente, la calura estiva potrà
Oristano
Via Campanelli, 41 presentarci, gli impiantisti di Confartigianato Sardegna suggeriscono di applicare i 14
Nuoro conoscere il proprio impianto domestico, fare il check up domestico, effettuare la
Via Brig.Sassari, 37 manutenzione regolare, prestare attenzione alla classe energetica, sceglie la tecnologia
inverter, prestare attenzione agli incentivi e alla posizione, chiudere le finestre e le
Sassari persiane nelle ore più calde, non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità,
Via Alghero, 30
utilizzare termostati programmabili, ridurre gli apporti termici delle apparecchiature,
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 valutare l’abbinamento di pompa di calore e fotovoltaico.
nell’Isola il 59,9% degli immobili utilizza il sistema di condizionamento caldo/freddo
(ovvero la climatizzazione unica per estate e inverno), contro una media italiana del
48,8%. All’interno di questa percentuale, l’82,9% sono pompe di calore fisse o portatili,
il 13,2% sono condizionatori utilizzati solo per raffreddamento e il 3,9% è costituito da
impianti centralizzati. L’Isola è terza in Italia per dotazione di sistemi di
condizionamento, dopo Veneto e Sicilia. Nei mesi più caldi i condizionatori rimangono
accesi in media 6 ore e 17 minuti al giorno; rimangono accesi per circa tre ore nel
pomeriggio, poco più di due ore la notte e circa 1 ora la mattina. Gli impianti di
condizionamento centralizzato o autonomi rimangono accesi più a lungo (7 ore e 11
minuti) rispetto agli apparecchi singoli di solo raffreddamento (6 ore e 7 minuti) o di
caldo/freddo (6 ore e 1 minuto). Le famiglie con almeno una persona anziana accendono i
condizionatori quasi 30 minuto in meno rispetto alle restanti famiglie. Nel pomeriggio gli
anziani soli (65anni e più) li accendono per circa 20 minuti delle restanti famiglie, mentre
li accendono di meno la notte.
“Non tutti i dispositivi utilizzati per il raffrescamento sono uguali – avverte
Giuseppe Tatti, impiantista e dirigente regionale di Confartigianato Imprese
Confartigianato Imprese Sardegna
Sardegna – grazie ai rendimenti elevati, i climatizzatori a pompa di calore ad alta
efficienza richiedono meno energia rispetto ai condizionatori di vecchia generazione,
riducendo le bollette e contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 e l’impatto
ambientale”. “Esistono fondamentalmente due tipi di condizionatori-climatizzatori in
commercio: condizionatore fisso, condizionatore portatile – prosegue Tatti – a sua volta,
ciascun modello di condizionatore, fisso o portatile che sia, ha diversa potenza e diversa
classe energetica”. “Da cosa dipende il consumo di un condizionatore? Il consumo di un
condizionatore dipende da diversi fattori, che andrebbero sempre verificati prima
dell’acquisto – sottolinea il dirigente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna
– ecco un elenco dei principali: tipologia (fisso o portatile); potenza; classe energetica;
presenza o meno di tecnologia inverter. Quanto consuma un condizionatore all’ora è una
domanda che può trovare risposta consultando la scheda dell’apparecchio. In
particolare, si deve ricercare il dato relativo al consumo energetico massimo e minimo in
modalità di raffreddamento. Per questo bisogna prestare la massima attenzione durante
l’acquisto, l’installazione e nell’uso e servitevi sempre di imprese certificate”. ”Un
fattore estremamente importante per ottenere un sostanziale risparmio – prosegue – è il
fatto di installare un unità correttamente dimensionata, sembra scontato ma i clienti che
acquistano in modo autonomo spesso comprano un unità più grande “in modo da essere
tranquilli”, ottenendo un confort ambientale non soddisfacente e annullando il vantaggio
di avere una macchina inverter, ossia, quella macchina raggiunge troppo rapidamente
la temperatura richiesta e il compressore non riesce a modulare, quindi inizia a lavorare
come i vecchi ON – OFF”.
Gli impiantisti sottolineano anche come ogni tipologia di unità abbi il suo utilizzo:
un condizionatore portatile è utile a risolvere una emergenza o un utilizzo saltuario
mentre uno fisso di fascia media può essere consigliato in un appartamento che ha un
utilizzo saltuario. Nelle abitazioni principali, quando possibile, bisogna prestare una
particolare attenzione alla classe energetica, un errore di dimensionamento o una unità
non adatta può incidere in modo importante nel bilancio energetico annuale.
“In ogni caso, condizione essenziale, prima di avviare il “sistema” di
raffrescamento – ricorda – è quella di procedere alla verifica del loro corretto
funzionamento, al controllo di eventuali perdite di gas refrigerante e alla pulizia e
sanificazione dei filtri e di quanto potrebbe esser stato accumulato (polvere, allergeni o
agenti patogeni) nel corso del periodo invernale e che, alla loro riaccensione, potrebbero
venire immessi nell’ambiente in cui viviamo e quindi li potremmo respirare”. “Verifiche –
conclude Tatti – che è bene evitare di fare da soli, soprattutto nei casi di controllo sulle
perdite che, come per le installazioni di nuovi condizionatori, devono essere eseguiti
esclusivamente da persone e ditte in possesso dell’obbligatoria certificazione che attesta
l’idoneità a maneggiare gas refrigeranti, ritenuti, in parte, responsabili di danni
all’ambiente”.
Ecco i 14 consigli pratici che i tecnici ENEA e gli Impiantisti di
Confartigianato Sardegna suggeriscono di adottare nell’utilizzo delle pompe di
calore per la climatizzazione estiva, in modo da massimizzare i benefici ambientali e
i risparmi energetici.
Confartigianato Imprese Sardegna
Manutenzione regolare
Come qualsiasi altro elettrodomestico, anche il climatizzatore richiede pulizia e
manutenzione per funzionare correttamente. Inoltre, è importante controllare la tenuta del
circuito del gas. Se il condizionatore non viene manutenuto correttamente, tende a
lavorare sotto sforzo, consumando fino al 30% in più di energia elettrica rispetto ai
parametri di fabbrica. La normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli
periodici per gli impianti con una potenza superiore a 12 kW per quelli estivi e a 10 kW
per quelli invernali. Oltre all’aspetto energetico, è importante sottolineare che nei filtri
dell’aria e nelle ventole si annidano più di frequente muffe e batteri dannosi per la salute,
tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale.
Attenzione alla classe energetica
La scelta del climatizzatore rappresenta un requisito chiave per diminuire i consumi
e ridurre il costo in bolletta. Indipendentemente dalla tecnologia, per minori consumi ed
emissioni di CO2 sono sempre da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A.
Il consumo energetico annuo indicato sull’etichetta energetica è relativo a 1.400 ore di
funzionamento in modalità riscaldamento e 350 in modalità raffrescamento, a cui è
sommato il consumo di energia in altre modalità quali lo standby. Ad esempio, un
modello in classe A+++ consumerà fino al 40% in meno di elettricità rispetto a uno di
classe B.
Scegli la tecnologia inverter
In un climatizzatore con sistema di controllo inverter, la velocità di rotazione del
compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali
in qualsiasi condizioni di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata
all’effettiva necessità. Questi modelli, particolarmente funzionali nel caso in cui si
prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, sono più costosi di
quelli dotati di tecnologia on-off, ma hanno un minore consumo energetico, ridotta
rumorosità e garantiscono un maggior comfort all’interno degli ambienti serviti.
Occhio agli incentivi
Per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024, il “bonus condizionatore”
permette di beneficiare di una detrazione fiscale del 50% oppure del 65%, a seconda
dell’intervento realizzato e della tipologia di apparecchiatura acquistata:
Attenzione alla posizione
In fase di installazione è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della
parete: l’aria fredda tende, infatti, a scendere e si mescolerà più facilmente con quella
calda che invece tende a salire. Occorre evitare di posizionare il climatizzatore dietro
divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.
Chiudi le persiane durante le ore più calde
È abitudine comune lasciare le persiane aperte anche quando non si è in casa,
permettendo al calore di entrare attraverso gli infissi. Attivando il climatizzatore al rientro
in casa, questo si trova a dover soddisfare un elevato fabbisogno di energia per raffrescare
gli ambienti. Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare con tende i
serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in
ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori.
Confartigianato Imprese Sardegna
Non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità
La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non
deve scendere sotto i 24-26 gradi centigradi ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno
rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Spesso per scongiurare la sensazione
di caldo opprimente può bastare l’attivazione della funzione “deumidificazione”, in
quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella
reale.
Ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore
Installare un climatizzatore più “potente” in corridoio sperando che raffreschi
l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo
ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà
l’unico ambiente ad essere raffrescato.
Non lasciare porte e finestre aperte
Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il
calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga
l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e
l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia. È consigliabile
invece aprire le finestre nelle ore più fresche della notte se il climatizzatore non è in
funzione.
Coibenta i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione
Per evitare inutili dispersioni è necessario isolare termicamente i tubi del circuito
refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. È inoltre opportuno assicurarsi che la
parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.
Utilizza termostati programmabili
Imposta il termostato a una temperatura confortevole e usa programmi di
raffreddamento per ottimizzare il consumo energetico quando non sei in casa o di notte.